Zhang Xun
Zhang Xun | |
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3º Primo Ministro del Gabinetto Imperiale | |
Durata mandato | 1º luglio 1917 – 12 luglio 1917 |
Monarca | Pu Yi |
Predecessore | Yuan Shikai (nel 1912) |
Successore | Carica abolita |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Realista[1] |
Professione | Militare |
Zhang Xun | |
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Nascita | Contea di Fengxin, 16 settembre 1854 |
Morte | Tientsin, 11 settembre 1923 |
Dati militari | |
Paese servito | Impero Qing Repubblica di Cina Impero di Cina Governo imperiale restaurato |
Forza armata | Corpo d'armata del Pei-yang |
Anni di servizio | 1884 - 1917 |
Grado | Generale |
Comandanti | Yuan Shikai |
Guerre | Ribellione dei Boxer Rivoluzione Xinhai Seconda Rivoluzione Guerra di protezione nazionale Restaurazione Manciù |
Altre cariche | Primo ministro del Gabinetto imperiale |
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Zhang Xun[2] o Chang Hsün (Contea di Fengxin, 16 settembre 1854 – Tientsin, 11 settembre 1923) è stato un generale cinese, artefice di un tentativo fallito di restaurare la monarchia cinese della dinastia Qing durante il periodo dei signori della guerra.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Zhang Xun nacque il 16 settembre 1854 nella contea di Fengxin (nella città-prefettura di Yichun) nel Jiangxi.
Partecipò alla ribellione dei Boxer servendo l'imperatrice Cixi contro l'Alleanza delle otto nazioni e in seguito entrò nell'esercito Beiyang guidato dal potente generale Yuan Shikai diventandone un fedele.
Durante la rivoluzione Xinhai del 1911 partecipò attivamente alla sua soppressione e quando Yuan Shikai si insediò come presidente della nuova Repubblica di Cina, giurò fedeltà al nuovo governo repubblicano.
Nonostante ciò Zhang rifiutò di tagliarsi la coda ai capelli, chiaro segno della sua fedeltà alla dinastia Qing.
Durante la Seconda Rivoluzione del 1913 guidata da Sun Yat-sen, combatté contro Sun e i suoi sostenitori repubblicani e democratici e occupò con le sue forze Nanchino, ottenendo il pieno favore di Yuan, che lo nominò maresciallo di campo.
Zhang giurò fedeltà all'Impero di Cina (1915-1916) quando Yuan si incoronò nuovo imperatore e combatté nella guerra di protezione nazionale per proteggere la nuova debole monarchia.
Quando la guerra finì con la vittoria dei signori della guerra repubblicani, Zhang giurò di nuovo fedeltà alla Repubblica.
La Grande Guerra e il colpo di Stato monarchico
[modifica | modifica wikitesto]Quando iniziò la prima guerra mondiale in Europa nell'agosto 1914, Zhang fu un esplicito sostenitore dell'intervento nel conflitto dalla parte degli Imperi centrali. Egli era infatti filo-tedesco.
Nel 1917 con la Cina sebbene ancora ufficialmente neutrale ma in modo evidente schierata a favore della Triplice intesa il governo tedesco si servì di Zhang per poter provare a rovesciare la situazione.
Il presidente Li Yuanhong aveva cacciato il premier Duan Qirui, creando il caos nel governo e nella situazione a rischio si inserì abilmente Zhang. Egli si offrì di mediare con le fazioni politiche e militari e nel giugno del '17, inviato con fondi e armi tedesche, occupò la capitale Pechino insieme a Kang Youwei e obbligò il presidente Li a sciogliere il parlamento. E qui arrivò il vero colpo di Stato.
Il 1º luglio scioccò la Nazione restaurarando sul trono l'ex imperatore Qing Pu Yi, con cui era in contatto da tempo, abdicato nel 1912 e si proclamò primo ministro del Gabinetto imperiale.
La restaurarazione monarchica però ebbe vita breve. Li Yuanhong, fuggito alla legazione giapponese, incaricò Duan Qirui di salvare la Repubblica e così fu fatto il 12 luglio quando le truppe repubblicane rientrarono alla Città Proibita.
Zhang fuggì alla legazione olandese e, persa ogni speranza di restaurare la monarchia, si ritirò dalla politica.
Morì l'11 settembre 1923 a Tientsin.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Affiliazione incerta.
- ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Zhang" è il cognome.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zhang Xun
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Zhang Xun, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Zhang Xun, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 70274838 · ISNI (EN) 0000 0000 6342 8590 · LCCN (EN) n82075579 · GND (DE) 1058604937 · BNF (FR) cb170158749 (data) |
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