Trichantherinae

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Trichantherinae
Trichanthera gigantea
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaAcanthaceae
SottofamigliaAcanthoideae
TribùRuellieae
SottotribùTrichantherinae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineScrophulariales
FamigliaAcanthaceae
TribùRuellieae
SottotribùTrichantherinae
Benth. & Hook.f., 1876
Generi

Trichantherinae Benth. & Hook.f., 1876 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Acanthaceae.[1][2]

Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Trichanthera Kunth, 1818 che a sua volta deriva da due parole greche: trichos (= peli) e anthos (= fiore), ossia "fiori pelosi".[3][4]

Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dai botanici inglesi George Bentham (22 settembre 1800 – 10 settembre 1884) e Sir Joseph Dalton Hooker (Halesworth, 30 giugno 1817 – Sunningdale, 10 dicembre 1911) nella pubblicazione "Genera Plantarum ad exemplaria imprimis in herbariis Kewensibus - 2: 1062, 1064. 1-16 Mai 1876" del 1876.[5][6]

Il portamento
Sanchezia speciosa
Le foglie
Louteridium panamensis
Infiorescenza
Sanchezia nobilis
I fiori
Bravaisia berlandieriana
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[11]
X, K (5), [C (2+3), A 2+2 o 2] G (2/supero), capsula
  • La corolla, gamopetala, è formata da un tubo (in alcune specie è tipo imbutiforme) che si allarga gradualmente o improvvisamente in 5 lobi uguali o subuguali con forme più o meno uguali ovali. A volte il lobo inferiore è ingrandito e quindi il fiore si presenta leggermente asimmetrico (forma attinomorfa). La corolla può avere delle gibbosità e/o i lobi possono essere contorti. I fiori sono larghi 3 cm (Bravaisia) o più grandi. Il colore della corolla è biancastro con macchie viola, verde pallido con venature verdi, rosso, rosa, giallo o arancio.
  • I frutti sono delle capsule con forme oblunghe. I semi, da 6 a 8, hanno delle forme circolari e appiattite. I semi sono provvisti di un funicolo persistente (il retinacolo è incurvato o uncinato). L'endosperma in genere è assente. La deiscenza dei frutti è elastica (derivata dalla particolare placentazione dell'ovario).
  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) quali api[12], vespe, falene e farfalle[10][11], mentre ai tropici anche tramite uccelli quali colibrì (impollinazione ornitogama) o anche pipistrelli (i fiori del genere Louteridium si aprono al crepuscolo e cadono dalle piante al mattino successivo).[15][18]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Sono possibili anche dispersioni tramite animali (disseminazione zoocora).

Distribuzione e habitat

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La distribuzione delle specie di questa sottotribù è prevalentemente sudamericana con habitat tropicali (sottobosco delle foreste pluviali a basse altitudini, oppure zone umide e sabbiose).

La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Acanthaceae) comprende, secondo i vari Autori, 256 generi con 2.770 specie[11] oppure 220 generi con 4.000 specie[19] o infine 221 generi con 3.510 specie[1]. È soprattutto una famiglia con specie a distribuzione tropicale o subtropicale molte delle quali sono usate come piante ornamentali. Dal punto di vista tassonomico la famiglia è suddivisa in 4 sottofamiglie (compreso il recente inserimento delle Avicennioideae); la sottotribù di questa voce appartiene alla sottofamiglia Acanthoideae (tribù Ruellieae) caratterizzata soprattutto dalla presenza di cistoliti nelle foglie e del retinacolo nei semi.[20]

Cladogramma della sottotribù

Nell'ambito della tribù Ruellieae la sottotribù di questa voce occupa da un punto di vista filogenetico una posizione abbastanza centrale. Insieme alla sottotribù Strobilanthinae e al gruppo Hygrophilinae+(Petalidiinae+Mimulopsinae) formano una "politomia basale" all'interno delle Ruellieae.

