Alamiro Giampieri

Alamiro Giampieri (San Giovanni Valdarno, 3 giugno 1893Genova, 8 ottobre 1963[1]) è stato un compositore, clarinettista e direttore d'orchestra italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alamiro Giampieri è nato a San Giovanni Valdarno il 3 giugno 1893. Ha studiato clarinetto nella classe di Domenico Nocentini al Regio Conservatorio di Musica di Firenze, e nella classe di Strumentazione per Banda, armonia e contrappunto di Antonio Scontrino[2].

Dal 1920 al 1962 fu successivamente 2° e 1° clarinetto al Teatro Carlo Felice di Genova. Ha successivamente insegnato clarinetto dal 1922 al 1937 presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, e dal 1938 al 1962 divenne professore riconosciuto di clarinetto e Strumentazione per Banda al Regio Conservatorio di Musica di Milano[2].

Intorno al 1928 ha progettato due automatismi che contribuirono a perfezionare la meccanica di alcune chiavi del clarinetto, senza alternare la diteggiatura[2].

È stato arrangiatore, compositore e autore, di un importante metodo per clarinetto e di materiale didattico anche per altri strumenti della famiglia dei legni e degli ottoni[3].

È stato anche direttore di una banda da concerto.

Ha scritto varie composizionie, la cui più celebre è il suo capriccio per clarinetto sul tema del Carnevale di Venezia, ancora oggi regolarmente ripreso dai clarinettisti e presentato in concerto dai solisti. Sue composizioni sono state raccolte e pubblicate da Casa Ricordi.

Un critico dell'epoca lo ha descritto: "come didatta, teorico, tecnico e innovatore del suo strumento ha dimostrato un intelletto vivo ed una non comune perspicacia"[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ricordi.
  2. ^ a b c Giampieri Alamiro - Note biografiche, su ilsaxofonoitaliano.it. URL consultato il 14 febbraio 2023.
  3. ^ a b Maria Chiara Mazzi, Tesori del clarinetto italiano - La generazione sparita (PDF), su chandos.net.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alamiro Giampieri, su digitalarchivioricordi.com. URL consultato il 14 febbraio 2023..

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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