Arsine

Le arsine sono un gruppo di composti dell'arsenico che comprendono l'arsina AsH3 e i vari composti arsenorganici che ne derivano per sostituzione di uno o più idrogeni con altri gruppi organici R.[1] Le arsine sono tutte estremamente tossiche.

Arsine sia alchiliche che ariliche sono usate come leganti in composti organometallici, ma meno comunemente rispetto alle fosfine, in parte perché i legami arsenico-carbonio sono più deboli dei legami fosforo-carbonio, per cui i composti risultano meno stabili.[2]

Classificazione ed esempi

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Si possono avere tre famiglie di arsine, RAsH2, R2AsH e R3As, chiamate rispettivamente arsine primarie, secondarie e terziarie. Le più comuni sono le arsine terziarie semplici come Me3As e AsPh3, ma ne esistono anche di polidentate, come ad esempio il diars, che ha due atomi di arsenico che possono chelare uno stesso metallo.

Me3As = trimetilarsina.
AsPh3 = trifenilarsina.
Diars = 1,2-bis(dimetilarsino)benzene

La struttura delle arsine è simile a quella delle corrispondenti fosfine. L'atomo di arsenico è al vertice di una struttura piramidale. La barriera di inversione nelle arsine terziarie è maggiore che nelle corrispondenti fosfine, ed è stata stimata attorno ai 200 kJ/mol.[3]

Le arsine si possono preparare in vari modi; il metodo più comune consiste nel trattare trialogenuri di arsenico con reattivi di Grignard.[3]

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Di solito le rese sono basse per arsine alchiliche e più elevate per arsine ariliche.

Le arsine terziarie sono facilmente ossidate da comuni ossidanti come perossido di idrogeno e permanganato di potassio per formare l'ossido R3As=O. All'aria le trialchilarsine si ossidano facilmente formando invece acidi arsinici R2As(O)OH.[3]

Le arsine si comportano da basi di Lewis e possono formare addotti. Ad esempio con clorammina si formano cloruri di amminoarsonio:[4]

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Anche come leganti le arsine si comportano in modo simile alle fosfine: interagiscono con metalli soft meglio delle ammine, e quindi formano complessi stabili con i metalli della seconda e terza serie di transizione in basso stato di ossidazione. Cambiando i sostituenti R cambia anche il loro ingombro sterico, quantificabile tramite l'angolo conico di Tolman, che è l'angolo del cono che si ottiene considerando come vertice il centro del metallo coordinato, e come superficie del cono quella necessaria a contenere tutti gli atomi del legante AsR3.

Complessi contenenti arsine sono utilizzati in campo industriale in vari cicli catalitici, ad esempio per reazioni di idrogenazione, idroformilazione, oligomerizzazione di isoprene.[5]

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