Bignonieae
Bignonieae Dumort, 1829 è una tribù di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia Bignoniaceae (ordine delle Lamiales.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della tribù deriva dal suo genere più importante (Bignonia L., 1753) la cui etimologia deriva dalla dedica fatta nel 1694 dal botanico Joseph Pitton de Tournefort (1656 - 1708) al suo protettore, il bibliotecario di corte di Luigi XV e oratore sacro, abate Jean-Paul Bignon (Parigi 1662 - 1743).[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito per la prima volta dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878) nella pubblicazione "Analyse des Familles de Plantes: avec l'indication des principaux genres qui s'y rattachent. Tournay" (Anal. Fam. Pl. 23.) del 1829.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]- La maggior parte delle piante di questa tribù hanno un portamento lianoso a struttura vascolare (raramente sono arbusti o alberi). Alcune specie presentano un certo dimorfismo tra la crescita giovanile e l'età adulta. Possono essere presenti delle ghiandole tra i piccioli, come anche delle increspature, oppure delle pseudo-stipole fogliacee a forma subulata. Le liane di questo gruppo sono caratterizzate da un accrescimento secondario particolare per cui al loro interno si formano dei cilindri xilematici a più lobi, generalmente quattro (in sezione trasversale sono dei cunei la cui punta è rivolta verso il centro) fino al massimo 32. Sono presenti anche iridoidi e glicosidi fenolici.[2][3][4][5]
- Le foglie lungo il caule in genere sono a disposizione opposta, hanno delle forme pennate (raramente sono a contorno intero) di tipo a 2 - 5 segmenti; in particolare possono essere biternate e pennate (il picciolo si divide in tre subpiccioli ognuno dei quali è diviso ancora in tre parti e ogni parte sottende una fogliolina pennata due volte). Le foglie all'apice terminano con un lobo spesso metamorfizzato in un viticcio o cirro utile al portamento rampicante delle piante; il viticcio può essere semplice, bifido, trifido o multifido con o senza dischi terminali adesivi.
- Le infiorescenze in genere sono costituite da pochi fiori su strutture di tipo cimoso, racemoso, tirsoide o corimboso sia terminale che ascellare.
- I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e più o meno pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). In genere i fiori di questa tribù sono grandi e vistosi a forma tubulosa o campanulata.
- Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
- * K (5), [C (2 + 3), A (2 + 2 + 1)], G (2), supero, capsula[6]
- Il calice, gamosepalo, è composto da 5 sepali connati terminanti in 5 brevissimi denti (a volte assenti oppure presenti solo due o tre o quattro). Sono presenti calici di tipo spatiforme aperti da un lato o circondanti il fiore.
- La corolla, gamopetala, è composta da 5 petali connati ed embricati; la parte apicale della corolla in genere è bilabiata.
- L'androceo è formata da 4 stami didinami con antere a due teche, diritte o divaricate e sagittate; i filamenti degli stami sono attaccati (adnati) al tubo corollino. Può essere presente un quinto stame sterile (staminoide). I granuli pollinici sono di vario tipo, in alcuni casi sono dispersi in tetradi o poliadi.
- Il gineceo ha un ovario supero bicarpellare (biloculare) con placentazione assile, ossia sono presenti due placente con un setto separatore centrale. Il nettare forma un anello discoide attorno all'ovario. Lo stilo è bilobato (a 2 stigmi sensitivi che si chiudono immediatamente a contatto con l'impollinatore). Gli ovuli sono da uno a numerosi e in genere di tipo anatropo; hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[7]
- I frutti sono delle capsule con deiscenza parallela, bivalve oppure a 4 valve. I semi sono usualmente piatti e alati (per la dispersione anemocora), privi di endosperma. I cotiledoni sono profondamente bilobati.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti come le api/farfalle/lepidotteri (impollinazione entomogama) oppure uccelli (impollinazione ornitogama) oppure pipistrelli (impollinazione chirotterogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La distribuzione di questa tribù è soprattutto neotropicale (una specie vive nel Nord America: Bignonia capreolata L.). Nessuna specie è presente in Europa. L'habitat tipico per le specie di questa tribù varia dalla savane asciutte alle foreste umide.