Adolfo Hohenstein
Adolf o Adolfo Hohenstein (San Pietroburgo, 18 marzo 1854 – Bonn, 12 aprile 1928) è stato un pittore, pubblicitario, illustratore, scenografo e figurinista tedesco.
Esponente del Liberty, assieme a Leonetto Cappiello, Giovanni Maria Mataloni, Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich, è stato uno dei padri del moderno cartellonismo pubblicitario italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Pietroburgo da Julius, ingegnere forestale, e Laura Irack, Adolf Hohenstein cresce a Vienna, dove compie gli studi.
Si stabilisce a Milano, poco più che ventenne, intorno al 1880, lavorando come scenografo e come costumista per La Scala e per altri teatri. Incontra l'editore musicale Giulio Ricordi e nel 1889 inizia a lavorare per le Officine Grafiche Ricordi, di cui diviene in breve tempo direttore artistico curandone sia la parte grafica (suoi i manifesti per La bohème, Tosca, per la pubblicità della Campari, della Buitoni e del Corriere della Sera, insieme a innumerevoli cartoline, copertine di spartiti e libretti), sia la parte teatrale (scene e costumi per opere, tra cui Falstaff di Verdi (1893) e gran parte delle opere di Puccini, dai bozzetti di Le Villi (1884) al manifesto di Madama Butterfly (1904)).
Alla Ricordi ha come collega Giovanni Maria Mataloni e come allievi Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich.
Nei primi anni del Novecento, dopo aver sposato la vedova Edwig Plaskuda, compie spostamenti sempre più frequenti tra l'Italia e la Germania fino al 1906, anno in cui, dopo aver vinto il concorso per il simbolo grafico e la cartolina bandito nell'ambito dell'Esposizione per il Traforo del Sempione, lascia definitivamente Milano per Düsseldorf, per poi trasferirsi a Bonn nel 1918. Gli anni tedeschi lo vedono impegnato in particolare come pittore in molte esposizioni e nella decorazione di numerosi edifici, fra cui uno dei primi in cemento armato costruito in Renania (1911).
Muore a Bonn il 12 aprile 1928.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Principali manifesti
[modifica | modifica wikitesto]- 1898 - Corriere della Sera
- 1898 - Cintura Calliano contro il mal di mare
- 1899 - Onoranze a Volta nel centenario della pila
- 1899 - Cesare Urtis & Co. Torino. Forniture elettriche
- 1900 - IV Esposizione Triennale di Belle Arti di Milano
- 1900 - Esposizione d'Igiene
- 1900 - Monte Carlo. Tir aux pigeons
- 1900 - Monaco. Exposition et concours de canots automobiles
- 1901 - Bitter Campari
- 1905 - Fiammiferi senza fosforo del Dottor Craveri
- 1906 - Birra Italia
Principali opere per il teatro (Archivio Storico Ricordi)
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomo Puccini, Le Villi, Milano, Teatro Dal Verme, 31 maggio 1884
- 2 bozzetti originali
- 2 tavole di attrezzeria
- Giacomo Puccini, Edgar, Milano, Teatro alla Scala, 21 aprile 1889
- 54 figurini originali
- 5 tavole di attrezzeria
- Richard Wagner, I maestri cantori di Norimberga, Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1889
- 62 figurini originali
- 4 tavole di attrezzeria
- Alfredo Catalani, Loreley, Torino, Teatro Regio, 16 febbraio 1890
- 42 figurini originali
- Alfredo Catalani, La Wally, Milano, Teatro alla Scala, 20 gennaio 1892
- 4 bozzetti originali
- 41 figurini originali
- 1 tavola attrezzeria
- Alberto Franchetti, Cristoforo Colombo, Milano, Teatro alla Scala, 26 gennaio 1892
- 90 figurini originali
- Niccolò van Westerhout, Cimbelino, Roma, Teatro Argentina, 7 aprile 1892
- 37 figurini originali
