Pier Desiderio Pasolini

Pier Desiderio Pasolini

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato1º febbraio 1889 –
21 gennaio 1920
Legislaturadalla XVI (nomina 26 gennaio 1889)
Tipo nominaCategoria: 21
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione speciale per i centesimi addizionali (12 marzo 1891)
  • Membro della Commissione speciale per l'esame dei disegni di legge relativi alle eccedenze dei limiti legali delle imposte dirette (4 marzo 1893)
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato7 gennaio 1883[1] –
27 aprile 1886
LegislaturaXV
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioRavenna
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità di Bologna
ProfessionePossidente, scrittore e storico
Pier Desiderio Pasolini dall'Onda, III conte dall'Onda
Conte dall'Onda
Stemma
Stemma
In carica1876 –
1920
PredecessoreGiuseppe Pasolini dall'Onda, II conte dall'Onda
SuccessorePasolino Pasolini dall'Onda, IV conte dall'Onda
TrattamentoSua Eccellenza
Altri titoliPatrizio di Ravenna
NascitaRavenna, 22 settembre 1844
MorteRoma, 21 gennaio 1920
DinastiaPasolini dall'Onda
PadreGiuseppe Pasolini dall'Onda, II conte dall'Onda
MadreAntonietta Bassi
ConsorteMaria Ponti
Religionecattolicesimo

Pier Desiderio Pasolini (Ravenna, 22 settembre 1844Roma, 21 gennaio 1920) è stato un politico, storico e scrittore italiano. Figlio di Giuseppe Pasolini e padre di Guido Pasolini dall'Onda, fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura. Era membro della famiglia Pasolini dall'Onda, di antica stirpe nobile ravennate.

Nato alla tenuta di Coccolìa, presso Ravenna, il 22 settembre 1844, Pier Desiderio era il figlio primogenito del conte Giuseppe Pasolini dall'Onda e di sua moglie, la nobildonna milanese Antonia Bassi. Suo padre era discendente da una nobile stirpe ravennate, mentre sua madre era nipote di Gabrio Casati, celebre rettore del governo provvisorio milanese durante le Cinque Giornate.

Come fece suo nonno con suo padre, anche Pier Desiderio venne fortemente influenzato nella sua formazione dalla scelta del genitore di occuparsi attivamente della politica, scelta che condizionò anche i continui spostamenti della famiglia che, quando Pier Desiderio era ancora giovane, si trasferì per qualche tempo a Firenze per poi rientrare in Romagna, passando poi per Milano, Torino e Venezia, sempre seguendo gli incarichi del padre. Della sua istruzione, del resto, si occupò direttamente suo padre, coadiuvato da alcuni precettori da lui personalmente scelti come ad esempio il classicista romagnolo Filippo Mordani. Attirato dalle scienze naturali, Pier Desiderio venne ad ogni modo indirizzato a seguire i corsi di legge all'Università di Torino e poi a quella di Bologna dove nel 1866 si laureò con Cesare Albacini. Grazie all'influente posizione del padre, ebbe modo sin dagli anni della sua giovinezza di entrare in contatto col variegato mondo del Risorgimento italiano, conoscendo e discutendo personalmente con personalità del calibro di Alessandro Manzoni, Giuseppe Garibaldi, Gino Capponi, Luigi Carlo Farini, Marco Minghetti e Bettino Ricasoli oltre a eminenti personalità della politica internazionale come lord John Russell, I conte di Russell ed il principe Edoardo del Galles.

Al contrario del padre, però, Pier Desiderio alla morte del genitore si interessò solo marginalmente alla politica, preferendo ad essa la frequentazione dei salotti e la vita in società, oltre a sviluppare una notevole passione per gli studi storici e genealogici, in particolare relativamente alla sua casata. Nel 1875, venne eletto consigliere comunale a Ravenna, divenendo in seguito anche consigliere provinciale. Nel 1883 venne eletto deputato nella XV legislatura per il collegio di Ravenna, aderendo al movimento della Destra storica e riconfermato nel 1886 per la XVI legislatura. Il 26 gennaio 1889 venne nominato senatore da re Umberto I, anche se la sua azione politica fu debole.

