Salvatore Gristina
Salvatore Gristina arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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L'arcivescovo Salvatore Gristina durante la processione dell'offerta della cera in occasione della festa patronale di Sant'Agata, 2018. | |
In spe resurrectionis | |
Titolo | Catania |
Incarichi attuali | Arcivescovo emerito di Catania (dal 2022) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 23 giugno 1946 a Sciara |
Ordinato presbitero | 17 maggio 1970 da papa Paolo VI |
Nominato vescovo | 16 luglio 1992 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 3 ottobre 1992 dal cardinale Salvatore Pappalardo |
Elevato arcivescovo | 7 giugno 2002 da papa Giovanni Paolo II |
Salvatore Gristina (Sciara, 23 giugno 1946) è un arcivescovo cattolico italiano, dall'8 gennaio 2022 arcivescovo emerito di Catania.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È nato a Sciara, in provincia ed arcidiocesi di Palermo, il 23 giugno 1946.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver compito gli studi presso il seminario arcivescovile di Palermo ha conseguito la laurea in filosofia presso l'Università degli Studi di Palermo e la licenza in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense.
Il 17 maggio 1970 è stato ordinato presbitero, in piazza San Pietro, da papa Paolo VI.
Dopo l'ordinazione è stato insegnante di religione nelle scuole statali e vicario parrocchiale.
Ha frequentato la Pontificia accademia ecclesiastica dal 1974 al 1976, conseguendo il relativo diploma in Scienze diplomatiche, e successivamente ha prestato servizio come addetto di nunziatura, segretario di nunziatura ed uditore di nunziatura presso le rappresentanze pontificie in Costa d'Avorio, dal 1976 al 1980, Trinidad e Tobago, dal 1980 al 1983, e Brasile, fino al 1984.
Tornato in Italia, è diventato parroco della parrocchia Mater Misericordiae a Palermo e in seguito vicario generale e moderatore della curia dell'arcidiocesi di Palermo.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 16 luglio 1992 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Palermo e vescovo titolare di Musti di Numidia. Il 3 ottobre seguente ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Palermo, dal cardinale Salvatore Pappalardo, co-consacranti Vincenzo Cirrincione, vescovo di Piazza Armerina, che era stato ausiliare di Palermo, e l'arcivescovo Jean-Louis Pierre Tauran.
Il 23 gennaio 1999 è stato nominato dallo stesso papa vescovo di Acireale;[1] è succeduto a Giuseppe Malandrino, precedentemente trasferito alla diocesi di Noto. Il 20 marzo dello stesso anno ha preso possesso della diocesi.
Il 7 giugno 2002 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Catania;[2] è succeduto a Luigi Bommarito, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 6 agosto ha preso possesso dell'arcidiocesi.
Il 19 gennaio 2016 è stato eletto presidente della Conferenza episcopale siciliana.[3]
Il 28 settembre 2019 ha partecipato ad una marcia ecumenica per la pace che si è conclusa con un pellegrinaggio alla Moschea della Misericordia e la lettura congiunta di un messaggio alla città, unitamente all'imam Kheit Abdelhafid.[4][5]
L'8 gennaio 2022 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età;[6] gli è succeduto Luigi Renna, fino ad allora vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano. È rimasto amministratore apostolico dell'arcidiocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 19 febbraio seguente. Da arcivescovo emerito continua a risiedere a Catania, presso la Casa del clero "San Giuseppe".[7]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Cardinale Gaetano De Lai
- Cardinale Raffaele Carlo Rossi, O.C.D.
- Cardinale Amleto Giovanni Cicognani
- Cardinale Salvatore Pappalardo
- Arcivescovo Salvatore Gristina
La successione apostolica è:
- Vescovo Guglielmo Giombanco (2017)
- Vescovo Giuseppe Schillaci (2019)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nomina del Vescovo di Acireale (Italia), su press.catholica.va, 23 gennaio 1999. URL consultato il 7 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2013).
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia dell'Arcivescovo metropolita di Catania (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 7 giugno 2002. URL consultato il 7 ottobre 2021.
- ^ Mons. Salvatore Gristina nuovo presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, su Chiese di Sicilia. Sito ufficiale della Conferenza Episcopale Siciliana, 19 gennaio 2016. URL consultato il 7 ottobre 2021.
- ^ Diocesi: Catania, domani Marcia per la pace "Sulle orme di Francesco", su agensir.it, AgenSIR, 27 settembre 2019. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato il 4 aprile 2022).
- ^ Con la stessa cortesia di Dio, su ofssicilia.it, Ordine Francescano Secolare di Sicilia, 30 settembre 2019 (archiviato il 20 giugno 2021).
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Catania (Italia), su press.vatican.va, 8 gennaio 2022. URL consultato l'8 gennaio 2022.
- ^ Fernando Massimo Adonia, Catania, il congedo di Gristina nel giorno dell'Ottava di Sant'Agata, su livesicilia.it. URL consultato il 3 aprile 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvatore Gristina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Salvatore Gristina, in Catholic Hierarchy.
- Il Vescovo, su diocesi.catania.it. URL consultato il 7 ottobre 2021.
- Salvatore Gristina, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 7 ottobre 2021.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 250197170 · ISNI (EN) 0000 0003 7379 406X · SBN SIPV143521 · BAV 495/332665 |
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