Benito Lorenzi

Benito Lorenzi
Lorenzi con la maglia dell'Inter
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 169 cm
Peso 68 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1960 - giocatore
1969 - allenatore
Carriera
Giovanili
1946Borgo a Buggiano
Squadre di club1
1946-1947Empoli40 (15)
1947-1958Inter305 (138)
1958-1959Alessandria25 (4)
1959-1960Brescia14 (4)
1960Varese9 (1)
Nazionale
1949-1954Bandiera dell'Italia Italia14 (4)
Carriera da allenatore
1966-1967Empoli[1]
1968-1969Parma
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Benito Lorenzi (Borgo a Buggiano, 20 dicembre 1925Milano, 3 marzo 2007) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Benito gli venne dato su idea del nonno, la cui panetteria era stata chiusa dal regime fascista.[2] Ad affibbiargli il soprannome Veleno fu invece la madre Ida, per il comportamento incline ai dispetti manifestato già in età infantile.[2]

È deceduto il 3 marzo 2007 all'Ospedale Luigi Sacco di Milano[3][4], dopo una lunga malattia.[5] Al funerale[6], svoltosi tre giorni più tardi nella chiesa meneghina Don Orione, venne poggiata sulla bara la maglia indossata durante il periodo interista[7]: alla cerimonia furono presenti gli ex calciatori Mario Corso, Giuseppe Baresi e Riccardo Ferri nonché la rappresentativa Primavera.[7]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Era un centravanti[8], noto per uno stile di gioco ai limiti del regolamento tanto da sputare agli avversari e strizzare i testicoli del centrale difensivo preposto alla sua marcatura.[2] Era inoltre solito rivolgere provocazioni verbali nei confronti degli avversari[2], condotta che comportò numerose espulsioni a suo carico da parte degli arbitri e falli di reazione degli altri calciatori.[9]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Esordi[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nel Borgo a Buggiano, si trasferì all'Empoli nel 1946 riportando 40 presenze e 15 gol nel campionato cadetto[8]: le fonti ufficiali conteggiano però 39 apparizioni, complice uno scherzo del portiere compagno di squadra il quale dichiarò ai giornali che Lorenzi sarebbe stato rimpiazzato, in un'occasione, da Pirinai.[10] Fu in seguito scoperto che questi era un abitante dal paese e non un calciatore.[10]

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Lorenzi in nerazzurro

Nel 1947 fu acquistato dall'Inter[2], guadagnandosi un'espulsione già al debutto in Serie A contro l'Alessandria per reciproche scorrettezze con Rosetta.[11] Alla seconda presenza, il 12 ottobre, trovò i primi gol in nerazzurro siglando una doppietta nel 4-2 con la Juventus[12]; andò inoltre a bersaglio nel derby meneghino del 6 novembre 1949[13][14], terminato per 6-5 in favore della Beneamata.[15] Una sua realizzazione decise poi la stracittadina del 2 novembre 1952, gara disputata dal centravanti con un timpano sfondato a causa dell'otite.[4]

Affiancato in attacco dallo svedese Skoglund e dal franco-magiaro Nyers[2], fu determinante per le vittorie in Campionato nelle stagioni 1952-53 e 1953-54.[16][17] Il 3 maggio 1953, nella sfida con il Palermo che assegnò il tricolore ai nerazzurri, fu vittima di un grave infortunio[18]: sbilanciato in corsa dal contrasto di un avversario, cadde contro il palo della porta rimediando una doppia frattura e una ferita al corpo.[19] Tale episodio fu a lungo ritenuto essersi verificato nella gara con la Pro Patria del 22 febbraio precedente[17], causa l'erronea dichiarazione dello stesso Lorenzi in un'intervista del 2002.[18]

Tra i più celebri fatti di cronaca che lo videro protagonista, degno di menzione è l'episodio del 6 ottobre 1957 quando durante il derby meneghino posizionò una fetta di limone sotto il dischetto prima di un calcio di rigore per i rossoneri[20]: Tito Cucchiaroni fallì la conclusione dagli undici metri.[21] Il centravanti confessò in seguito l'accaduto ad un sacerdote, incorrendo nella divertita reazione di quest'ultimo anziché nella penitenza.[2] Durante un altro colloquio, stavolta con il cardinale Carlo Maria Martini, dichiarò: «Il corpo peccava, lo spirito cattolico rimaneva nello spogliatoio».[2] Malgrado la fama di «cattivo» in campo, era un fervente cattolico tanto da giungere spesso in ritardo alle partite per aver presenziato alla funzione domenicale[7]: dopo ogni incontro a San Siro donava inoltre cibo in beneficenza al parroco locale, Don Renzo Vanoi.[7]

Con la Beneamata ha collezionato 143 reti in 314 presenze.[2][3][4]

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Concluse la carriera nel 1960 dopo le brevi esperienze con Alessandria — dove fu compagno di squadra dell'esordiente Gianni Rivera[2], Brescia e Varese.[2] Intraprese successivamente la carriera di allenatore, scoprendo tra gli altri Sandro Mazzola e Giacinto Facchetti nel settore giovanile dell'Inter.[3]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Lorenzi (primo da destra in piedi) in azzurro nel 1949