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa tribù (Bignoniaceae) comprende circa 850 specie con oltre un centinaio di generi[3][4] con una distribuzione soprattutto neotropicale (solo poche specie di questa famiglia: 2 - 3 sono presenti nella flora spontanea italiana). La tribù Bignonieae è una delle otto tribù nella quale attualmente è suddivisa la famiglia e comprende 21 generi con 393 specie, rappresenta quindi quasi la metà della famiglia.[1][5]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Una recente ricerca di tipo filogenetico[8] ha suddiviso la famiglia in 8 cladi principali. La tribù Bignonieae ha una posizione centrale nella famiglia: è "gruppo fratello" del "core" delle Bignoniaceae formato dai tre gruppi Catalpeae/Oroxyleae, "Tabebuia alleanza" e il "Clade paleotropicale". Questa tribù è fortemente monofiletica specialmente dopo l'inclusione del genere Perianthomega (in precedenza incluso nelle Tecomeae). Inoltre dal genere Mansoa sono state separate alcune specie incluse ora nel genere Pachyptera.[5] Le principali sinapomorfie morfologiche della tribù sono i segmenti delle foglie trasformati in viticci adesivi e la particolare anatomia dei cauli per la presenza di cilindri xilematici a più lobi (da 4 a 32).[5] La probabile età di formazione di questa tribù è intorno ai 50 milioni di anni fa.[1]
All'interno della tribù i 21 generi risultano monofiletici con la massima concentrazione di specie nei generi Adenocalymma, Amphilophium, Anemopaegma, Bignonia e Fridericia. Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato mostra la struttura filogenetica interna della tribù relativamente ai vari generi.[8]
Descrizione dei generi della tribù
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei generi attualmente descritti all'interno della tribù.[3][5]
Genere | Nr. specie | Distribuzione | Caratteri principali |
---|---|---|---|
Adenocalymma Mart. ex Meins., 1840 | 82 | America tropicale | Portamento a liana con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti biternati, o biternato-pennate con viticci semplici; infiorescenza a racemi ascellari o terminali; calice tubulare; corolla gialla (o bianca o rossa) diritta da tubulare a campanulata con superficie pubescente; capsule lineari o ellittiche (non piatte), legnose con superficie liscia. |
Amphilophium Kunth, 1818 | 47 | Dal Messico e dalle Indie occidentali fino all'Argentina e Perù | Portamento a liana con xilema a cunei multipli di 4; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza tirsoide o racemosa; calice cupuliforme; corolla tubulare diritta colore giallo (o crema o purpurea) con superficie pubescente; capsule oblungo-ellittiche, piatte, legnose con superficie tubercolata. |
Anemopaegma Mart. ex Meins., 1840 | 45 | Dal Messico al Brasile e Argentina | Portamento arbustivo o lianoso con xilema a cunei multipli di 4; foglie a 2 - 5 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza a racemi ascellari o terminali; calice cupuliforme e membranoso; corolla diritta a forma da tubulare a campanulata e colorata di giallo (da brillante a pallido) con superficie pubescente; capsule da ellittiche a orbicolari stipitate con superficie liscia. |
Bignonia L., 1753 | 28 | Nord America (meridionale) e dal Messico all'Uruguay | Portamento lianoso con xilema a cunei multipli di 4; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci semplici; infiorescenza a tirso o racemo o fascicolata; calice da cupuliforme a tubuloso con denti irregolari; corolla tubulare incurvata colorata esternamente da rosso opaco a arancio, internamente giallo con superficie da pubescente a villosa; capsule elongate, lineari, piatte, legnose con superficie liscia o tubercolata o echinata. |
Callichlamys Miq., 1977 | Una_specie: C. latifolia (L. Rich.) K. Schum. | Dal Messico al Brasile | Portamento lianoso (inizialmente arbustivo) con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci semplici: infiorescenza di corti racemi ascellari (1 - 12 fiori); calice spatiforme con denti irregolari; corolla campanulata con tubo contratto colorata di giallo con superficie pubescente; capsule oblungo-ellittiche piatte, legnose con superficie liscia. |
Cuspidaria DC., 1864 | 19 | America tropicale da Panama al Brasile (Amazzonia) fino all'Argentina | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie da contorno continuo a 2 - 3 segmenti anche di tipo biternato con viticci semplici; infiorescenza tirsoide ascellare o terminale; calice cupuliforme membranoso; corolla da tubulare a campanulata, diritta e membranosa colorata da crema a giallo pallido o magenta con superficie glabra o villosa; capsule oblungo-lineari, leggermente piatte, legnose con superficie liscia e con due rigonfiamenti o ali. |
