Autodico

Autodico (in greco antico: Ἀὐτόδικος?, Autòdikos; 345 a.C. circa – prima del 281 a.C.) è stato un militare macedone antico. Fratello di Lisimaco, fu uno dei guardie del corpo di Filippo III Arrideo.

Autodico era uno dei figli di Agatocle,[1][2] uno stretto collaboratore del re di Macedonia Filippo II, originario della Tessaglia.[3]

I suoi fratelli maggiori erano Alchimaco, che secondo Arriano fu inviato da Alessandro Magno in missione in Ionia nel 334 a.C.[4] e Lisimaco, uno dei Diadochi, che da guardia del corpo di Alessandro Magno era diventato prima satrapo di Tracia e poi re di Tracia, di Macedonia e dell'Asia Minore. Autodico aveva anche un fratello minore, Filippo, che da Curzio Rufo sappiamo che morì in combattimento nel 329 a.C. durante la spedizione macedone in Asia.[5]

Secondo Arriano,[6] Lisimaco, e quindi i suoi fratelli, era di Pella, la capitale della Macedonia, mentre secondo Eusebio[7], era originario di Crannone in Tessaglia. A sostegno della prima ipotesi, Plutarco[8] sostiene che Lisimaco era "della stessa stirpe" (in greco antico: ὁμοφύλος?, omofilos) di Demetrio, e quindi macedone.

Autodico fu invece una delle guardie del corpo (somatophylakes) di Filippo Arrideo secondo quanto è raccontato da Arriano,[9][10] I somatophylakes erano sette soldati scelti e fedelissimi, che avevano il compito di vigilare sull'incolumità del sovrano macedone, vivendo a stretto contatto con lui. Quando uno di essi decadeva dalla carica, per morte o per revoca, il re provvedeva immediatamente e personalmente alla sua sostituzione[11][12].

Non sappiamo altro della vita di Autodico, se non che aveva una moglie chiamata Adeia. Un ritrovamento epigrafico testimonia infatti che Lisimaco dedicò una statua a sua cognata Adeia, moglie del fratello, presso il santuario di Anfiarao ad Oropo.[10][13]

  1. ^ Arriano, Anabasi di Alessandro, VI, 28.
  2. ^ Eusebio, Chronicon, I, 234.
  3. ^ Teopompo, Philippikà, FGrHist, 115F 81.
  4. ^ Arriano, Anabasi di Alessandro, I, 18, 1-2.
  5. ^ Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno, VIII, 2.
  6. ^ Arriano, Anabasi di Alessandro, VII, 18.
  7. ^ Eusebio, Chronicon, I, 234.
  8. ^ Plutarco, Demetrio, 44.
  9. ^ Arriano, in FGrHist, 156F 9.
  10. ^ a b Landucci, pag. 57.
  11. ^ Arriano, Anabasi di Alessandro, III, 5, 5.
  12. ^ Arriano, Anabasi di Alessandro, III, 27, 5.
  13. ^ Lund, p.187.
Fonti primarie
Fonti secondarie