Tha'laba ibn Salama al-Amili

Tha'laba ibn Salama al-Amili

Wali di al-Andalus
Durata mandato742 –
742
Capo di StatoCaliffato omayyade:
Hisham ibn 'Abd al-Malik
PredecessoreBalj ibn Bishr al-Qushayri
SuccessoreAbū l-Khaṭṭār al-Ḥuṣām ibn Dirār al-Kalbī

Thaʿlaba ibn Salāma al-ʿĀmilī (in arabo ثَعْلَبَة بن سلامة العاملي?; ... – 750) fu wālī ad interim omayyade di al-Andalus dall'agosto al novembre del 742.

La Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans, riporta che Tha'laba era figlio di Salama al-Amili (Salama l'Amelien), di cui non si conoscono gli ascendenti[1].

La penisola iberica, nel 742, durante il mandato di Tha'laba ibn Salama al-Amili

Thaʿlaba b. Salāma al-ʿĀmilī fu comandante siriano, al seguito di Balj ibn Bishr al-Qushayrī, dapprima nelle operazioni che avevano cercato di reprimere la Grande rivolta berbera in Ifriqiya[2] e successivamente in al-Andalus, dove entrambi avevano trovato rifugio dopo la disfatta patita dai berberi in Nordafrica, quando il wali di al-Andalus Abd al-Malik ibn Qatan al-Fihri, in difficoltà nei confronti dei suoi rivoltosi Berberi andalusi, accettò di buon grado nel 742 di accoglierli nella penisola iberica, ricevendone in cambio il loro aiuto contro i Berberi, secondo lo storico Rafael Altamira che riporta che le truppe siriane, rifugiate a Ceuta, erano ridotte alla fame[3].

La Ibn Abd-el-Hakem's History of the Conquest of Spain riporta che ʿAbd al-Malik fu imprigionato a Cordova e i suoi figli si ribellarono e avanzarono su Cordova per liberarlo, e, dopo che ʿAbd al-Malik era stato giustiziato (decapitato)[4], affrontarono l'esercito siriano, ma furono sconfitti dal, ad Aqua Portora, al nord di Cordova, nell'agosto del 742[3].
Il wali, Balj, nello stesso 742 morì, per le ferite riportate in quella battaglia, come descritto nella Histoire de l'Afrique et de l'Espagne[5]; secondo la Ajbar Machmuâ: crónica anónima morì pochi giorni dopo la battaglia[6].
La Ibn Abd-el-Hakem's History of the Conquest of Spain riporta che, secondo alcuni cronisti, Balj morì di morte naturale[7].

Nel 742, in quello stesso mese di agosto, Tha'laba, dopo la morte del wālī Balj ibn Bishr al-Qushayri, fu acclamato dai suoi soldati, nuovo wālī di al-Andalus.
Siccome i figli di ʿAbd al-Malik continuarono a combattere, mentre anche in Ifriqiya la ribellione era ripresa il califfo, Hisham ibn 'Abd al-Malik, decise di nominare Handhala ibn Safwan al-Kalbi wali di Ifriqiya e Abū l-Khaṭṭār al-Ḥuṣām ibn Dirār al-Kalbī, wali di al-Andalus[1].

Il suo governo durò pochi mesi perché a novembre di quello stesso anno Abū l-Khaṭṭār al-Ḥuṣām ibn Dirār al-Kalbī era stato nominato wali di al-Andalus dal califfo e confermato dal wālī di Ifriqiya, Handhala; ma Tha'laba continuò a governare e combattere, facendo molti prigionieri, sino all'arrivo del nuovo Wali, come descritto nella Histoire de l'Afrique et de l'Espagne[8].

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • Rafael Altamira, Il califfato occidentale, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 477–515

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Predecessore Wālī di al-Andalus Successore
Balj ibn Bishr al-Qushayrī 742– 742 Abū l-Khaṭṭār al-Ḥuṣām ibn Dirār al-Kalbī