Dolichandra Cham., 1831 | 8 | Dal Messico all'Argentina, Paraguay, Uruguay e Brasile (meridionale) | Portamento lianoso con xilema multilobato; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci trifidi simili ad artigli di gatto; infiorescenze lasse ascellari di tipo tirsoide; calice spatiforme con 2 lobi; corolla rossa, tubulare, membranosa con superficie glabra; capsule oblungo-ellittiche, piatte, coriacee a 4 parti con superficie liscia, tubercolata o alata. |
Fridericia Mart., 1827 | 67 | Dal Messico al Brasile e Argentina | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 1 - 2 - 3 segmenti con viticci semplici; infiorescenza terminale tirsoide; calice a forma urceolata e dilatata; corolla tubulare diritta con lobi subuguali da rosa a lilla con superficie villosa; capsule oblungo-lineari, piatte, subtetragonali con superficie liscia. |
Lundia DC., 1838 | 13 | Dal Guatemala al Brasile e Bolivia | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci semplici o trifidi; infiorescenza tirsoide ascellare o terminale; calice a cappuccio o cupuliforme bilabiato, membranoso; corolla diritta da tubulare a campanulata, da membranosa a coriacea, colorata da bianco a magenta con superficie villosa; capsule oblungo-lineari, piatte, legnose con evidenti nervi mediani e superficie liscia. |
Manaosella J.C. Gomes,1949 | Una specie: M. cordifolia (DC.) A.H. Gentry | Venezuela, Bolivia e Brasile | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci multifidi; infiorescenza lassa a racemi ascellari; calice spatiforme e membranoso, diviso a metà della lunghezza; corolla da tubulare a campanulata, colorata da giallo a magenta o verdastro con superficie glabra; capsule oblungo-lineari, piatte e legnose con superficie liscia. |
Mansôa DC., 1838 | 12 | Dal Messico (meridionale) all'Argentina e Brasile | Portamento lianoso con xilema a cunei multipli di 4: foglie a 2 - 3 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza tirsoide ascellare lassa; calice da cupuliforme a tubulare-campanulato con 5 denti a consistenza cartacea; corolla membranosa, diritta da tubulare a campanulata colorata di magenta con superficie pubescente; capsule oblungo-lineari, piatte, legnose, da lisce a fortemente tubercolate e con increspature superficiali. |
Martinella Baill., 1888 | 2 | Dal Messico (meridionale) alla Bolivia e Brasile | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza a tirsi ascellari; calice da tubulare a campanulato, bilobo o irregolarmente 3-4-lobato a consistenza membranosa; corolla diritta da tubulare a campanulata, membranosa e colorata di rosso vino con superficie glabra; capsule a forma lineare e fortemente piatte e legnose con superficie liscia. |
Neojobertia Baill., 1888 | 2 | Brasile | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie di tipo biternato o biternato-pennate con viticci sia trifidi che multifidi; infiorescenza a racemo alla base e a tirso all'apice; calice spatiforme membranoso; corolla diritta da tubulare a campanulata, membranosa colorata di giallo con superficie glabra; capsule lineari, piatte e legnose con superficie liscia. |
Pachyptera DC. ex Maisn., 1840 | 4 | Dal Messico (meridionale) all'Argentina e Brasile | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza a racemo ascellare lassa; calice da cupuliforme a tubulare-campanulato con 5 denti a consistenza cartacea; corolla membranosa, diritta da tubulare a campanulata colorata di bianco con superficie villosa; capsule oblungo-lineari, piatte, legnose e da fortemente tubercolate a superficie liscia. |
Perianthomega Bureau ex Baill., 1888 | Un specie: P. vellozoi Bureau | Brasile (meridionale), Bolivia (meridionale) e Paraguay (settentrionale) | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie disposte in modo opposto e biternatre (o anche triternate) con viticci semplici; infiorescenza lassa a racemi terminali; calice ampiamente campanulato con 5 brevi denti; corolla da tubulare a campanulata colorata da bianco a crema con superficie glabra; capsule lineari con superficie liscia e non sottese dal calice. |
Pleonotoma Miers, 1863 | 17 | Dalla Costa Rica all'Argentina | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie biternate o triternate oppure 2-pennate o 3-pennate con viticci trifidi; infiorescenza lassa a racemi terminali o ascellari; calice cupuliforme troncato con bordi denticolati; corolla diritta da strettamente campanulata a forma di imbuto, colorata da bianco a crema con superficie da glabra a pubescente; capsule piatte da elongato-lineari a elongato-oblunghe con superficie liscia. |
