Viviparità
La viviparità è un tipo di riproduzione in cui lo sviluppo embrionale avviene all'interno dell'organismo materno. Il termine può riferirsi sia a piante sia ad animali[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]A differenza dell'ovoviviparità, l'embrione viene nutrito dal corpo materno; nei mammiferi euteri lo scambio nutritivo avviene mediante la placenta, nei metateri si ha nell'utero, ma dopo pochi giorni il feto ancora inetto e lungo pochi centimetri esce dalle vie genitali femminili e istintivamente si porta verso le mammelle all'interno del marsupio.
Questo tipo di riproduzione è presente nei mammiferi della sottoclasse Theria e si può trovare in alcuni rettili, in qualche anfibio, come la salamandra, e in alcune specie di artropodi[2] e di pesci.
Nel mondo vegetale la viviparità è comune tra le specie che crescono sui litorali delle coste marine tropicali, nella fascia periodicamente sommersa dalla marea (mangrovie), come p.es. le Rhizophoreae. In tali specie i semi germinano mentre sono ancora attaccati alla pianta madre, dando luogo a un cosiddetto "propagulo".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Viviparità nell'Enciclopedia Treccani
- ^ Capinera, John L., Encyclopedia of entomology. Springer Reference, 2008, p. 3311.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su viviparità
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) viviparity, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.