Ping-o-tronic
Ping-o-tronic console | |
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Produttore | Zanussi/Sèleco |
Tipo | Console dedicata da tavolo |
Generazione | Prima |
In vendita | 1974 |
Dismissione | 1983 (inclusa Play-o-tronic)[1] |
Unità vendute | 1 000 000 (inclusa Play-o-tronic)[1] |
Successore | Play-o-tronic |
Caratteristiche tecniche | |
Supporto di memoria | Nessuno |
Dispositivi di controllo | Paddle, pistola ottica (opzionale) |
Servizi online | Assenti |
Il Ping-o-tronic (stilizzato Ping·o·tronic[2]) è una console per videogiochi di prima generazione prodotta dalla Zanussi e uscita con il marchio Sèleco nel tardo 1974[3]. Nella modalità di gioco è simile a Pong. Fu la prima console di produzione italiana. A dicembre 1974 era in vendita a 49.000 lire[4].
Il 21 aprile 1975 Zanussi ottenne la licenza per implementare il gioco di Pong da Sanders Associates.[2]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Si presenta in un contenitore plastico arancione e bianco dotato di un alloggiamento per i due paddle, che sono bianchi e dotati di un pulsante. La logica di controllo è basata su tre chip 7400. I giochi utilizzabili sono soltanto tre, simili fra loro: Pong a due giocatori, lo squash in giocatore singolo e una modalità dimostrativa dove la console gioca contro sé stessa.
Di questa console esistono numerose versioni, contrassegnate dalle sigle PP-1 fino a PP-10. Nella maggior parte di queste versioni, non si hanno significative differenze per l'utente finale; sono modifiche o miglioramenti tecnici a livello implementativo. A partire dalla PP-5 invece si ha un nuovo slot a cui si può collegare un fucile elettronico che permette di giocare a un nuovo gioco di mira. Tale accessorio si chiama Gun-o-tronic (stilizzato Gun·o·tronic) ed è modellato sul Winchester[5]. È una delle poche console realizzate a componenti discreti che permettesse di giocare a un gioco di mira; le sole altre console conosciute erano Magnavox Odyssey e Philips Tele-Spiel ES-2201.
Play-o-tronic
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1977 Zanussi produsse e vendette un nuovo modello di console simil-Pong che prende il nome di Play-o-tronic, che fu stilizzato Play·o·tronic. Diversamente dalla precedente console (costruita con componenti discreti), questa era costruita a partire dal singolo chip AY-3-8500 della General Instrument[6]. Il corpo della console è grigio chiaro nella parte superiore e inferiore mentre le rimanenti parti sono nere. Come la precedente è dotata di un alloggiamento per i due paddle rimovibili bianchi, identici a quelli del precedente modello.
La console permette di giocare ai sei giochi presenti sul chip premendo uno dei sei tasti arancioni contrassegnati da uno a sei. I sei giochi sono[5]:
- Tennis/Ping-pong, il classico Pong;
- Foot-ball, una variante di Pong con due racchette che si muovono in parallelo, corrispondenti a un attaccante e un portiere;
- Squash, due giocatori ribattono a turno la palla lanciata a velocità crescente contro il muro;
- Pelota, un giocatore singolo ribatte la palla contro il muro;
- Tiro a segno (richiede il Gun-o-tronic), con il fucile ottico si cerca di colpire un bersaglio che si muove casualmente;
- Tiro al piattello (richiede il Gun-o-tronic), con bersaglio fatto partire automaticamente o con comando manuale.
Zanussi ha riportato di aver venduto 21.514 unità nei mesi di ottobre, novembre e dicembre dello stesso anno per un totale di 620.408.000 lire, di cui il 5,5% andarono in diritti a Sanders Associates (34.122.440 lire)[2].
La console è stata anche venduta per corrispondenza in Germania dall'azienda tedesca Quelle, che la rimarchiò con il nome UNIVERSUM TV Multi-Spiel.[7]
Concorrenza
[modifica | modifica wikitesto]Oltre al suddetto duo, furono presenti all'epoca anche altre console simil-Pong di produzione originale italiana, tra cui: il LEM 2000 (della Cabel Electronic), il RE.EL. Giochi TV (della Re-El, Reggiana Elettronica), il Tele-Partner (della Giochi Televisivi), e la Polistil Video Games (della Polistil).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Riapre Sèleco, e la tv torna a parlare l’italiano, su tomshw.it.
- ^ a b c (EN) Zanussi - Ping-O-Tronic Advertisement, su pongmuseum.com. URL consultato il 2 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2018).
- ^ (EN) Donovan Tristan, Hardware Glossary, in Replay, The History Of Video Games, Lewes (Regno Unito), Yellow Ant, 2010, ISBN 978-0-9565072-2-8.
- ^ La Stampa.
- ^ a b Catalogo Zanussi.
- ^ (EN) Zanussi, su pong-story.com.
- ^ (DE) Universum Multi-Spiel, su pong-picture-page.de. URL consultato il 2 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2007).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- 1978 – Televisori a colori e in bianco-nero – Alta fedeltà – Giochi elettronici (catalogo), Zanussi, 1978.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ping-O-Tronic
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- "Giocattoli nuovi, prezzi più alti" (La Stampa, 10 dicembre 1974) (rassegna stampa), su quattrobit.blogspot.com.
- "La Zanussi alla Funkmesse di Berlino" (Stampa Sera, 3 novembre 1975) (rassegna stampa), su quattrobit.blogspot.com.
- Zanussi Ping-o-tronic, su museo.dagomari.prato.it.