Pyrostegia C. Presl., 1845 | 2 | Sud America tropicale | Portamento lianoso con xilema a cunei multipli di 4; foglie con 2 - 3 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza lassa a corimbo; calice cupuliforme troncato con 5 bervi denti; corolla diritta da strettamente tubulare a campanulata, membranosa e colorata di arancio-rosso con superficie pubescente; capsule lineari e piatte con superficie liscia. |
Stizophyllum Miers, 1863 | 3 | Dal Messico (meridionale) alla Bolivia | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza lassa a racemi terminali; calice membranoso, campanulato a volte gonfiato (urceolato) e irregolarmente da bilabiato a 5 lobi; corolla diritta da tubulare a campanulata, membranosa e colorata da bianco a magenta con superficie pubescente; capsule strettamente lineari, cilindriche e pubescenti. |
Tanaecium Sw., 1788 | 17 | Dal Messico alla Bolivia e Amazzonia | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci semplici o bifidi o trifidi; infiorescenza su racemi o tirsi; calice cupuliforme, troncato con 5 dentelli; corolla diritta strettamente e lungamente tubulare colorata di bianco, giallo o magenta con superficie villosa; capsule oblungo-cilindriche, convesse e legnose con superficie liscia. |
Tynanthus Miers, 1863 | 15 | Dal Messico alla Bolivia | Portamento lianoso con xiema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 segmenti con viticci trifidi; infiorescenza tirsoide, ascellare con pochi fiori; calice membranoso, cupuliforme subtroncato con 5 dentelli; corolla membranosa, da tubulare a campanulata, bilabiata o con due lobi fusi e colorata di bianco con superficie villosa; capsule lineari, piatte lisce o alate. |
Xylophragma Sprague, 1903 | 7 | Dal Messico alla Bolivia e Paraguay | Portamento lianoso con xilema a 4 cunei; foglie a 2 - 3 - 5 segmenti con viticci semplici; infiorescenza tirsoide ascellare; calice tubulare da troncato a 5 dentelli; corolla diritta, da tubulare a campanulata, a 5 lobi, da membranosa a spessa colorata di magenta o rosa con superficie villosa; capsule ellittiche, piatte, legnose e lisce. |
Chiave dicotoma analitica
[modifica | modifica wikitesto]Per meglio comprendere ed individuare i generi della tribù, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue una entità dall'altra).[5]
- Gruppo 1A: le foglie sono di tipo biternato composto (i viticci non rimpiazzano le divisioni delle foglie);
- Gruppo 1B: le foglie sono formata da 1 a 5 segmenti, sia biternate composte che biternate pennate (spesso alcune divisioni terminali sono rimpiazzati da viticci)
- Gruppo 2A: le foglie sono biternate composte o biternate pennate; la sezione dei ramoscelli è esagonale; i viticci sono trifidi o multifidi;
- Gruppo 2B: le foglie sono formata da 1 a 5 segmenti, e sono sia biternate composte che biternate pennate, la sezione dei ramoscelli è cilindrica, o irregolarmente angolata o tetragonale e i viticci sono semplici o bifidi, OPPURE talvolta le foglie sono formate da 1 - 3 segmenti, la sezione dei ramoscelli è esagonale e i viticci sono trifidi o multifidi, OPPURE talvolta le foglie hanno 2 - 5 segmenti, la sezione dei ramoscelli è cilindrica, o irregolarmente angolata o tetragonale e i viticci sono trifidi o multifidi;
- Gruppo 3A: sia i piccioli delle foglie principali che dei segmenti sono articolati; il calice e il frutto hanno delle ghiandole a forma di vulcano;
- Gruppo 3B: i piccioli non sono articolati; le ghiandole del calice e dei frutti sono a forma di rotella piatta;
- Gruppo 4A: il midollo dei cauli è vuoto; le foglioline sono provviste di punti trasparenti; la forma dei frutti è lineare e stretta (meno di 1 cm di larghezza);
- Gruppo 4B: i cauli contengono midollo solido e le foglioline sono prive di punti trasparenti, OPPURE i cauli sono privi di midollo solido e le foglioline hanno punti trasparenti; la forma dei frutti varia da ellittica a lineare e sono larghi almeno 1,5 cm;
- Gruppo 5A: i viticci sono del tipo multifidi con i segmenti finali provvisti di dischi adesivi;
- Gruppo 5B: i viticci sono semplici, bifidi, trifidi o multifidi ma senza dischi adesivi OPPURE i viticci sono trifidi e raramente multifidi entrambi sulla stessa pianta e con i segmenti finali provvisti di dischi adesivi;
- Gruppo 6A: la sezione dei piccioli è tetragona; i ramoscelli hanno la sezione tetragona con angoli acuti e sono alati; la forma delle foglie è biternata composta oppure biternata pennata;