Fu in contatto in questi anni con il poeta Giosuè Carducci e si legò strettamente alla cerchia culturale della regina Margherita, dedicando a quest'ultima i suoi tre volumi sulla figura di Caterina Sforza. Dal 1893 divenne socio dell'Accademia di San Luca dove si preoccupò di commemorare Umberto I alla sua morte nel 1900. Dal 1862 era divenuto membro dell'Accademia dei Fecondi di Padova e dal 1869 fu socio corrispondente per la Deputazione di Storia Patria per le province della Romagna, della Toscana e del Veneto. Nel 1902 venne associato all'Accademia dei Lincei.

Sfruttando in particolare il periodo in cui il padre fu impegnato per conto del governo a Venezia, svolse studi approfonditi per la storia di Ravenna e delle sue relazioni col governo della Serenissima che vennero presentate in seguito all'Archivio Storico Italiano. Fu amico di Corrado Ricci col quale condivise l'amore per la storia di Ravenna, pubblicando una serie di biografie nei suoi scritti di storia locale che spaziavano da Galla Placidia ad Anita Garibaldi, passando dalle ricerche archivistiche agli interessi archeologici e persino a quelli artistici come nel caso del saggio pubblicato nel 1875 sul palazzo di Teodorico a Ravenna. Nel 1876 (probabilmente proprio a fronte dell'interesse manifestato con quest'ultima pubblicazione), Pier Desiderio Pasolini venne nominato ispettore per gli scavi archeologici della provincia di Ravenna.

L'opera più importante da lui realizzata è certamente la già citata biografia su Caterina Sforza in tre volumi, pubblicata anche in fortunate edizioni all'estero in Germania, a Londra ed a Parigi.

Morì a Roma il 21 gennaio 1920 dopo una lunga malattia.

Matrimonio e figli

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Nell'autunno del 1874, Pier Desiderio Pasolini si sposò a Varese con Maria Ponti, figlia del ricco ed influente industriale gallaratese Andrea Ponti nonché sorella di Ettore Ponti (poi sindaco di Milano), e di sua moglie Virginia Pigna. La coppia ebbe i seguenti eredi:

  • Pasolino (1878-1933), sposò la principessa Camilla Altieri. Non ebbe figli.
  • Guido (1880-1963), sposò Caterina Maria Borghese. Fu nonno, tramite il figlio Pier Maria, di Uberto Pasolini Dall'Onda.
Gli Statuti di Ravenna ordinati e descritti (Statuta civitatis Ravennae), 1868.

Albero genealogico

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giuseppe Pasolini Pietro Desiderio  
 
Anna Cecilia Abbati  
Pietro Desiderio Pasolini dell'Onda, I conte dell'Onda  
Teresa Codronchi Innocenzo Codronchi  
 
Giulia Stivivi  
Giuseppe Pasolini dell'Onda, II conte dell'Onda  
Francesco Santacroce, conte  
 
 
Amalia Santacroce  
 
 
 
Pier Desiderio Pasolini dall'Onda, III conte dall'Onda  
Antonio Francesco Bassi Paolo Maria Bassi  
 
Maria Guaita  
Paolo Luigi Bassi  
Elisabetta Charle  
 
 
Antonietta Bassi  
Gian Luca Cavazzi della Somaglia, XII conte e barone della Somaglia Ercole Cavazzi della Somaglia  
 
Anna Maria Banzi, marchesa  
Elisabetta Cavazzi della Somaglia  
Francesca Maddalena Mellerio Carlo Giuseppe Fedele Mellerio  
 
Rosa Sbaraglini  
 
  1. ^ Elezione in corso di legislatura.
  • V. Cian, Caterina Sforza, in Rivista storica italiana, X (1893), 4, pp. 577-610
  • C. Amadori, La Caterina Sforza del conte Pier Desiderio Pasolini, Forlì 1894
  • N. Malvezzi, Pier Desiderio Pasolini storico, in Atti e memorie della Regia Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, s. 4, 1921, vol. 11, pp. 77-100
  • M. Pasolini, Pier Desiderio Pasolini, Ravenna 1969
  • A. Torre, Pier Desiderio Pasolini storico della sua città, in Studi romagnoli, XXI (1970), pp. 509-614

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Controllo di autoritàVIAF (EN69000089 · ISNI (EN0000 0001 2138 1189 · SBN CFIV046588 · BAV 495/18806 · LCCN (ENn85317450 · GND (DE116149868 · BNF (FRcb12330776r (data) · J9U (ENHE987007277576605171 · CONOR.SI (SL204606819
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