Víctor Antonio Legrotaglie

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Víctor Antonio Legrotaglie
NazionalitàArgentina (bandiera) Argentina
Calcio
RuoloCentrocampista
Termine carriera1976
Carriera
Squadre di club1
1953-1959Gimnasia (M)? (?)
1959-1960Chacarita Juniors0 (0)
1960-1963Gimnasia (M)? (?)
1963-1964Atlético Argentino? (?)
1964-1967Gimnasia (M)? (?)
1967Atlético Argentino? (?)
1967-1968Juventud Alianza11 (0)
1968-1973Gimnasia (M)? (?)
1973Ind. Rivadavia12 (1)
1974Gimnasia (M)? (?)
1976Américo Tesorieri? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Víctor Antonio Legrotaglie (Las Heras, 29 maggio 1937Godoy Cruz, 30 marzo 2024[1]) è stato un calciatore argentino, di ruolo centrocampista.

Iniziò la sua carriera professionale al Gimnasia y Esgrima di Mendoza nel 1953, dove riuscì a diventare il più grande idolo ed emblema della squadra. Poi, nel 1959, passò al Chacarita Juniors, dove vinse un campionato nazionale di seconda divisione. Tornò a Mendoza a metà degli anni '60 per indossare nuovamente i colori della Gimnasia. Tre anni dopo giocò per un periodo nell'Argentino de Mendoza per tornare, un anno dopo, al Lobo Mendoza per la terza volta, rimanendoci per tre anni. In quel periodo vinse un torneo regionale ufficiale e uno nazionale non ufficiale, il Torneo Confraternidad organizzato dal Boca Juniors nel 1965.

Nel 1967 tornò brevemente all'Atletico Argentino ma a metà anno andò a San Juan per indossare la maglia della Juventud Alianza. La sua quarta tappa alla Mensana arrivò all'inizio del 1968 dove iniziò a disputare il vecchio campionato nazionale. Nel 1973, ha giocato per l'Independiente Rivadavia, il classico rivale del Gimnasia, ma all'epoca era consuetudine tra i club di Mendoza prendere in prestito giocatori per rappresentare la provincia a livello nazionale, per giocare nel torneo di quell'anno. Nel 1976 andò a La Rioja per giocare per l'Américo Tesorieri e dove pochi mesi dopo finì per ritirarsi professionalmente.

È noto per essere considerato il più grande calciatore di tutti i tempi nel calcio di Mendoza. Víctor si è distinto per la sua grande abilità nei calci di punizione e nei gol olimpici, dal momento che ha ne segnati rispettivamente 66 e 12 durante la sua carriera.

Víctor Legrotaglie nacque il 29 maggio 1937, a Las Heras, Provincia di Mendoza, Argentina. Si è sposato con Olga Angélica Martínez, morta nel 2017, dalla quale ha avuto tre figli, di nome Víctor Omar — soprannominato Cocó, morto il 19 maggio 1969 —, Olga e Carina. Ha due nipoti, Julián e Sofía Martín. È tifoso del Gimnasia de Mendoza e dell'Independiente, essendo il suo più grande idolo il Bolita Alfredo Sosa.

Nel 2012 ha presentato il suo libro intitolato El Víctor, con la collaborazione del giornalista di Mendoza Matías Soria, che ripercorre biograficamente la sua vita calcistica in prima persona e ha il prologo di César Luis Menotti, e la partecipazione speciale alle storie di Alejandro Apo, Ángel Cappa, Roberto Perfumo e Víctor Hugo Morales.

Nel 2015, è stato nominato attraverso una votazione online dal quotidiano Diario MDZ Online come il miglior calciatore di tutti i tempi nel calcio di Mendoza, superando grandi giocatori come Enzo Pérez — giocatore in attività e con presenze in nazionale — e Hugo Cirilo Mémoli

Legrotaglie iniziò a giocare a calcio da bambino al Club Sociedad Italiana 5 de Octubre, ora centro sportivo Vicente Polimeni, squadra fondata da suo nonno e di cui suo padre e suo zio riuscirono a diventare presidenti. Disputò la Liga Lasherina de fútbol esistente a quel tempo. Arrivò al Gimnasia y Esgrima, per caso, grazie al "Chupino" Carlos Cardone — un suo conoscente e giocatore del Lobo all'epoca — che gli chiese di accompagnarlo, prendendogli la borsa da allenamento, poiché quelli che lo facevano sarebbero entrati libero allo stadio, alla partita tra Gimnasia e Gutiérrez valevole per Torneo Vendimia del 1953. Fu così che a soli sedici anni e nelle file dei sostituti, gli fu chiesto da "Mona" Alfredo García, allora allenatore del Blanquinegro che lo seguiva, — a venti minuti dalla ripresa, dopo l'infortunio di uno degli attaccanti — se volesse entrare; Víctor rispose di sì ed entrò, segnando due gol per la vittoria finale della Mensana per 6:2. Una volta compiuti i diciassette anni, firmò il suo primo contratto da professionista.[2] Prima di questi eventi, poiché la sua famiglia era tifosa dell'Independiente Rivadavia, cercò di rimanere lì oltre che nell'Huracán Las Heras, un club che per la sua vicinanza era conveniente - ma in entrambi gli dicevano che era molto magro - pesava sessantadue chili - e per questo non vedevano futuro per lui.[3]

Carriera professionistica

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Nel 1959 fu trasferito al Chacarita Juniors dove riuscì a diventare campione della Prima Divisione B — all'epoca Seconda Divisione di calcio — di quell'anno.[4] Un anno dopo tornò al Lobo mendocino fino al 1963, quando indossò la maglia dell'Argentino de Mendoza fino al 1964, anno in cui tornò al Lobo vincendo il suo primo torneo locale e nel 1965 il Torneo Confraternidad, che gli offrì la possibilità di affrontare il Boca Juniors.[5] Un anno prima, più precisamente il 1º marzo 1964, giocando in modo non ufficiale per il Godoy Cruz in amichevole, ebbe il piacere di affrontare il Santos di Pelé, con il quale perse 2:3; in quell'occasione O Rei lo salutò personalmente.[6][7]

Il saluto tra Legrotaglie e Pelé.

