Ašmunikal
Ašmunikal | |
---|---|
Regina ittita | |
Predecessore | Nikkalmati |
Successore | Satanduhepa |
Nascita | ? |
Morte | 1370-65 a.C. circa |
Padre | Tudhaliya I/II |
Coniuge | Arnuwanda I |
Figli | Tudhaliya III Ašmi-Šarrumma Kantuzzili Il Sacerdote Manninni Pariyawatra |
Ašmunikal (... – 1370-65 a.C. ca.) è stata una regina ittita del Nuovo Regno.
La figlia del Re
[modifica | modifica wikitesto]Figlia naturale della Regina Regnante ittita Nikkalmati e del sovrano Tudhaliya (indicato in questo progetto con l'appellativo di Tudhaliya I/II[1]), ritenuto convenzionalmente il primo del nuovo regno, visse all'inizio del XIV secolo a.C.
Sappiamo per certo che sposò Arnuwanda I, anch'egli descritto nelle fonti ittite come figlio di Tudhaliya I/II; essendo il matrimonio tra fratelli strettamente proibito nel mondo Ittita, gli studiosi hanno ragionevolmente concluso che questi sia stato adottato dal sovrano, una volta sposata la figlia, al fine di spianarne la strada alla successione al trono[2]; infatti per un periodo Arnuwanda I fu coreggente di Tudhaliya I/II, ed è singolare il caso di un trono tramandato per linea padre-figlia, comune talvolta in altre culture (ad esempio quella egizia) ma anomalo tra gli Ittiti nel nuovo regno.
Nonostante Tudhaliya avesse figli maschi propri, ritenne di scegliere come erede per il trono il genero, adottandolo ed elevandolo a proprio co-reggente; l'associazione funzionò, ed Arnuwanda fu effettivamente sovrano (ed Asmunikal regina) per alcuni anni, verosimilmente attorno al 1380-1370 a.C.
Molti documenti recano il sigillo della regina associato a quello del re, consuetudine ittita ma particolarmente usata da Arnuwanda I, forse proprio per legittimare tramite la consorte il proprio ruolo[3]; inoltre va rimarcato come Asmunikal sia una delle sole tre regine ittite[4]di cui ci siano giunti documenti recanti il suo solo sigillo, senza quello del re a fianco, circostanza assai rara dal momento che la regina nel mondo ittita svolgeva rilevanti funzioni religiose ma non era certo da considerarsi una co-reggente.
Di Asmunikal, vissuta in un periodo di grande travaglio per il regno, ci sono giunte svariate preghiere ed orazioni agli dei affinché cessassero le incursioni dei Kaska che stavano devastando numerosi centri del Nord ittita[5].
La famiglia reale
[modifica | modifica wikitesto]Grazie a un importante impulso dato all'apparato burocratico da Arnuwanda I, abbiamo molte informazioni sulla composizione della famiglia reale in ragione dell'elevato numero di testi sacri e amministrativi giunti sino a noi.
Oltre al tuhkanti Tashmi-Sharri, già adulto è sposato con Satanduhepa prima di ascendere al trono[6], la coppia reale ebbe almeno altri tre figli maschi: Manninni[7], Pariyawatra e Kantuzzili[8], elencati sempre rigorosamente in questo ordine nei testi, che dovrebbe seguire il criterio di anzianità[9] e probabilmente un altro figlio, il maggiore, morto prima che Arnuwanda salisse al trono, Ašmi-Šarrumma[10], e una figlia, Lalantiwasha.
Taluni[11] ipotizzano la presenza di un ulteriore figlio minore, Tulpi-Tešub, ma dalla comparazione dei testi appare probabile che si tratti di un nipote della coppia reale[12]; il padre sarebbe stato invece Manninni o più facilmente proprio Ašmi-Šarrumma.
L'investitura di Tashmi-Sharri come erede avviene in una elaborata cerimonia[13] alla quale, oltre ai genitori e alla moglie Satanduhepa, presenziano i fratelli e Tulpi-Tešub, qui indicato alla riga 9 espressamente come "nostro nipote" ed evidentemente già abbastanza adulto da essere citato, ma dalla quale manca Manninni, verosimilmente già morto. Tali circostanze fanno ipotizzare che Arnuwanda sia asceso al trono in età piuttosto avanzata e che di conseguenza il suo predecessore Tudhaliya I/II abbia avuto un regno particolarmente lungo.
Non abbiamo date esatte della durata del regno di Arnuwanda, che non deve aver superato come monarca unico 5-10 anni; è verosimile immaginare che sia asceso al trono come co-reggente attorno al 1385-80 per poi lasciarlo al figlio Tudhaliya III[14] attorno al 1370.
Asmunikal deve essere morta appena dopo il marito e fu seguita, contrariamente a quanto indicato dalla lista di Nuntarriyasha, nel ruolo di Regina Regnante non da Daduhepa[15], seconda moglie di suo figlio, ma dalla prima, Satanduhepa, sottoposta ad un'autentica opera di damnatio memoriae dai posteri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La numerazione dei primi sovrani con questo nome è incerta; abbiamo certezza di un Tudhaliya IV a fine regno, di un Tudhaliya, contrassegnato con il numero III, padre di Suppiluliuma e di un fratello di Suppiluliuma, indicato come Tudhaliya il Giovane che ha regnato per pochi mesi. La numerazione classica prevede due sovrani con questo nome all'inizio del nuovo regno, ma vi è il forte sospetto che sia stato solo uno (anche perché vi è certezza che il primo Tudhaliya fu bisnonno di Suppiluliuma: quindi Arnuwanda I il nonno e Tudhaliya III il padre); pertanto, seguendo Bryce ed altri studiosi, il primo sovrano del nuovo regno viene indicato convenzionalmente come Tudhaliya I/II per non sfalsare la numerazione dei seguenti.
- ^ Trevor Bryce, The kingdom of the Hittites. Pag 128 e Note 30-33
- ^ T. Bilgin: Officials and administration in the Hittite World; pag. 24
- ^ Le altre due sono l'enigmatica Danuhepa e la potente Puduhepa. Si veda T. Bilgin: Officials and administration in the hittite world; pag. 22-25.
- ^ Ad esempio si veda l'orazione classificata con la sigla ufficiale CTH 365.
- ^ Si vedano KBo 53.10 e KBo 9.137 con Arnuwanda ancora re.
- ^ Groddeck, in un tentativo di traduzione del reperto KUB 11.7 + KUB 36.122, offerte ai defunti, ha ritenuto di leggere al Vo 9: "Henti figlia di Manninni", avanzando l'ipotesi che Manninni fosse il padre della futura regina Henti, prima moglie di Šuppiluliuma I il Grande; altri studiosi ritengono invece Henti la figlia biologica di Tudhaliya III di cui Suppiluliuma il genero, poi adottato ed asceso al trono; la questione sul legame del Gran Re con la famiglia reale è apertissima è assai dibattuta.
- ^ Citato spessissimo nei testi, e con il curioso appellativo di LU.SANGA, Sacerdote, di Kizzuwadna. Per una ampia trattazione in tal senso si veda M. Marizza 2007; pagg. 17-24. La nomina in tal senso avuta dal padre, certifica il controllo diretto degli Ittiti su tale regione.
- ^ Si veda soprattutto KUB 45.47 ma anche KBo 20.62.
- ^ Si veda KUB 11.7 + KUB 36.122 dove nelle offerte per i defunti "Ašmi-Šarrumma figlio di Arnuwanda" precede Manninni, lasciando ipotizzare che gli fosse maggiore.
- ^ Sulla base di un rituale descritto in KUB 45.47.
- ^ Dignitari ittiti del tempo dì Tudhaliya I/II, Arnuwanda I e Tudhaliya III; pagg. 8-33.
- ^ Descritta in KUB 36.118 +119.
- ^ C'è oggi generale accordo tra gli studiosi (tra cui Laroche, Bryce, Alp, e Haas) sull'ipotesi lanciata per primo da Gurney nel 1979 che il figlio maggiore e tuhkanti della coppia reale, che sappiamo essersi chiamato Tashmi-Sharri, sia asceso al trono col nome di Tudhaliya III; contra H. ten Cate che suggerisce invece che Tashmi-Sharri sia asceso come Hattušili II, il fantomatico sovrano cui non si trova una collocazione; e che Tudhaliya III fosse il figlio o più probabilmente il fratello minore di questi. I legami di Tashmi-Sharri con Arnuwanda e Asmunikal in alcuni testi e con Satanduhepa e Daduhepa in altri sono gli argomenti più solidi a sostegno della sua identità con a Tudhaliya III. Si veda M. Ma rizza 2007, pag. 6 e nota 34.
- ^ Che segue Asmunikal nella Lista delle Regine Ittite redatta nelle celebrazioni di Nuntarriyasha; nome ufficiale del reperto: KUB 25.14 CTH 626; prima di Asmunikal, in ordine inverso, la madre Nikkalmati e Walanni.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Asmunikal