Bando Graziani

Con il nome di Bando Graziani furono chiamati una serie di bandi di reclutamento militare obbligatorio, destinati ai giovani italiani nati negli anni tra il 1916 e il 1926, emanati dal Ministro della Difesa della Repubblica Sociale Italiana, Rodolfo Graziani, per la costituzione del nuovo esercito della RSI.

Il primo di questi bandi risale al 9 novembre 1943 e riguardava i giovani delle classi 1923, 1924 e 1925.[1] Dei 180 000 richiamati alla leva da questo primo bando, solo 87 000 si presentarono, tutti gli altri disertarono e molti di loro fuggirono raggiungendo le formazioni partigiane.[2][3] Il 18 febbraio 1944 un decreto di Mussolini sanciva la pena di morte mediante fucilazione per i renitenti e i disertori.[4][5][3][2] Questi bandi, tuttavia, ebbero scarso successo e anzi rafforzarono la resistenza partigiana clandestina, verso la quale furono attratti inevitabilmente i tanti renitenti in fuga dalla leva.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Testo del primo "bando Graziani", su sergiolepri.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  2. ^ a b Magliano in Toscana - La strage dei martiri d'Istia - Il contesto storico, su cantieridellamemoria.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  3. ^ a b c Il Bando Graziani, su memorieincammino.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  4. ^ "Gli iscritti di leva arruolati e i militari in congedo che durante lo stato di guerra e senza giustificato motivo, non si presenteranno alle armi nei tre giorni successivi a quello prefisso, saranno considerati disertori di fronte al nemico, ai sensi dell'articolo 144 C.P.M., e puniti con la morte mediante fucilazione al petto"
  5. ^ Marco Ruzzi, Presenza e attività delle forze della RSI in provincia di Asti (PDF), su israt.it, Istituto Storico della Resistenza e dell'Età contemporanea della provincia di Asti. URL consultato il 13 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pierre Milza, Serge Burstein, Nicola Tranfaglia, Brunello Mantelli, Dizionario dei fascismi. Personaggi, partiti, culture e istituzioni in Europa dalla Grande Guerra a oggi, Bompiani, Milano, 2005.
  • Lutz Klinkhammer, L'occupazione tedesca in Italia 1943-1945, Bollati Boringhieri, Torino, 2007.
  • Pier Paolo Battistelli, Andrea Molinari, Le forze armate della RSI. Uomini e imprese dell'ultimo esercito di Mussolini, Hobby&Work, Milano, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]