Richard Heber

Richard Heber

Richard Heber (Londra, 5 gennaio 17734 ottobre 1833) è stato un filologo inglese.

La sua vita è indissolubilmente legata alla sua ossessione: il collezionismo librario, tanto che è ricordato come un raro caso di bibliomania infantile.[1][2]

Fu un accumulatore compulsivo, grazie anche all'ingente patrimonio familiare che aveva a disposizione: il padre Reginald era infatti un ricco possidente terriero.

Già alla tenera età di 8 anni Richard partecipava alle aste bibliofile e lanciava le sue offerte.

A dieci anni sapeva distinguere legature di pregio e a dodici era già uno dei più importanti collezionisti del suo paese.

Nel 1792, all'età di diciannove anni, curò una ricca edizione di Silio Italico.

Continuò instancabilmente a raccogliere volumi e manoscritti, divenendo fanatico delle copie multiple: una per sé, una da prestare e una da mostrare.

Morì nel 1833 all'età di 59 anni, dopo aver sperperato tutto il patrimonio paterno e aver accumulato oltre 300 000 libri, distribuiti nelle varie dimore che possedeva, traboccanti di volumi d'ogni tipo.

Finì tutto all'asta, una vendita che durò 216 giorni e si tenne tra Parigi, Londra e Gand.[3]

  1. ^ Father and son: the Rev. Reginald Herber's vain attempt to stem the rising tide of his son Richard's bibliomania, in Essays and papers, Scolar Press, 1977, pp. 225-234.
  2. ^ Holbrook Jackson, The anatomy of bibliomania, Avenel Books, 1981, p. 532.
  3. ^ Antonio Castronuovo, Dizionario del bibliomane, Sellerio editore Palermo, 2021, pp. 160-161.

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