Sofronio Pocarini

Monumento a Gorizia

Sofronio Pocarini, in origine Pocar (Fiumicello, 5 febbraio 1898Grado, 4 agosto 1934), è stato un pittore, poeta e giornalista italiano, fratello del traduttore Ervino Pocar.

Sofronio Pocarini nacque a Fiumicello, terzo di quattro fratelli, da Giovanni Pocar, contadino. Si trasferì ancora bambino a Gorizia dove studiò nel locale ginnasio. Di sentimenti irredentisti, italianizzò il proprio cognome in Pocarini negli anni della prima guerra mondiale - al contrario del fratello Ervino - pur avendo dovuto combattere nell'esercito austroungarico nei reparti sanitari.[1]

Animatore del Futurismo friulano, ebbe un ruolo di primo piano nell'arte e nelle lettere goriziane, dirigendo fra l'altro innumerevoli periodici locali, come: “El refolo gorizian”, “La voce di Gorizia”, “L'aurora”, “Squille isontine” e “L'eco dell'Isonzo”.[2] Si iscrisse al Movimento e al Partito Futurista nel 1919, instaurando in seguito corrispondenze epistolari con i più alti esponenti di questa corrente socio-artistica.[3] A Gorizia inaugurò dunque il Gruppo Futurista Giuliano, assieme a Mirko Vucetich, Giorgio Carmelich e Luigi Spazzapan

Fondatore della Compagnia di Teatro Semifuturista - fortemente appoggiata da Marinetti, di cui era amico e al quale presentò Tullio Crali - autore di numerosi volumi di poesia e di diversi dipinti (pur essendo pittore pressoché autodidatta), morì annegato a Grado il 4 agosto 1934, durante la preparazione di una mostra di artisti futuristi.

Al fratello, Ervino Pocar ha dedicato il volume Mio fratello Sofronio (1976).[1]

  1. ^ a b Sofronio Pocarini su arteagorizia.it, su arteagorizia.it. URL consultato il 3 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2017).
  2. ^ Sofronio Pocarini su Dizionario Biografico Friulano
  3. ^ Sofronio Pocarini su Dizionario Biografico dei Friulani

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sofronio Pocarini, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN89271159 · ISNI (EN0000 0000 4136 3028 · SBN LO1V152992 · LCCN (ENno91001560 · GND (DE1228588287