Il gruppo Trichantherinae è caratterizzato, geograficamente, all'areale neotropicale con abitudine arbustiva e arborea. All'interno della sottotribù la ramificazione filogenetica, dai primi gruppi più divergenti a quelli più annidati, individua il genere Louteridium come "gruppo fratello" dei restanti cinque generi, i generi Trichanthera + Bravaisia "gruppo fratello" dei restanti tre generi, e infine Trichosanchezia "gruppo fratello" di Sanchezia + Suessenguthia. Le specie del genere più divergente (Louteridium) si distinguono per i quattro stami fertili (se gli stami fertili sono due allora sono presenti altri due staminoidi), per il calice a tre parti, e per il particolare polline, di grandi dimensioni, sferico e dotato di protuberanze (verruche) multiple. Questi due ultimi caratteri sono sinapomorfi per il genere. I cinque generi rimanenti (Trichanthera, Bravaisia, Trichosanchezia, Sanchezia e Suessenguthia) formano un clade sostenuto fortemente sia dalle analisi del DNA che dalla particolare morfologia del polline (i grani sono bicolpoporati con numerose bande di pseudocolpi tra le aperture). Il gruppo Trichanthera+Bravaisia è caratterizzato dalla forma di crescita arborea con piante che raggiungono i 20 metri di altezza. L'ultimo gruppo (Trichosanchezia e Sanchezia+Suessenguthia) condivide la forma del polline e uno sviluppo più arbustivo che arboreo (grandi arbusti ma mai alberi). I generi Sanchezia e Suessenguthia si distinguono dal genere Trichosanchezia in quanto spesso (ma non sempre) hanno brattee grandi e dai colori vivaci.[18] Alcune analisi filogenetiche suggeriscono che il genere Suessenguthia è parafiletico e che il genere Sanchezia è monofiletico e annidato al suo interno. I due generi hanno molte somiglianze morfologiche, ma le specie di Suessenguthia hanno 4 stami fertili con annesse appendici (contro 2 stami fertili, non utilizzati in Sanchezia).[16]

Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato[18] e semplificato, mostra l'attuale conoscenza filogenetica della sottotribù.

Composizione della sottotribù

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La sottotribù si compone di 6 generi e circa 40 specie:[1][21]

Genere Specie Distribuzione
Bravaisia
DC., 1836
3 America tropicale
Louteridium
S. Watson, 1888
6 Messico e America centrale
Sanchezia
Ruiz & Pav., 1794
20 America tropicale
Suessenguthia
Merxm., 1953
1-7[22] Bolivia
Trichanthera
Kunth, 1818
2 America
Trichosanchezia
Mildbr., 1926
Una specie:
Trichosanchezia chrysothrix Mildbr.
Perù
  1. ^ a b c Olmstead 2012.
  2. ^ Tripp et al. 2013.
  3. ^ David Gledhill 2008, pag. 384.
  4. ^ Quattrocchi 2012, pag. 2710.
  5. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 23 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 maggio 2018.
  7. ^ Tree of Life, su tolweb.org, p. Bravaisia. URL consultato il 24 maggio 2018.
  8. ^ Photomazza, su photomazza.com, p. Sanchezia speciosa. URL consultato il 24 maggio 2018.
  9. ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 18.
  10. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 618.
  11. ^ a b c d Judd et al 2007, pag. 499.
  12. ^ a b Naturalist Newsletter, su backyardnature.net, p. Bravaisia. URL consultato il 24 maggio 2018.
  13. ^ Photomazza, su photomazza.com, p. Suessenguthia multisetosa. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2018).
  14. ^ CIPAV-COLCIENCIAS, su fao.org, p. Trichanthera gigantea. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2018).
  15. ^ a b Tree of Life, su tolweb.org, p. Louteridium. URL consultato il 24 maggio 2018.
  16. ^ a b Tree of Life, su tolweb.org, p. Suessenguthia. URL consultato il 24 maggio 2018.
  17. ^ Musmarra 1996.
  18. ^ a b c Tripp et al. 2013, pag. 122.
  19. ^ Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 21 gennaio 2018.
  20. ^ Judd et al 2007, pag. 501.
  21. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 maggio 2018.
  22. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/search?q=Suessenguthia. URL consultato il 24 maggio 2018.
  • Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
  • Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales, 2012.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 496, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 2, Bologna, Edagricole, 1982, p. 432, ISBN 88-506-2449-2.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 3, 1960, p. 920.
  • David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
  • Lucinda A. McDade, Thomas F. Daniel & Carrie A. Kiel, Toward a comprehensive understanding of phylogenetic relationships among lineages of Acanthaceae s.l. (Lamiales) [collegamento interrotto], in American Journal of Botany, vol. 95, n. 9, 2008, pp. 1136-1152.
  • Erin A. Tripp, Thomas F. Daniel, Siti Fatimah & Lucinda A. McDade, Phylogenetic Relationships within Ruellieae (Acanthaceae) and a Revised Classification, in International Journal of Plant Sciences, vol. 174, n. 1, 2013, pp. 97-137.
  • (EN) Umberto Quattrocchi, CRC World Dictionary of Medicinal and Poisonous Plants: Common Names, Scientific Names, Eponyms, Synonyms, and Etymology, CRC Press, 2012, ISBN 978-1-4822-5064-0.

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