Alumix
Alumix S.p.A. era una società italiana che operava nel settore della produzione di alluminio primario, prodotti estrusi, laminati piani, imballaggi rigidi e flessibili e allumina, unico produttore del settore in Italia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La società nasce il 24 giugno 1988[1], caposettore della produzione di alluminio nel gruppo EFIM: ad Alumix viene conferito il patrimonio appartenente a Società Mineraria Carbonifera Sarda (Sava, Alluminio Italia ecc.)[2].
Il gruppo Alumix era composto da Alutekna, Almax, Comital, Metalpack, Sardal, Tubettificio Europeo, Alures, Eurallumina per un fatturato di circa 1.000 miliardi e 6.992 dipendenti impiegati negli stabilimenti di Bolzano, Nembro, Feltre, Fossanova, Mori, Fusina, Modena, Porto Marghera, Lecco, Anzio, Abbadia Lariana, Novara, Ferrara, Casavatore, Cagliari, Iglesias, Volpiano, Spinetta Marengo, Marcon, Frosinone, Portovesme[3][4]. Tuttavia i bilanci della società hanno quasi sempre registrato perdite[5][6], che nel 1992 hanno addirittura rappresentato i 2/3 delle perdite complessive di Efim[7] ma che comunque erano continuamente ripianate dallo Stato (400 mld a fine 92 più il pagamento di 1500 miliardi di debiti di Alumix), tanto da suscitare un'indagine della Commissione europea per Aiuti di Stato che poi venne archiviata[8][9].
Difatti, tra il 1990 e il 1995 la società subisce un forte ridimensionamento, a causa dell'eccesso di offerta nel settore dell'alluminio e del conseguente crollo del prezzo di tale bene: ciò ha prodotto 2.341 esuberi ed un ridimensionamento della capacità produttiva (ad es. da 234000 tonnellate di alluminio del 90 alle 170000 del 1992, chiusura di Marcon, Casavatore e Abbadia Lariana, riorganizzati gli altri impianti)[10].
Nel 1996 gli stabilimenti Alumix (attività di alluminio primario, estrusi e laminati nei siti di Portovesme, Marghera, Fusina, Bolzano, Feltre, Fossanova e Iglesias, gli uffici di Rho, e Roma in totale 2701 persone) sono ceduti ad Alcoa Italia S.p.A. ad un prezzo di 281 milioni di dollari (442.11 miliardi di lire)[11][12][13].
Successivamente a tale operazione, con decreto del Ministero del Tesoro[14], Alumix S.p.A. è assoggettata alla procedura di liquidazione coatta amministrativa e viene nominato il collegio dei commissari liquidatori, tra i quali figura il dott. Angelo Napolitano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ camera.it
- ^ D' ALESSANDRO VUOLE L'AGUSTA TUTTA PER SE' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ gelocal.it
- ^ portalecnel.it[collegamento interrotto]
- ^ eur-lex.europa.it
- ^ Adkronos.com
- ^ repubblica.it
- ^ repubblica.it
- ^ europa.eu
- ^ repubblica.it
- ^ corriere.it
- ^ corriere.it
- ^ camera.it
- ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 12 febbraio 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Comunicazione della Commissione a norma dell’articolo 93, paragrafo 2 del trattato CE agli altri Stati membri e ai terzi interessati in merito al1’aiuto di Stato concesso dall’Italia ad Alumix, su eur-lex.europa.eu.
- Gruppo Alumix (PDF), su leg13.camera.it.
- repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.
- repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.
- gelocal.it, su ricerca.gelocal.it.
- repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.