Benedetto Ponticelli

Benedetto Ponticelli

Sindaco di Grosseto
Durata mandato18881891
PredecessoreIppolito Luciani
SuccessoreGiovanni Pizzetti

Dati generali
Prefisso onorificoCavaliere
Professioneagronomo

Benedetto Ponticelli (Roccastrada, 24 luglio 1840Grosseto, 5 maggio 1899) è stato un patriota e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roccastrada[1] nel 1840 da Luigi e Marianna Passalacqua, in una facoltosa famiglia di possidenti terrieri, cominciò giovanissimo ad interessarsi agli ideali patriottici del Risorgimento, cui partecipò attivamente.[2][3]

In qualità di sergente del 3º battaglione della guardia nazionale toscana prese parte alla campagna umbra del 1860-1861, mentre nel 1866 fu tenente portabandiera nell'84ª guardia nazionale mobilitata.[2][3] L'anno successivo ospitò segretamente nella sua tenuta di Vallemaggiore (Rispescia) la colonna maremmana guidata da Nicola Guerrazzi che combatté a Farnese contro le truppe pontificie, rifornendola di armi e di viveri.[2] Scoperto, fu denunciato ma nessun provvedimento venne mai preso.[3] Nel 1870 fu nominato capitano della guardia nazionale.[2][3]

Personalità influente e di spicco nella società grossetana post-unitaria, fu attivo anche politicamente, in qualità di consigliere comunale e più volte come facente funzioni di sindaco dopo le dimissioni di Ippolito Luciani. Nel giugno 1888 venne ufficialmente nominato sindaco di Grosseto.[2][4] Fu l'ultimo sindaco di Grosseto a ricevere la carica per nomina regia; alla seduta consiliare del 18 novembre 1889 fu eletto all'unanimità l'avvocato Vittorio Valeri, il quale tuttavia rifiutò l'incarico: venne allora eletto Ponticelli, che fu così anche il primo sindaco elettivo della città e che rimase in carica fino al 1891.[4] Durante la sua amministrazione, fu istituita la commissione per avviare l'iter di progettazione del primo acquedotto del capoluogo maremmano,[2][5] poi inaugurato nove anni dopo dal sindaco Carlo Ponticelli.[5] Tra le altre sue iniziative da sindaco, l'istituzione della scuola normale e del ginnasio e l'ampliamento del palazzo del tribunale.[3]

Noto per le sue sperimentazioni in ambito agrario, fu anche presidente del comizio agrario di Grosseto.[2][3][6]

Morì nella sua casa di via Montebello a Grosseto il 5 maggio 1899 e fu sepolto nel cimitero della Misericordia.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Grosseto (1899) - Ponticelli Benedetto: atto di morte, su dl.antenati.san.beniculturali.it. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  2. ^ a b c d e f g h Gaetano Badii, Benedetto Ponticelli, in Michele Rosi (a cura di), Dizionario del Risorgimento nazionale, vol. 3, Milano, Vallardi, 1933, p. 929.
  3. ^ a b c d e f Adone Innocenti, Grosseto. Storia ed arte, Grosseto, Etruria Nuova, 1928, pp. 96-97.
  4. ^ a b Enrico Cappelli (E. Cleppali), Grosseto. Appunti storici, a cura di Giorgio Bonfiglioli, Grosseto, Innocenti Editore, 2017, p. 341.
  5. ^ a b Lucio Niccolai (a cura di), L'odore della terra. Biografie di uomini e donne che hanno fatto la Maremma tra XIX e XX secolo, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2008, p. 226.
  6. ^ Risultati delle coltivazioni sperimentali del frumento, Direzione generale dell'agricoltura, 1889, pp. 88-97.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaetano Badii, Benedetto Ponticelli, in Michele Rosi (a cura di), Dizionario del Risorgimento nazionale, vol. 3, Milano, Vallardi, 1933.
  • Enrico Cappelli (E. Cleppali), Grosseto. Appunti storici, a cura di Giorgio Bonfiglioli, Grosseto, Innocenti Editore, 2017.
  • Adone Innocenti, Grosseto. Storia ed arte, Grosseto, Etruria Nuova, 1928.
  • Lucio Niccolai (a cura di), L'odore della terra. Biografie di uomini e donne che hanno fatto la Maremma tra XIX e XX secolo, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Grosseto Successore
Ippolito Luciani 1888 - 1891 Giovanni Pizzetti