Conta 14 presenze e 4 gol in Nazionale azzurra[22], con la quale partecipò ai Mondiali 1954 distinguendosi per un calcio rifilato all'arbitro brasiliano Viana.[2][3]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1946-1947 Bandiera dell'Italia Empoli B 40 15 - - - - - - - - - 40 15
1947-1948 Bandiera dell'Italia Inter[23] A 29 14 - - - - - - - - - 29 14
1948-1949 A 30 14 - - - - - - - - - 30 14
1949-1950 A 31 15 - - - - - - - - - 31 15
1950-1951 A 37 21 - - - - - - - - - 37 21
1951-1952 A 32 15 - - - - - - - - - 32 15
1952-1953 A 30 12 - - - - - - - - - 30 12
1953-1954 A 28 12 - - - - - - - - - 28 12
1954-1955 A 20 12 - - - - - - - - - 20 12
1955-1956 A 24 10 - - - - - - - - - 24 10
1956-1957 A 28 8 - - - CdF 3 3 - - - 31 11
1957-1958 A 16 5 CI 6 2 - - - - - - 22 7
Totale Inter 305 138 6 2 3 3 - - 314 143
1958-1959 Bandiera dell'Italia Alessandria A 25 4 CI 2 1 - - - - - - 27 5
1959-1960 Bandiera dell'Italia Brescia B 14 4 CI 0 0 - - - - - - 14 4
Totale carriera 384 161 8 3 3 3 - - 395 167

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-3-1949 Madrid Spagna Bandiera della Spagna 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1
22-5-1949 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale -
12-6-1949 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale -
30-11-1949 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
5-3-1950 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -
3-6-1951 Genova Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera della Francia Francia Amichevole 2
11-11-1951 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole -
25-11-1951 Lugano Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale -
24-2-1952 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
26-10-1952 Stoccolma Svezia Bandiera della Svezia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
28-12-1952 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale -
17-6-1954 Losanna Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1954 - 1º turno -
20-6-1954 Lugano Belgio Bandiera del Belgio 1 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1954 - 1º turno 1
23-6-1954 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1954 - 1º turno -
Totale Presenze 14 Reti 4

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Inter: 1952-1953, 1953-1954

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1969, Carcano Edizioni, 1968, p. 233.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Riccardo Signori, Lorenzi, ottant'anni in un sorso di Veleno, su ilgiornale.it, 20 dicembre 2005.
  3. ^ a b c d Addio a "Veleno" Lorenzi, su gazzetta.it, 3 marzo 2007.
  4. ^ a b c Luigi Bolognini, Addio Veleno, bandiera degli anni '50, in la Repubblica, 4 marzo 2007, p. 50.
  5. ^ L'Inter ricorda Lorenzi, su it.uefa.com, 3 marzo 2007.
  6. ^ Calcio: il mitico pistoiese Benito Lorenzi è scomparso!, su nove.firenze.it, 4 marzo 2007.
  7. ^ a b c d Calcio, Inter: celebrati i funerali di Benito Lorenzi, su sport.repubblica.it, 6 marzo 2007.
  8. ^ a b Sergio Rizzo, LORENZI, Benito, su treccani.it, 2002.
  9. ^ Stefano Bedeschi, Nemici storici: BENITO LORENZI, su tuttojuve.com, 8 dicembre 2009.
  10. ^ a b Un distillato di Veleno, su 11illustrisconosciuti.blogspot.com, gennaio 2013.
  11. ^ F.C., Espulso Rosetta, l'Alessandria crolla, in Nuova Stampa Sera, 29 settembre 1947, p. 4.
  12. ^ Vittorio Pozzo, Nuova tattica dell'Inter che piega la Juventus 4-2, in Nuova Stampa Sera, 13 ottobre 1947, p. 4.
  13. ^ Germano Bovolenta, Derby dieci e lode, in La Gazzetta dello Sport, 15 gennaio 2012.
  14. ^ Giuseppe Bagnati, Gol, emozioni e record del derby lungo un secolo, su gazzetta.it, 12 febbraio 2009.
  15. ^ Ettore Berra, All'Inter l'ultimo giro nella rumba dei gol: 6-5, in Stampa Sera, 7 novembre 1949, p. 4.
  16. ^ Sandro Zedda, I 2 scudetti consecutivi di Alfredo Foni, su ilnerazzurro.it, 1º luglio 2017. URL consultato il 27 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2020).
  17. ^ a b In extremis l'Inter supera la Pro Patria, in Stampa Sera, 23 febbraio 1953, p. 4.
  18. ^ a b Massimo Ciuchi, Un'Inter d'archivio, su gazzetta.it, 3 aprile 2008.
  19. ^ Leo Cattini, Lorenzi sbatte in piena corsa contro un palo, in Nuova Stampa Sera, 4 maggio 1953, p. 5.
  20. ^ Andrea Sorrentino, Il dischetto sparito? Sono proprio furbo, in la Repubblica, 8 gennaio 2004, p. 48.
  21. ^ Luigi Bolognini e Franco Capitano, I grandi duelli - 6 ottobre 1957, in la Repubblica, 1º marzo 2002, p. 9.
  22. ^ Ettore Berra, Di slancio l'Italia supera la Francia, in Nuova Stampa Sera, 4 giugno 1951, p. 5.
  23. ^ Benito Lorenzi, su archivio.inter.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàSBN DDSV286592