Albert Auwercx

Ciro sconfigge Spargapise da Le storie di Ciro, c. 1670. Arazzo del laboratorio di Albert Auwercx.[1]

Albert Auwercx, talvolta indicato come Albert Auwerx[2] (Bruxelles, febbraio 1629Bruxelles, agosto 1709), è stato un artista di arazzi fiammingo che ebbe un ruolo importante nell'industria tappezziera di Bruxelles. Il suo laboratorio era condotto in società col fratello Nicolas[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Albert Auwercx nacque a Bruxelles nel 1629 da Marcus Auwercx e Clara Canart e venne battezzato il 10 febbraio di quello stesso anno nella chiesa cittadina di Notre-Dame de la Chapelle, nota per i suoi legami con il mondo dell'industria arazziera della città.[2]

L'industria arazziera[modifica | modifica wikitesto]

Auwercx aprì un proprio laboratorio nel 1657 e ottenne l'esenzione dal pagamento delle tasse da parte della città di Bruxelles a partire dal 1671, segno che all'epoca la sua industria doveva essere già ampiamente sviluppata. Per i sapienti matrimoni che fu in grado di provvedere per i propri figli, strinse preziose alleanze con i maggiori tappezzieri della città. Dopo il 1679 prestò servizio come decano della gilda degli arazzieri della città.[2] Nel 1705, quando la città di Bruxelles decise di registrare tutti i laboratori tappezzieri della città, sappiamo che il laboratorio di Auwercx disponeva di cinque telai per la tessitura su un totale di 53 presenti in tutta la città, fatto che probabilmente lo spingeva dunque a svolgere la sua occupazione come sub-appaltatore per altri laboratori.[4] Il suo marchio distintivo venne annotato come AVWERCX[5] o A. AVWERC[6].

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Quando Auwercx morì a Bruxelles nel 1709, venne sepolto nella chiesa di Notre-Dame de la Chapelle il 31 agosto.[2] Il suo laboratorio venne mantenuto in attività dal figlio secondogenito sopravvissutogli, Philippe (1663 - 1740).

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

L'8 maggio 1654, Auwercx sposò Clara van den Bossche (m. 1698). Questo matrimonio fu per lo stesso Auwercx particolarmente redditizio e legato alla sua professione in quanto la famiglia della moglie era imparentata strettamente con Johanna van den Bossche (m. 1652), moglie del tappezziere Peter de Pannemaker (m. 1597), figlio a sua volta di Peter (c. 1475– p. del 1539) e fratello di Willem de Pannemaker (1512– 1581), tutti noti tappezzieri di Bruxelles. Da questo matrimonio nacquero i seguenti figli:

  • Nicolaas (1655–c.1740)
  • Albertus-Franciscus (1656–1669)
  • Magdalena (1659–1720)
  • Maria (1660–1733)
  • Philippe (1663–1740), continuatore dell'impresa paterna, sposò Marie Thérèse Viget
  • Johannes (1664–1737)
  • Michael (1666–1678)
  • Daniel (1667–1723),
  • Willem (1671–1755)
  • Carolus-Franciscus (1672–d. 1718), ecclesiastico
  • Gaspar (1676–1755)

Opere[modifica | modifica wikitesto]

America, parte della serie I Quattro Continenti e relative allegorie eseguito dalla bottega di Albert Auwercx su cartoni di Lodewijk van Schoor e Pieter Spierinckx, National Gallery of Art, Washington, Stati Uniti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cyrus Defeats Spargapises, from The Story of Cyrus. Art Institute of Chicago. Retrieved 3 December 2014.
  2. ^ a b c d Brosens, Koenraad. "Revisiting Brussels Tapestry, 1700–1740: New Data on Tapissiers Albert Auwercx and Judocus de Vos". Textile History, 43 (2), pp. 183–199, November 2012.
  3. ^ Assieme, ad esempio, come ricorda un contratto siglato il 16 dicembre 1699, realizzarono gli arazzi celebrativi delle Storie della casata dei Moncada, i cui cartoni vennero realizzati da Lambert de Hondt. (Guy Delmarcel et al.. "Spanish family pride in Flemish wool and silk", in Thomas Patrick Campbell, Elizabeth A. H. Clelan, eds. Tapestry in the Baroque: New Aspects of Production and Patronage (Metropolitan Museum of Art). 2010, p. 287 e seguenti
  4. ^ Il laboratorio più grande era quello di Joducos de Vos che ne conteneva ben 12 (annotato in Koenraad Brosens, "Flemish production, 2660-1715", in Thomas P. Campbell, ed. Tapestry in the Baroque: Threads of Splendor (Metropolitan Museum of Art) 2007, p.451.
  5. ^ Come si nota nella Cerere, probabilmente parte della serie dei Trionfi degli Dei, venduto da Sotheby a New York, il 1 ottobre 2010. Archiviato il 9 ottobre 2016 in Internet Archive.
  6. ^ Come compare nell'Abbondanza su cartone di Lodewijk van Schoor di Antwerp, illustrato in "Early seventeenth-century tapestry" The Lotus Magazine 7.2 (February 1916) p. 252 e seguenti; Art Institute of Chicago.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Groenendijk, Beknopt biografisch lexicon van Zuid- en Noord-Nederlandse schilders, graveurs, glasschilders, tapijtwevers et cetera van ca. 1350 tot ca. 1720, Leiden, ed. Primavera, 2008 (in olandese).
  • G. Meißner, Allgemeines Künstler-Lexikon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, vol. 5, Monaco-Lipsia, ed. Saur, 1992.
  • H. Göbel, Wandteppiche (3 volumi), Lipsia, ed. Von Klinkhart & Biermann (1923-1934).
  • U. Thieme e F. Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, vol. 2, Lipsia, ed. Engelmann, 1908.

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