Andrea Falcone

Andrea Falcone (Napoli, 1630Napoli, 1677) è stato uno scultore barocco, italiano.

Andrea Falcone, Monte di Pietà, scultura raffigurante Opere di carità

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo zio era Aniello Falcone (1600-1665), celebre pittore di battaglie di ascendenza caravaggesca, che gli lasciò per testamento parte dei suoi disegni e una porzione di una casa alla Selleria.[1] Suo padrino di battesimo era stato il pittore Andrea Vaccaro. Allievo dello scultore Cosimo Fanzago, Andrea Falcone ha collaborato ad alcune sue opere.[2] La sua attività è concentrata in particolare a Napoli. Oltre a sculture in marmo, ne ha realizzate alcune in legno policromo, per il presepe napoletano.

Napoli, Piazza San Gaetano

Sculture a Napoli[3][modifica | modifica wikitesto]

  • Il progetto e l'esecuzione del Monumento a San Gaetano, nella omonima piazza, fu affidato a Cosimo Fanzago che lo realizzò dal 1657 al 1664 con la collaborazione di Andrea Falcone che fece i quattro putti..
  • Per il Pio Monte della Misericordia, nel 1666 furono commissionate ad Andrea Falcone tre sculture del porticato esterno: Madonna della Misericordia e le due figure allegoriche Misericordia e Carità. Falcone scolpì anche otto pilastri di bardiglio, con scanallature e capitelli. Nel cortile del palazzo è sua la Madonna con Bambino. I due gruppi raffiguranti le Sette opere di Misericordia furono da lui eseguiti, su disegno di Fanzago.
  • Nella cappella della Purità della basilica di San Paolo Maggiore la scultura Temperanza fu eseguita da Andrea Falcone nel 1675 e sulla facciata, entro due nicchie, sono sue le statue raffiguranti San Pietro e San Paolo, scolpite nel 1671.
  • Sue sculture sono nella chiesa di San Pietro Martire.
  • Nella Reale cappella del Tesoro di san Gennaro ci sono cinquantaquattro busti reliquari in argento, raffiguranti santi patroni della città. Alcuni sono stati da lui eseguiti.
  • Nella basilica dello Spirito Santo aveva realizzato l'altare maggiore che nel 1775 fu smontato e venduto a un marmoraro.
  • Nella chiesa del Gesù Nuovo, detta anche della Trinità Maggiore, sono a lui attribuiti gli angeli nelle nicchie della cappella dedicata a Giuseppe Moscati. Nella cappella della Visitazione di Maria ad Elisabetta ha eseguito lavori di plastica ornamentale nel 1658 circa.
  • Nella Basilica di Santa Chiara la cappella di Sant'Antonio ha decori marmorei sepolcrali della famiglia Carbonelli di Letino attribuiti a Bartolomeo Mori e Andrea Falcone.
  • Nella chiesa di San Giacomo degli Spagnuoli ci sono due grandi putti reggi candele, da lui scolpiti nel 1660 circa.
  • Nell'abside della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco il sepolcro di Giulio Mastrillo fu iniziato da Andrea Vaccaro e portato a termine da Andrea Falcone che eseguì anche la statua inginocchiata di Domnico Mastrilli.
  • San Lazzaro, scultura policroma in legno, cm 55 (Napoli, coll. privata)

Sculture a Roma[modifica | modifica wikitesto]

Sculture in legno policromo per il presepe[4][modifica | modifica wikitesto]

  • Ragazzo che offre una gallinella al Bambino Gesù, cm 30, 1660 circa
  • Mandraino in sosta , cm 42
  • Pastore di annunzio, cm 90, 1660 circa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F. Faraglia, Il testamento di Aniello Falcone, in Napoli nobilissima: rivista di topografia ed arte napoletana, XIV, Napoli, 1904, p. 18.
  2. ^ Le poche notizie biografiche si desumono da: Bernardo de Dominici, Vite de' pittori, scultori, ed architetti napoletani. Non mai date alla luce da autore alcuno, Napoli, per Francesco, e Cristoforo Ricciardo, stampatori del Real Palazzo, 1742, vol. III, pp. 186-187, SBN IT\ICCU\MODE\026189.
  3. ^ Per questo elenco è stato fatto riferimento anche a: Borrelli,  pp. 206-208.
  4. ^ Per questo elenco il riferimento è a: Borrelli,  p. 206.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN290774784 · SBN SBLV226991 · CERL cnp02046056 · ULAN (EN500025435 · GND (DE188440089 · WorldCat Identities (ENviaf-290774784