Braulio
Braulio | |
---|---|
Categoria | Alcolico |
Tipo | Amaro |
Marca | Casoni Liquori S.p.A. |
Anno di creazione | 1826 |
Nazione | Italia |
Slogan | Essenza del tempo |
Ingredienti | Acqua, alcool neutro, zucchero, infusi d’erbe e radici |
Alcolico | |
Colore | ambrato scuro |
Gradazione alcolica | 21° |
Gusto | amaro, deciso, aromatico |
Temperatura di servizio | 5-8 °C |
http://www.amarobraulio.com | |
Il Bràulio è un amaro valtellinese a base di erbe dal contenuto alcolico di 21 gradi.
Origine[1]
[modifica | modifica wikitesto]La sua ricetta originale risale al 1826, ideata da Francesco Peloni, farmacista e appassionato botanico di Bormio, dedito allo studio delle proprietà benefiche delle erbe locali. La produzione avviene a partire dal 1875.
Dal 1999 l'amaro è di proprietà della Casoni Liquori S.p.A., azienda con sede a Finale Emilia (Modena), anche se la produzione continua ad avvenire negli stabilimenti della famiglia Peloni a Bormio.
Titolare del marchio è la Fratelli Averna S.p.A., acquisita nel 2014 dal Gruppo Campari[2].
Composizione e produzione
[modifica | modifica wikitesto]Gli ingredienti principali del Braulio sono erbe e piante officinali tra cui achillea moscata, bacche di ginepro, assenzio e radici di genziana[3].
Il particolare metodo di produzione prevede un invecchiamento di 2 anni in botti di rovere di Slavonia, periodo che aumenta fino a 3 anni per il Bràulio Riserva, prodotto in quantità molto limitate e dal sapore più forte e deciso[4].
Consumo e caratteristiche organolettiche
[modifica | modifica wikitesto]Il Braulio è un digestivo da consumare freddo o a temperatura ambiente. Il sapore forte non permette molti accostamenti con altri alcolici, ma talvolta viene servito come aperitivo insieme a vino bianco frizzante. Un cocktail noto in Valtellina è il fraelino, miscela in parti uguali di grappa e Braulio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le origini, su Amaro Bràulio. URL consultato il 10 Gennaio 2018.
- ^ Campari compra il 100% di Averna Operazione da 103,75 milioni di euro, su LaStampa.it, 15 Aprile 2014. URL consultato il 10 Gennaio 2018.
- ^ La ricetta segreta, su Amaro Bràulio. URL consultato il 10 Gennaio 2018.
- ^ Amaro Braulio riserva speciale Novità esclusiva per il Natale 2010, su ITALIAATAVOLA.NET. URL consultato il 10 Gennaio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Braulio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale Braulio, su amarobraulio.com.