Socialite
Socialite (AFI: [ˈsəʊʃəlaɪt]) è un termine inglese, traducibile come "persona che fa vita mondana"[1] o "personaggio del bel mondo",[2] che indica una persona, in genere proveniente da ambienti benestanti o aristocratici, che partecipa abitualmente a eventi mondani come serate di beneficenza o gala, feste private, sfilate di moda, raccolte fondi, festival e altri eventi esclusivi, dedicando gran parte del proprio tempo a essi, e che deve la propria notorietà principalmente a queste attività.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I socialite statunitensi furono originariamente inclusi in un registro sociale, un elenco dei nomi e degli indirizzi dei "contatti sociali preferiti" delle famiglie di spicco del XIX secolo. Nel 1886, Louis Keller, descritto nel suo necrologio come "noto a più persone qui e all'estero di ogni altro residente di New York", ebbe l'idea di istituzionalizzare queste liste e metterle in vendita. L'idea di Keller ebbe un grande successo e già nel 1918 vi erano 18 volumi annuali in rappresentanza di 26 città degli Stati Uniti.[4]
Fra il diciottesimo e il XIX secolo in Gran Bretagna, un giovane uomo classificato come dandy e le donne che frequentavano regolarmente incontri sociali, feste e funzioni, erano già considerati come socialite.[senza fonte] In Francia e in Italia nel XVIII e il XIX secolo si diffusero i salotti letterari e culturali, tenuti spesso da nobildonne definite "salottiere", animatrici della vita mondana (oltre che artistica) come moderne socialite, ad esempio Suzanne Curchod, Isabella Teotochi Albrizzi o Fanny Targioni Tozzetti.[5]
Da metà del XX secolo, con l'ascesa della classe media, la televisione statunitense diede sempre meno attenzione ai membri dell'alta società e negli anni settanta, i giornali che non avevano interrotto il loro spazio quotidiano dedicato all'alta società lo ridussero a una rubrica settimanale, normalmente denominata di "stile".
Famose socialite storiche
[modifica | modifica wikitesto]- Caroline Schermerhorn Astor (1830–1908)
- Jacqueline Kennedy Onassis (1929–1994)
- Alva Vanderbilt Belmont (1853–1933)
- Wallis, Duchess of Windsor (1896–1986)
- Lady Randolph Churchill (1854–1921)
- Kathleen Cavendish, Marchesa di Hartington (1920–1948)
- Beau Brummell (1778–1840)
- Margaret Greville (1863–1942)
- Lady Diana Manners (1892–1986)
- Hope Portocarrero (1929-1991)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Socialite - Dizionario inglese-italiano WordReference
- ^ Traduzione:socialite Dizionario inglese-italiano Larousse Archiviato il 21 febbraio 2014 in Internet Archive.
- ^ Socialite definition, in Reverso Dictionary. URL consultato il 28 ottobre 2010.
- ^ Social Registry History, in Social Registry. URL consultato il 28 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2010).
- ^ William Eugene Roney, Giacomo Leopardi: Shades of Black. Misanthropy in "Lo Zibaldone", p. 33
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su socialite
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