Arsenopirite

Arsenopirite
Classificazione Strunz2.EB.20
Formula chimicaFeAsS
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonoclino[1][2], e forse anche triclino, ma i cristalli simulano la simmetria rombica[1], rombico[3]
Classe di simmetriaprismatica[2]
Parametri di cellaa= 5,74, b=5,68, c=5,79, Z=4, β=112,17°, V=174,82[2]
Gruppo puntuale2/m[2]
Gruppo spazialeP 21/c[2]
Proprietà fisiche
Densità6,07[1][2], 6[4], 10-12, 6,19 (calcolata) g/cm³
Durezza (Mohs)5,5-6[1][4], 5[2], 2,5-3
SfaldaturaNon troppo evidente[1], distinta[2], prismatica[3], poco distinta[3], facile
Fratturafragile[1][2], irregolare
Coloregrigio acciaio[1], bianco stagno[2][4], grigio acciaio chiaro[2], bianco argento
Lucentezzametallica[2][3]
Opacitàopaca[2]
Striscionero[2]
Diffusionemolto comune[1]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale
Arsenopirite al microscopio petrografico.

L'arsenopirite è un minerale appartenente al gruppo omonimo.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

In cristalli pseudorombici.[4]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

L'arsenopirite si trova in giacimenti metalliferi insieme a vari solfuri, ma anche nelle pegmatiti ed in altre rocce[1] Inoltre è associata a filoni di quarzo aurifero e minerali di stagno oppure come origine idrotermale, in quanto è uno dei primi minerali che si formano in questo tipo di ambienti[4]

L'arsenopirite si trova mista a pirite[3].

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Frequenti i cristalli prismatici, allungati e striati, tuttavia non mancano i cristalli geminati con forme a croce o a stella. Il solfuro è comune in masse granulari o compatte.[4]

L'arsenopirite è isomorfa con la marcasite. I cristalli sono spesso geminati, i cristalli geminati sono incrociati secondo {{101}}.[3]

Caratteristiche fisico-chimiche[modifica | modifica wikitesto]

Il minerale, percosso da un martello, come la pirite dà scintille emanando l'odore caratteristico che segnala la presenza di arsenico. Polverizzato e scaldato con una fiamma dentro una provetta produce, all'inizio, un sottile strato di polvere giallo-rossastra di solfuro di arsenico la quale sublima nelle pareti della provetta, proseguendo il riscaldamento il composto diventa nero-grigiastro.[4] Il minerale è solubile in acido nitrico.[1]

Proprietà fisiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Risulta solubile in acido nitrico.[1]
  • Al cannello o sul carbone dà fumi di arsenico con sentori di aglio, poi l'dore si trasforma in SO2 con globulo magnetico[3]
  • Il minerale è magnetico dopo riscaldamento[2]
  • Fotoelettricità: 44,13 barn/elettroni[2]
  • Densità di elettroni: 5,75 gm/cc[2]
  • Indice di fermioni: 0.0087478423[2]
  • Indice di bosoni: 0.9912521577[2]

Luoghi di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

È il minerale principale per l'estrazione dell'arsenico e dei suoi derivati, ma viene utilizzato anche per l'estrazione di sottoprodotti tra cui argento e cobalto.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Carlo Maria Gramaccioli, Arsenopirite, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z volume I, Milano, Alberto Peruzzo Editore, 1988, p. 137.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Arsenopyrite
  3. ^ a b c d e f g h i E. Arini, I minerali, sesta edizione riveduta e ampliata, Milano, Hoepli, 1984, p. 339.
  4. ^ a b c d e f g h i j k Autori Vari, Scheda Arsenopirite, in Il magico mondo dei minerali & gemme, Novara, De Agostini, 1993-1996.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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