Alfa Camelopardalis
Alpha Camelopardalis | |
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Classificazione | Supergigante blu |
Classe spettrale | O9.5Iae |
Distanza dal Sole | ± 5240 anni luce |
Costellazione | Giraffa |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 04h 54m 03,01s |
Declinazione | +66° 20′ 33,64″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 29[1] R⊙ |
Massa | 31 M⊙ |
Velocità di rotazione | 95 km/s |
Temperatura superficiale |
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Luminosità | 620.000 L⊙ |
Indice di colore (B-V) | 0,03 |
Età stimata | 2 milioni di anni |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine app. | 4,29 |
Magnitudine ass. | -7,1[1] (-11,2) |
Parallasse | 0.52 |
Moto proprio | AR: -0,13 mas/anno Dec: 6,89 mas/anno |
Velocità radiale | +6,1 |
Nomenclature alternative | |
Alfa Camelopardalis è una stella supergigante blu della costellazione della Giraffa di magnitudine apparente +4,29. Non è la più luminosa della sua costellazione, primato che spetta a Beta, ma rispetto a questa è molto più lontana. La sua distanza è incerta, all'incirca dai 4000 ai 6000 anni luce; Mezier e soci hanno stimato nel 2009 la distanza della stella in 5240 anni luce[2].
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, avente una declinazione marcatamente settentrionale (+66° 20′), il che la rende ben visibile dal nostro pianeta nelle regioni dell'emisfero nord della Terra, ove appare circumpolare a nord della latitudine +24°N; dall'emisfero sud risulta invece parzialmente visibile solamente per una piccola fascia vicino all'equatore, a nord della latitudine +24°S. La sua magnitudine pari a 4,29 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]Alfa Camelopardalis è una stella fuggitiva espulsa dall'ammasso aperto NGC 1502, la sua velocità nello spazio interstellare è di 60 km/s[3]. Inizialmente era stato supposto che la stella fosse una binaria spettroscopica; successivamente, nel 2006, venne appurato che i cambiamenti dello spettro erano dovuti a cambiamenti atmosferici e dal suo forte vento stellare[4], e nel 2008 la conferma che è una stella singola venne dopo osservazioni effettuate con il telescopio da 3,67 dell'osservatorio di Haleakalā, alle Hawaii[5].
Il vento stellare è responsabile della perdita di 6,3×10−6 M⊙ all'anno, vale a dire che a questo ritmo perde una massa solare in appena 160.000 anni[6]. Nonostante la sua grande distanza dal Sole brilla a una magnitudine visuale +4,29, ma la sua alta temperatura superficiale le fa emettere gran parte della sua luce nell'ultravioletto, e se si considera anche questa Alfa Camelopardalis è, in assoluto, tra le stelle visibili ad occhio nudo, una delle più luminose stelle conosciute[1].
L'incertezza sulla distanza si ripercuote anche sulla certezza dei parametri stellari; se Markova e soci nel 2002 stimano la massa in 31 volte quella del Sole, Hohle e colleghi nel 2010 arrivano a stimarla in 55 volte quella solare, con una luminosità bolometrica di 1.816.000 volte quella del Sole[7]. La stessa magnitudine assoluta della stella, stimata a -7,1 da Markova, in una pubblicazione di Schiavon del 2007 sale a -8,14 nel visibile e, considerando tutte le lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico, a -11,20[8].
Come tutte le stelle di tale massa, terminerà la propria breve esistenza esplodendo in una supernova.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Markova, N., Spectral variability of luminous early type stars . II. Supergiant alpha Camelopardalis, in Astronomy and Astrophysics, vol. 385, aprile 2002, pp. 479–487, DOI:10.1051/0004-6361:20020153.
- ^ alf Cam -- Emission-line Star SIMBAD
- ^ (EN) Alpha Cam: Runaway Star, su apod.nasa.gov, NASA. URL consultato il 28 gennaio 2012.
- ^ M. Virginia McSwain et al., A Spectroscopic Study of Field and Runaway OB Stars, in The Astrophysical Journal, vol. 655, n. 1, gennaio 2007, pp. 473–483, Bibcode:2007ApJ...655..473M, DOI:10.1086/509914, arXiv:astro-ph/0608270.
- ^ Nils H. Turner et al., Adaptive Optics Photometry and Astrometry of Binary Stars. III. a Faint Companion Search of O-Star Systems, in The Astronomical Journal, vol. 136, n. 2, agosto 2008, pp. 554–565, Bibcode:2008AJ....136..554T, DOI:10.1088/0004-6256/136/2/554, arXiv:0805.3162.
- ^ N. Markova, Spectral variability of luminous early type stars . II. Supergiant alpha Camelopardalis, in Astronomy and Astrophysics, vol. 385, n. 2, Aprile 2002, pp. 479–487, Bibcode:2002A&A...385..479M, DOI:10.1051/0004-6361:20020153. See Table 1.
- ^ Hohle, M. M.; Neuhäuser, R.; Schutz, B. F., Masses and luminosities of O- and B-type stars and red supergiants, in Astronomische Nachrichten, vol. 331, n. 4, aprile 2010, p. 349, DOI:10.1002/asna.200911355.
- ^ Population synthesis in the blue. IV (Schiavon+, 2007)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- NGC 1502
- Stella fuggitiva
- Stelle principali della costellazione della Giraffa
- Stelle più luminose conosciute
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jim Kaler ALPHA CAM stars.astro.illinois.edu