Adriana Motti

Adriana Motti

Adriana Motti (Roma, 1924Firenze, 12 gennaio 2009) è stata una giornalista e traduttrice italiana.

Figlia di un avvocato di Roma, lavorò come giornalista per l'Avanti!. Nel 1949 tradusse la sua prima opera dall'inglese, Lo zio dinamite di P. G. Wodehouse pubblicata dall'editore Federico Elmo[1]. Adriana Motti non conosceva bene l'inglese all'epoca della sua prima traduzione[2]; ma il suo italiano era eccellente, rispettoso dei vari registri linguistici[3]. Si legò poi alla casa editrice Einaudi, per cui lavorò negli anni 1950; dopo tre anni nell'ufficio stampa della Società Autostrade, nel 1961 tornò a lavorare come traduttrice per Einaudi, occupandosi de Il giovane Holden di Salinger. Motti fu per 23 anni vicina a Giacomo Debenedetti, fino alla di lui morte. Per la traduzione di Ehrengard di Blixen vinse il X Premio Monselice per la traduzione letteraria (1980).[4]

  1. ^ P. G. Wodehouse, Lo zio dinamite [Uncle Dynamite], collana Collana Della Moderna Libreria Straniera, traduzione di Adriana Motti, 1ª ed., Milano, F. Elmo, 1949 [1948].
  2. ^ Wittgenstein, 1999.
  3. ^ G. Valentino, 2017, pp. 36-38; 195.
  4. ^ I VINCITORI DEL PREMIO “MONSELICE” PER LA TRADUZIONE (PDF), su bibliotecamonselice.it. URL consultato il 5 novembre 2019.

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