Arcidiocesi di N'Djamena

Arcidiocesi di N'Djamena
Archidioecesis Ndiamenana
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Doba, Goré, Koumra, Laï, Moundou, Pala, Sarh
 
Arcivescovo metropolitaGoetbé Edmond Djitangar
Arcivescovi emeritiCharles Louis Joseph Vandame, S.I.
Presbiteri50, di cui 28 secolari e 22 regolari
5.120 battezzati per presbitero
Religiosi40 uomini, 73 donne
 
Abitanti3.891.323
Battezzati256.000 (6,6% del totale)
StatoCiad
Superficie654.452 km²
Parrocchie30
 
Erezione9 gennaio 1947
Ritoromano
CattedraleNostra Signora
IndirizzoB.P. 456, N'Djamena, Tchad
Sito webwww.archidiocesedendjamena.org
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Ciad

L'arcidiocesi di N'Djamena (in latino: Archidioecesis Ndiamenana) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Ciad. Nel 2021 contava 256.000 battezzati su 3.891.323 abitanti. È retta dall'arcivescovo Goetbé Edmond Djitangar.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende sette province nord-occidentali del Ciad: Chari-Baguirmi, Hadjer-Lamis, Lago, Barh El Gazel, Kanem, Borkou e Tibesti.

Sede arcivescovile è la città di N'Djamena, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora.

Il territorio è suddiviso in 30 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prefettura apostolica di Fort-Lamy fu eretta il 9 gennaio 1947 con la bolla Quo evangelizationis di papa Pio XII, ricavandone il territorio dalla prefettura apostolica di Berbérati (oggi diocesi) e dai vicariati apostolici di Foumban (oggi diocesi di Nkongsamba) e di Khartoum (oggi arcidiocesi).

Il 17 maggio 1951 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Moundou (oggi diocesi).

Il 14 settembre 1955 per effetto della bolla Dum tantis dello stesso papa Pio XII la prefettura apostolica fu elevata a diocesi e assunse il nome di diocesi di Fort-Lamy.

Il 22 dicembre 1961 cedette un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Fort-Archambault (oggi diocesi di Sarh) e contestualmente è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Regnum Dei di papa Giovanni XXIII.

Il 15 ottobre 1973 ha assunto il nome attuale.[1]

Il 1º dicembre 2001 ha ceduto un'ulteriore porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Mongo (oggi vicariato apostolico).

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 3.891.323 persone contava 256.000 battezzati, corrispondenti al 6,6% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.800 1.443.600 0,1 14 14 128 23 26
1970 19.801 1.600.000 1,2 27 5 22 733 35 47 12
1980 24.800 2.000.000 1,2 33 4 29 751 1 44 31 10
1990 34.500 2.422.000 1,4 35 4 31 985 41 46 14
1999 70.000 3.500.000 2,0 42 20 22 1.666 29 58 23
2000 80.916 3.500.000 2,3 50 24 26 1.618 33 64 23
2001 77.441 1.837.585 4,2 37 20 17 2.093 22 59 23
2002 95.000 1.837.585 5,2 46 23 23 2.065 32 70 27
2003 154.495 2.650.000 5,8 48 26 22 3.218 29 66 23
2004 156.608 2.650.000 5,9 41 21 20 3.819 32 70 18
2013 228.000 3.548.000 6,4 43 28 15 5.302 25 74 25
2016 246.000 3.734.000 6,6 44 26 18 5.590 26 49 26
2019 270.000 4.103.000 6,6 31 27 4 8.709 12 49 27
2021 256.000 3.891.323 6,6 50 28 22 5.120 40 73 30

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Acta Apostolicae Sedis, 65, 1973, p. 609.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi