Nella stagione 1995-1996 per cercare la pronta risalita in Serie A, la Reggiana si affida a un giovane allenatore reggiano, Carlo Ancelotti coadiuvato da Giorgio Ciaschini. L'ex-giocatore del Milan è all'esordio assoluto come allenatore di una squadra di club, avendo ricoperto in passato solamente il ruolo di vice di Arrigo Sacchi per la Nazionale italiana.
L'obiettivo dichiarato è la promozione, ma i primi risultati sono disastrosi: nelle prime sette partite la Reggiana non coglie nessun successo, anzi viene sconfitta perfino dalla modesta Pistoiese (che poi concluderà il campionato in ultima posizione). La serie negativa culmina, alla settima giornata, con un umiliante 4-1 subito dal Pescara. L'avventura di Ancelotti sulla panchina granata sembra essere già al capolinea, ma la società continua a concedergli fiducia e, a partire dall'ottava giornata, la squadra inizia ad ingranare: dopo aver battuto per 3-0 il Venezia dell'ex-allenatore Giuseppe Marchioro, ottenendo così la prima vittoria stagionale, i granata prendono fiducia e iniziano a rimontare: battute in casa le dirette concorrenti Salernitana, Bologna e Verona, la Reggiana vince anche ad Avellino e a Brescia, portandosi in testa alla classifica al termine del girone di andata nonostante qualche sconfitta patita fuori casa. Pietro Strada si rivela il vero trascinatore della squadra, con gol e assist pesanti, ma la Reggiana riesce a trovare la via della rete con molti giocatori diversi, anche con i più improbabili. È il caso, ad esempio, del difensore Paolo Ziliani, che segna solo un gol, ma un gol importantissimo in quanto consente alla Reggiana di battere la Salernitana in rimonta per 2-1 al Giglio.
All'inizio del girone di ritorno la Reggiana ha un netto calo di prestazioni: vince a stento contro il fanalino di coda Pistoiese, è sconfitta dal Perugia e manca la vittoria in due importanti match casalinghi contro Genoa e Cosenza, dove ottiene solo due pareggi. La partita della svolta è quella della 25ª giornata: la Reggiana non gioca benissimo a Lucca, ma grazie alle parate di Ballotta e ad un pizzico di fortuna riesce ad espugnare il Porta Elisa per 0-2 e conquistare tre punti molto importanti per la corsa alla promozione. A questo punto la Reggiana torna a fornire delle buone prestazioni e mette insieme sei vittorie consecutive in casa, alternandole con pareggi importanti lontano dal Giglio, tra i quali spicca lo 0-0 strappato al Dall'Ara nel derby contro il Bologna, poi vincitore del campionato.
Durante questo ottimo periodo la Reggiana è sconfitta soltanto a Salerno, per altro a causa di un gol realizzato in una dubbia posizione di fuorigioco, e arriva alla penultima giornata di campionato con 4 punti di vantaggio proprio sulla Salernitana quinta in classifica. I granata sono di scena a Verona, con i padroni di casa ormai già in Serie A, e basta un successo per ottenere la certezza matematica della promozione. Il gol che vale la Serie A lo realizza Pietro Strada, che trafigge la porta dei veneti con una bella conclusione da fuori area a dieci minuti dal termine. La Reggiana vince 1-0 e centra così la sua seconda promozione in tre anni ritornando nella massima serie dopo un solo anno di cadetteria.
Almanacco illustrato del Calcio, Edizioni Panini, 1997, p. 277.
Carlo Fontanelli, Alfredo Ferraraccio, 1919-2003 - La favola granata - La storia dell'A.C. Reggiana, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l. - stampa: Tipografia Palagini, San Miniato (PI), pp. 271-274.
Mauro Del Bue, Una storia Reggiana, le partite, i personaggi, le vicende dagli anni settanta a oggi (3º volume), Montecchio Emilia (RE), Graficstamp, 2008, pp. 421-436.
Tutto Reggiana. Fatti e personaggi della promozione in A, 1996, numero unico a cura dell'Olma editrice, 1994.