Rettificatrice
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/92/ANCA_MX7_CNC_Tool_Grinder.jpg/350px-ANCA_MX7_CNC_Tool_Grinder.jpg)
La rettificatrice è una macchina utensile ad asportazione di truciolo attraverso l'azione di una mola abrasiva,[1] utilizzata per la finitura di pezzi metallici in grado di ottenere una bassissima rugosità superficiale[1] e una notevole precisione dimensionale e geometrica[1] e di lavorare anche su materiali molto duri (come gli acciai temprati).[1]
La rettifica, essendo un'operazione di finitura, è generalmente applicata su pezzi che hanno già subito una prima lavorazione su altre macchine utensili come torni, fresatrici, centri di lavoro o trapani.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tipologie e funzionamento
[modifica | modifica wikitesto]La rettificatrice utilizza come utensile una mola,[2] che può avere forme diverse.
Le rettificatrici possono essere distinte in:[1]
- rettificatrici in tondo per esterni
- rettificatrici in tondo per interni
- rettificatrici universali
- rettificatrici senza centri
- rettificatrici per piani ad asse verticale
- rettificatrici per piani ad asse orizzontale
- rettificatrici speciali
- rettificatrici per utensili (anche dette "affilatrici")
L'asportazione di truciolo avviene attraverso moto di taglio rotatorio e moto di alimentazione traslatorio.[2] Nelle rettificatrici in tondo moto di taglio si riferisce al moto relativo dell'utensile rispetto al pezzo,[2] mentre nel caso di rettificatrici in piano il moto di taglio è svolto solo dall'utensile.[2] Generalmente il moto di avanzamento è svolto dal pezzo, ma nel caso della rettificatrice universale può essere svolto sia dal pezzo sia dall'utensile.[2]
La forma del truciolo dipende dal tipo di materiale lavorato e dall'utensile utilizzato. In generale materiali duttili (ad esempio acciaio) danno trucioli più lunghi e uniti, mentre materiali più fragili danno trucioli più sbriciolati.[2]
Rettificatrici in tondo per esterni
[modifica | modifica wikitesto]Le rettificatrici in tondo per esterni consentono la rettifica di pezzi cilindrici o conici (ad esempio: alberi e perni[1]) e possono essere dotate di sistemi per il caricamento automatico e per il controllo dimensionale in modo da farle lavorare automaticamente nelle produzioni di serie. Esempi di rettificatrici in tondo per esterno sono le rettificatrici di tipo Norton, adatte a lavorare pezzi di piccola o media dimensione, e quelle di tipo Landis, utilizzate per pezzi lunghi e pesanti.[1]
Rettificatrici in tondo per interni
[modifica | modifica wikitesto]Le rettificatrici in tondo per interni possono rettificare la superficie interna di fori cilindrici o conici (tra cui anche sedi di cuscinetti[1]) e con le attrezzature adatte sono in grado di lavorare a produzioni in serie. A loro volta possono essere distinte in due tipi diversi a seconda del metodo di lavoro: rettificatrici nelle quali la mola e il pezzo ruotano entrambi simultaneamente ma con verso di rotazione discorde, utilizzate soprattutto su pezzi medio-piccoli, e rettificatrici nelle quali il pezzo è fermo mentre la mola possiede tutti i movimenti, adatte a lavorare anche pezzi di grande dimensione e asimmetrici.
Rettificatrici universali
[modifica | modifica wikitesto]Queste sono macchine utensili in grado di rettificare superfici interne ed esterne cilindriche e coniche, e talvolta anche superfici piane.
Rettificatrici speciali
[modifica | modifica wikitesto]Le rettificatrici speciali permettono di lavorare con precisione pezzi difficilmente lavorabili con le altre rettificatrici, ad esempio ingranaggi, ruote dentate, sfere per cuscinetti e filettature.[1]
Applicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Le rettificatrici vengono impiegate per applicazioni in cui vi è necessità di un'elevata precisione dimensionale o di una rugosità della superficie molto bassa (inferiore a 1,6, che è una delle più basse raggiungibili con un tornio[senza fonte]). Un esempio potrebbe essere un accoppiamento di due particolari metallici: un foro che sarà alesato, con un cilindro che verrà rettificato, oppure i dischi dei freni, che oltre a necessitare di una bassa rugosità, hanno bisogno che le facce siano molto parallele tra di loro (il fatto che i dischi dei freni hanno un costo elevato rispetto alle pinze dipende appunto dalla rettifica).
Il materiale asportato varia circa da 2,5 micron a 0,150 mm.[senza fonte] Ciò rende necessarie una o più lavorazioni precedenti per portare il pezzo ad una dimensione congrua, affinché la rettifica sia breve e pulita.
La rettificatrice è utilizzata per produrre referenze, attrezzatura per collaudi, cuscinetti, guide e moltissimi altri componenti comuni. La versatilità delle macchine rettificatrici è data anche dal fatto che, lavorando per abrasione, non subisce eccessivi sforzi quanto ad esempio un tornio; è quindi decisamente più semplice lavorare acciai duri come l'acciaio super rapido al molibdeno AISI M50.
Ferrovia
[modifica | modifica wikitesto]Un particolare tipo di rettificatrice è quella in uso nelle ferrovie di tutto il mondo nella manutenzione dei binari. Costituito da una parte dotata di mola abrasiva con relativo motore e da uno o due assi terminanti con ruote che si poggiano sull'altro binario. Serve dopo aver effettuato la saldatura di una rotaia per eliminare la sbavatura del pezzo saldato.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/27/Total_reconstruction_of_Neunkirchen_station_%28137%29.jpg/220px-Total_reconstruction_of_Neunkirchen_station_%28137%29.jpg)
La rettificatrice ferroviaria serve alla finitura dei fianchi del fungo usurato (usura laterale della rotaia) e a rendere perfettamente piana la superficie di rotolamento.
Sicurezza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Caligaris, Stefano Fava e Carlo Tomasello, 14 Rettificatrici, in Manuale di meccanica, 4ª ed., Milano, Ulrico Hoepli Editore Milano, 2002, pp. da G-102 a G-111, ISBN 978-88-203-2901-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) boring machine, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 21902 · NDL (EN, JA) 00568002 |
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