Stazione di Cairate-Lonate
Cairate-Lonate stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Cairate |
Coordinate | 45°41′50.95″N 8°52′28.82″E |
Linee | ferrovia di Valmorea |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1904 |
Soppressione | 1977 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, passante |
Binari | 2 |
Operatori | Gruppo FNM |
La stazione di Cairate-Lonate era posta lungo la ferrovia Castellanza-Mendrisio, dismessa nel 1977, e serviva i comuni di Cairate e di Lonate Ceppino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto venne attivato il 18 luglio 1904[1] contestualmente all'inaugurazione della tratta Castellanza-Cairate[2] della linea per Malnate, a cura della Società Anonima per la Ferrovia Novara-Seregno (FNS).
La stazione rappresentò il capolinea settentrionale della ferrovia fino al 31 dicembre 1915, quando fu attivato il prolungamento da qui a Valmorea[3][4].
In conseguenza degli eventi correlati con la seconda guerra mondiale, il 6 novembre 1938 la località tornò capolinea ai fini del servizio viaggiatori, sospeso fino a Valmorea, e il 20 novembre anche il servizio bagagli[5]. L'11 dicembre 1938 il capolinea della ferrovia fu arretrato a Malnate[6] in conseguenza degli eventi correlati con la seconda guerra mondiale; l'anno successivo la ferrovia venne attestata a Castiglione Olona. In conseguenza di ciò il traffico passeggeri diminuì, per essere definitivamente soppresso nel 1952[7], lasciando alla stazione la sola funzione di scalo per le merci.
Il 16 luglio 1977 la linea, e con essa la stazione di Cairate-Lonate, venne definitivamente soppressa[8].
Il fabbricato viaggiatori, ormai fatiscente, fu demolito nel 1992[9].
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione disponeva di un binario di raddoppio lungo 297 metri e di alcune aste di manovra[10]. Per la giratura dei rotabili provenienti dagli stabilimenti raccordati era presente una piattaforma girevole, ancora in opera e visibile lungo la via per Lonate.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 19.
- ^ Trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it. URL consultato il 14 giugno 2008.
- ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 25.
- ^ Ferrovie Nord Milano, Ordine di servizio n. 12-1916, 27 marzo 1916.
- ^ Ferrovie Nord Milano, Ordine di servizio n. 10-1938, 2 novembre 1938.
- ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 53.
- ^ Ferrovie Nord Milano, Circolare di esercizio n. 14-1952.
- ^ G. Cornolò, Cento anni di storia..., op. cit.
- ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 131.
- ^ Guglielmo Evangelista, Rivivrà la ferrovia della Valmorea? Archiviato il 20 settembre 2016 in Internet Archive., in Lombardia nord-ovest, n. 2, 2002, pp. 29-33.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò, Cento anni di storia... delle Ferrovie Nord Milano, Trento, Globo Edizioni, 1979.
- FENIT 1946 1996, FENIT - Roma, 1996.
- Franco Castiglioni, Il treno in Valmorea, in I Treni, n. 101, febbraio 1990, p. 28.
- Giorgio Gazzola, Marco Baroni, La ferrovia della Valmorea, Regione Lombardia, 2008. Scaricabile gratuitamente su www.lavoro.regione.lombardia.it.
- Paolo Ladavas, Fabio Mentesana, Valle Olona Valmorea. Due nomi, una storia. La ferrovia Castellanza-Mendrisio. Editoriale del Garda, 2000. ISBN 88-85105-08-4