Nella seconda metà del 1967, dopo la sua seconda e breve esperienza all'Accademia di Mendoza, andò a giocare nella vicina provincia di San Juan, e lo fece nella Juventud Alianza per disputare il Torneo Regional e poi il Torneo Promocional. Ma fu nella sua quarta tappa al Lobo che raggiunse i più grandi successi della sua carriera, facendo parte della famosa squadra — per essere stata la migliore nel 1971 — dei Los Compadres. Riuscì a rimanere imbattuto in casa per due anni e mezzo, qualificarsi consecutivamente per tre campionati nazionali e segnare gol contro grandi del calcio argentino come il San Lorenzo al Viejo Gasómetro, e altri riconosciuti come il Newell's Old Boys.[8][9]

Nel 1973, indossò la maglia dell'Independiente Rivadavia per gareggiare nel Campionato Nazionale 1973 insieme ai suoi compagni del Gimnasia Guayama, Felman e "Documento" Ibánez.[4]

Ha concluso la sua carriera da giocatore alla fine del 1974 al Gimnasia. Tuttavia, fu solo il 24 settembre 1975, contro il River Plate, in una partita valevole per il Campionato Nazionale 1975 giocato allo Stadio Bautista Gargantini, che diede il suo addio, anche se senza giocare: i giocatori del Lobo raccolsero la palla e gli fecero salutate il pubblico.[10] Tornò in campo 2 anni dopo per giocare con l'Américo Tesorieri di La Rioja, il suo ultimo club ufficiale.[11]

El Víctor è stato messo in risalto da riviste come El Gráfico — per il quale finì in copertina nel 1971— che ha scritto a suo riguardo:

«Era una macchina da tiro, anche se la sua specialità si rivelò essere i gol olimpici: ne segnò dodici.»

Ha anche segnato un totale di 66 gol su calcio di punizione, il terzo più alto nella storia.[6][13]

Nella sua forma migliore, fu seguito da grandi squadre europee, come il Real Madrid e l'Inter, e da altri club come i New York Cosmos degli Stati Uniti, in cui giocavano Franz Beckenbauer e Pelé. Non accettò mai di partire perché si accontentò di quello che aveva sempre avuto nella sua provincia natale, oltre al fatto che in quel periodo il calcio all'estero non era concepito come una salvezza economica per i calciatori.[4][6]

Carriera da allenatore

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Come allenatore ha diretto in diverse occasioni il Gimnasia y Esgrima. Nel 1981, ha reso il Lobo Mendoza campione del torneo locale. Successivamente, ha svolto diversi incarichi, ma questa volta nei tornei Argentino A e B. La sua ultima esperienza al Lobo del Parque risale al 2004, quando inaspettatamente, l'allenatore Walter De Felippe si è dimesso dal suo incarico pochi giorni prima del suo debutto.[14]

Competizioni nazionali

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Chacarita Juniors: 1959
  1. ^ https://www.infobae.com/deportes/2024/03/30/dolor-por-la-muerte-de-victor-legrotaglie-leyenda-del-futbol-mendocino-el-dia-que-brillo-ante-el-santos-de-pele-y-su-amistad-con-locche/
  2. ^ (ES) Legrotaglie, entre dos amores punteros, su losandes.com.ar, 2001. URL consultato il 29 maggio 2015.
  3. ^ (ES) En Huracán e Independiente me dijeron que por ser flaco no iba a llegar a nada [collegamento interrotto], su losandes.com.ar, 2001. URL consultato il 29 maggio 2015.
  4. ^ a b c (ES) Con Gimnasia tuvimos un amor a primera vista, su mdzol.com, 2008. URL consultato il 29 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2012).
  5. ^ (EN) Torneo Confraternidad 1965, su rsssf.com. URL consultato il 29 maggio 2015.
  6. ^ a b c (ES) Entrevista al Víctor realizada por Jorge Sosa, su jornadaonline.com, 2013. URL consultato il 29 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2015).
  7. ^ (ES) Messi, Maradona y Pelé en Mendoza, su diariouno.com.ar, 2012. URL consultato il 29 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
  8. ^ (ES) Los compadres, "como el Santo de Pelé", su losandes.com.ar, 2014. URL consultato il 29 maggio 2015.
  9. ^ (EN) Argentina - First Level 1972, su rsssf.com. URL consultato il 29 maggio 2015.
  10. ^ (ES) Gimnasia vs River y la despedida de Legrotaglie, su purolobo.com, 2015. URL consultato il 29 maggio 2015.
  11. ^ (ES) El día que el Víctor vistió la casaca de Américo Tesorieri, su purolobo.com.ar, 2014. URL consultato il 29 maggio 2015.
  12. ^ (ES) Víctor Legrotaglie, su elgrafico.com.ar, 2008. URL consultato il 29 maggio 2015.
  13. ^ Classifica dei gol su punizione: i giocatori da record, su sisal.it, 23 luglio 2023. URL consultato il 24 novembre 2023.
  14. ^ (ES) Se fue Walter De Felippe y vuelve Legrotaglie, su losandes.com.ar, 2004. URL consultato il 29 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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