Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin
Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin | |
---|---|
Il crinale appenninico presso il M.Taccone | |
Tipo di area | SIC /ZSC |
Codice WDPA | 555528243 |
Cod. Natura 2000 | IT1331501 |
Stati | Italia |
Regioni | Liguria |
Province | Genova |
Comuni | Campo Ligure, Campomorone, Ceranesi, Genova, Masone, Mele, Rossiglione |
Superficie a terra | 6.958 ha |
Provvedimenti istitutivi | Decreto Ministeriale 7 aprile 2017 |
Gestore | Ente parco del Beigua |
Mappa di localizzazione | |
Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin è un sito di interesse comunitario della Regione Liguria[1], designato come Zona Speciale di Conservazione con Decreto Ministeriale 7 aprile 2017[2], nell'ambito della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat).
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il sito comprende un'area di 6958 ettari nel territorio dei comuni di Campo Ligure, Campomorone, Ceranesi, Genova, Masone, Mele e Rossiglione[1], tutti nella Città metropolitana di Genova. Si tratta di una zona dell'Appennino molto vicina alla costa del Mar Ligure dove si alternano aree rocciose, boschi di origine naturale o dovuti a rimboschimenti, prati, pascoli, varie zone umide e alcune cavità carsiche. Tra le varie cime presenti si possono ricordare la Punta Martin e il Monte Leco, che danno il nome al SIC, e il Monte delle Figne[1], la più alta della zona. Da segnalare la presenza di substrati rocciosi di natura ofiolitica. Il sito confina con il Parco regionale delle Capanne di Marcarolo, situato in Piemonte.
Flora e vegetazione
[modifica | modifica wikitesto]Da un punto di vista naturalistico sono particolarmente rilevanti le torbiere montane e la presenza di terreni derivanti dalla degradazione di ofioliti. Importanti anche le aree a pascolo che ospitano numerose specie di orchidee e zone con popolamenti di Euphorbia spinosa della sottospecie ligustica. Tra le specie rare o endemiche si possono ricordare Viola bertolonii, Cerastium utriense (la pervinca di Voltri) e Aquilegia ophiolithica, una specie descritta recentemente, lungamente confusa con Aquilegia bertolonii, endemica di quest'area e del vicino massiccio del Monte Beigua ed estremamente rara[1]. All'interno del SIC è presente il Giardino botanico di Pratorondanino.[3]
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Tra le specie animali di maggiore rilevanza naturalistica presenti nel SIC si possono citare Salamandrina terdigitata (salamandrina dagli occhiali) e il geotritone (Speleomantes strinatii). L'avifauna comprende varie specie di rapaci tra le quali l'aquila reale e il biancone (Circaetus gallicus),[1] favorite anche dalla complessa morfologia montana che offre habitat adatti alle loro esigenze. Il sito costituisce inoltre un'area di sosta importante per le specie di uccelli migratori[3]. Interessante anche la presenza di chirotteri, legata alle cavità naturali[3] a loro volta dovute alla natura carsica di parte del SIC. L'entomofauna comprende specie un tempo parecchio diffuse ma oggi in via di rarefazione, come il cervo volante e il cerambice delle quercia, e altre più localizzate, come la sottospecie liguranus di Carabus solieri[1].
Gestione
[modifica | modifica wikitesto]Tra i principali obiettivi della gestione del SIC ci sono la corretta esecuzione dei tagli nelle aree prative, in modo da non impoverire biodiversità, e un uso attento delle risorse idriche che consenta la conservazione delle zone umide presenti nel sito. In particolare sono da evitarsi nuove captazioni idriche. Altro elemento di attenzione è quello ad una corretta fruizione escursionistica e al rispetto del divieto dell'uso di veicoli a motore al di fuori delle strade presenti. La caccia invece, purché praticata nel rispetto delle regole vigenti, non è invece considerata un'attività incompatibile con la conservazione del SIC.[3]
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Nel SIC/ZSC transita l'Alta Via dei Monti Liguri.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f SIC e ZPS in Liguria » Genova » Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin, su natura2000liguria.it, Regione Liguria. URL consultato il 18 aprile 2020.
- ^ DECRETO 7 aprile 2017 - Designazione di 74 Zone speciali di conservazione della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Liguria, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 98, 28 aprile 2017. URL consultato il 18 aprile 2020.
- ^ a b c d AA.VV., SIC IT 1331501 Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin (PDF), in Piano Urbanistico del Comune di Genova - Studio di incidenza, Comune di Genova, pp. 63-71. URL consultato il 19 aprile 2020.
- ^ CAI - Liguria, Praglia, su cailiguria.it. URL consultato il 19 aprile 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin, su Sistema informativo europeo della natura - Common Database on Designated Areas, EEA.