Ania Pieroni

Ania Pieroni nel film Inferno (1980)

Ania Pieroni (Roma, 28 febbraio 1957) è un'attrice italiana, attiva fino alla prima metà degli anni ottanta.

Ania Pieroni nasce a Roma da una famiglia borghese. Il nonno paterno fu podestà di Pescara[1] mentre il nonno materno, tedesco, fu un architetto e il padre, Cavaliere di Malta, ufficiale pilota[1] che per hobby commerciava autovetture americane. Frequentò le scuole elementari e medie in istituti privati cattolici. In seguito si iscrisse al liceo Torquato Tasso di Roma, dove conseguì la maturità classica[1].

Su consiglio del padre, che per lei auspicava una carriera diplomatica, Ania si iscrisse all'università, facoltà di scienze politiche, e contemporaneamente intraprese per spirito anticonformista[2] la strada del cinema, esordendo giovanissima in un ruolo, piccolo ma vistoso, nel film Così come sei (1978) di Alberto Lattuada[2] e partecipando poi a Mani di velluto (1979) di Castellano e Pipolo[1]. Raggiunse la celebrità interpretando il ruolo di Mater Lacrimarum nel film Inferno (1980) di Dario Argento.

Nel 1980, quando viveva a Milano, una sua cara amica socialista le chiese di accompagnarla al "Circolo Filippo Turati" del PSI. Fu qui che la Pieroni conobbe Bettino Craxi[3][4]: tra i due nacque subito una storia d'amore[5] e per lui ruppe il fidanzamento col conte Roberto Gancia. Il potente politico le regalò dapprima un albergo e in seguito una piccola ma influente emittente televisiva privata di Roma, la GBR[6] che, sotto la sua direzione dal 1985 al 1991, divenne la prima emittente del Lazio. Durante questa attività, venne tuttavia accusata di ricettazione per avere incassato parte dei fondi neri del partito del garofano[7]; il processo la vide assolta con formula piena.

Durante la frequentazione con Craxi, la stazione televisiva Roma Cine Tv, di cui la Pieroni era direttrice generale, ricevette un contributo mensile di 100 milioni di lire"[8]. Inoltre, "lo stesso Craxi, poi, dispose l’acquisto di una casa e di un albergo (l’Ivanhoe) a Roma, intestati alla Pieroni”. Alla donna Craxi paga anche “la servitù, l’autista e la segretaria”[8].

Accantonata quindi la carriera artistica (l'ultimo suo film fu Fracchia contro Dracula del 1985), divenne per un breve periodo una delle personalità più influenti della televisione italiana. In un'intervista concessa a Claudio Sabelli Fioretti, il presentatore Giancarlo Magalli, parlando della lottizzazione politica della Rai, di lei disse:

«Lei voleva lavorare a Rai 1 perché Rai 2 era stata talmente malridotta dai socialisti che i raccomandati dei socialisti non ci volevano andare. [...] Quando registrava il suo pezzo, cinque minuti, in studio si fiondava tutta la Rai. Direttore, vicedirettore, capo redattore. Tutti a dire: "Brava, molto brava, bravissima".»

Nel 1991 si innamorò di un giornalista di GBR, Osman Mancini, rapporto che mise fine alla relazione con Bettino Craxi. Tuttavia, quando il leader socialista fu coinvolto nello scandalo di Mani pulite e si rifugiò in Tunisia, la Pieroni fu una delle poche persone a non voltargli le spalle[2].

Il 19 settembre 2001 si sposò con l'industriale napoletano dell'acciaio Gennaro Moccia[1], da cui è divorziata dal 2006. Dario Argento le propose di interpretare di nuovo il ruolo di Mater Lacrimarum nel film La terza madre, ma l'attrice preferì rinunciare[1]. Successivamente, anche se per un breve periodo, è tornata in società, partecipando alle manifestazioni elettorali di Forza Italia e sostenendo Silvio Berlusconi[1].

  1. ^ a b c d e f g MoviePlayer
  2. ^ a b c Ania Pieroni, su filmscoop.wordpress.com, 25 marzo 2009. URL consultato il 23 agosto 2014.
  3. ^ Bruno Vespa, L'amore e il potere – Da Rachele a Veronica un secolo di storia italiana.
  4. ^ Anja: "Per Bettino ero l'unica, mi diceva: Sei la mia malattia", su qn.quotidiano.net, quotidiano.net, 5 novembre 2007. URL consultato il 23 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
  5. ^ socialismo gaudente!ania pieroni,la donna per cui perse la testa bettino craxi,si sposa col toy-boy, su dagospia.com. URL consultato il 18 luglio 2016.
  6. ^ Ania, Patrizia e le altre, su lettera43.it, 15 novembre 2010. URL consultato il 23 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
  7. ^ Anja Pieroni: riprese vietate ai minori, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 22 novembre 1996. URL consultato il 23 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  8. ^ a b Bettino Craxi, quello che non c'è nel film Hammamet: la lista della spesa delle tangenti, tra case a New York e soldi alla tv dell'amante, su Il Fatto Quotidiano, 8 gennaio 2020. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  9. ^ Intervista a Giancarlo Magalli, pubblicata sul settimanale Sette, il 4 luglio 2003, riportata sul sito personale del giornalista Claudio Sabelli Fioretti.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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