- 3 tavole attrezzi
- Giacomo Puccini, Manon Lescaut, Torino, Teatro Regio, 1893
- 57 figurini originali
- 4 tavole attrezzeria
- Giuseppe Verdi, Falstaff, Milano, Teatro alla Scala, 9 febbraio 1893
- 5 bozzetti originali
- 41 figurini originali
- 4 tavole attrezzeria
- 13 disegni a matita e acquerello
- Giacomo Puccini, La bohème, Torino, Teatro Regio, 1º febbraio 1896
- 3 bozzetti originali
- 62 figurini originali
- 4 tavole attrezzeria
- Pietro Mascagni, Iris, Roma, Teatro Costanzi, 22 novembre 1898
- 3 bozzetti originali
- 40 figurini originali
- 9 tavole attrezzeria
- 1 ritratto di Mascagni
- 3 bozzetti originali
- 49 figurini originali
- 4 tavole attrezzeria
- Alberto Franchetti, Germania, Milano, Teatro alla Scala, 1º marzo 1902
- 4 bozzetti originali
- 95 figurini originali
- 7 tavole attrezzeria
- Franco Alfano, Risurrezione, Torino Teatro Regio, 1904
- 2 tavole attrezzeria
Esposizioni
[modifica | modifica wikitesto]- 1894 - Esposizioni Riunite, Milano, Biblioteca nazionale braidense
- 1911 - Katalog der Großen Kunstausstellung Düsseldorf (27 maggio - 8 ottobre), Düsseldorf, Kunstpalast
- 1912 - Katalog der Frühjahrs-Ausstellung (3 marzo - 14 aprile), Düsseldorf, Kunstpalast
- 1916 - Kunstchronik, Neue Folge 26, Monaco, Zentralinstitut für Kunstgeschichte
- 1917 - Große Berliner Kunstausstellung (16 giugno - 30 settembre), Düsseldorf, Kunstpalast: un dipinto in olio, Schwarzwaldküche (cucina di una casa nella Foresta Nera)[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dalla stagione 2018/2019 il Teatro dell'Opera di Roma ha presentato in più occasioni la Tosca di nuovo nelle scene e costumi di Hohenstein (ricostruiti rispettivamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti). – Tosca, su Teatro dell'Opera di Roma. URL consultato il 14 maggio 2020. Foto e brani scelti dello streaming internazionale: Tosca, su OperaVision. URL consultato il 14 maggio 2020.
- ^ Große Berliner Kunstausstellung 1917 im Kunstpalast zu Düsseldorf, Berlin, Verlag der Otto Elsner Akt.-Ges., 1917, no. 968. Copia digitale della Biblioteca universitaria di Heidelberg
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei Pittori e degli Incisori Italiani - dall'XI al XX secolo (volume VI). Giulio Bolaffi Editore, Torino, 1974.
- Un secolo di manifesti. Canova-Alberto Maioli Editore, Milano, 1996. ISBN 88-87843-10-4.
- Edigeo (a cura di), Enciclopedia dell'arte Zanichelli. Zanichelli, Bologna, 2004. ISBN 88-08-22390-6.
- Giorgio Fioravanti, Il dizionario del grafico. Zanichelli, Bologna, 1993. ISBN 88-08-14116-0.
- V. Strukelj, I tempi del Liberty ed il realismo di Adolfo Hohenstein, in La pittura nella Mitteleuropa, Atti del Convegno, Gorizia 27-30 settembre 1975, Gorizia 1980, pp. 127–136.
- Un pioniere del manifesto. Adolf Hohenstein 1854-1928, catalogo della mostra a cura di Eugenio Manzato, Treviso, Palazzo Giacomelli, 25 gennaio-25 aprile 2003, Treviso, Unindustria, 2003.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Adolfo Hohenstein
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adolfo Hohenstein
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Adolfo Hohenstein, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Adolfo Hohenstein, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7657063 · ISNI (EN) 0000 0000 3729 2976 · Europeana agent/base/116805 · ULAN (EN) 500026353 · LCCN (EN) n2003045589 · GND (DE) 124996027 · BNF (FR) cb14959457j (data) · J9U (EN, HE) 987007511659705171 |
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