- Gruppo 6B: la sezione dei piccioli è cilindrica; i ramoscelli hanno la sezione cilindrica, tetragona o esagona senza angoli, oppure con angoli ma questi non sono alati; la forma delle foglie è con 1 - 5 segmenti, OPPURE se le foglie sono biternate composte allora i ramoscelli hanno una sezione cilindrica;
- Gruppo 7A: la sezione dei cauli presenta un xilema con cunei multipli di quattro oppure con sezioni multilobate;
- Gruppo 8A: il xilema si presenta con sezioni multilobate; i viticci sono trifidi e uncinati; i frutti sono da incompleti a completi in 4 parti;
- Gruppo 8B: la sezione dei cauli presenta uno xilema con cunei multipli di quattro; i viticci sono semplici, bifidi, trifidi o multifidi con terminali non uncinati; i frutti sono divisi in due parti;
- Gruppo 9A: la crescita iniziale è caratterizzata da un certo dimorfismo rispetto all'età adulta; i viticci terminano con dei dischi adesivi; la consistenza della corolla è coriacea; la forma dei frutti è ellittica con valve legnose; i semi sono pubescenti o papillosi;
- Gruppo 9B: la pianta giovanile è simile a quella adulta (è dimorfa solamente in una specie del genere Mansoa); i viticci sono privi dei dischi adesivi; la consistenza della corolla è membranosa; la forma dei frutti è lineare o ellittica con valve legnose o coriacee; i semi sono glabri e lisci;
- Gruppo 10A: le bratteole dei boccioli ascellari sono fogliacee o sono piccole e a forma triangolare; i viticci sono semplici, trifidi o multifidi; il calice ha una consistenza coriacea; i semi sono alati e opachi;
- Gruppo 10B: le bratteole dei boccioli ascellari sono triangolari e piccole, con forme ellittiche e a consistenza fogliacea; i viticci sono semplici o trifidi; la consistenza del calice è coriacea o membranosa; i semi sono alati e opachi, ialini oppure non hanno nessuno dei caratteri descritti sopra;
- Gruppo 11A: i ramoscelli hanno delle sezioni cilindriche che in seguito si trasformano in forme da angolose a coste; le foglie odorano fortemente di aglio; il colore della corolla è magenta; l'ovario è glabro o villoso; lo strato esterno protettivo del polline, l'esina, è alveolato; i frutti sono legnosi con evidenti nervature centrali; il calice è caduco;
- Gruppo 11B: i ramoscelli hanno delle sezioni cilindriche e la superficie liscia; le foglie non odorano di aglio; il colore della corolla è rosso, arancio, giallo o crema; l'ovario ha delle zone squamose; lo strato esterno protettivo del polline, l'esina, è reticolato; la consistenza dei frutti è coriacea senza protuberanze; il calice è persistente;
- Anemopaegma: la sezione dei ramoscelli è cilindrica; le bratteole dei boccioli ascellari hanno forme ellittiche a consistenza fogliacea oppure sono piccole e triangolari ricoperte di ghiandole; le foglioline sono prive di punti trasparenti; le infiorescenze sono formate da racemi, cime o tirsi; la corolla ha la forma di un imbuto ed è colorata di bianco, giallo o rosso, la superficie è ricoperta di ghiandole e i lobi sono embricati; gli stami sono inclusi nella corolla; gli ovuli sono multipli per ogni placenta; i frutti hanno delle forme ellittiche e sono stipitati.
- Pyrostegia: i ramoscelli hanno delle sezioni esagonali; le bratteole dei boccioli ascellari hanno forme piccole e triangolari e sono prive di ghiandole; le foglioline sono ricoperte di punti trasparenti; le infiorescenze sono formate da corimbi; la forma della corolla è strettamente tubulare ed è colorata di arancio o bianco, la superficie è priva di ghiandole, i lobi sono embricati solo in parte; gli stami sono in vista; gli ovuli sono disposti in due serie per ogni placenta; i frutti hanno delle forme lineari e sono privi di apici.
- Gruppo 7B: la sezione dei cauli presenta un xilema con quattro cunei;
- Gruppo 12A: il calice è spatiforme e spugnoso;
- Gruppo 12B: la forma del calice è cupulare, urceolato o tubulare con 2 - 5 lobi, troncato o spatiforme, da membranoso a coriaceo ma non spugnoso;
- Gruppo 13A: i ramoscelli sono provvisti di una cresta anulare circondante i piccioli delle foglie; il calice ha delle forme irregolari con 3 - 4 lobi;
- Gruppo 13B: i ramoscelli sono privi di creste anulari; il calice è bilabiato con 5 lobi, troncato o spatiforme;
- Gruppo 14A: i ramoscelli più vecchi si presentano con l'epidermide cartacea secca, tipo corteccia; la superficie del calice è percorsa da ghiandole disposte linearmente;
- Gruppo 14B: i ramoscelli più vecchi sono lisci senza corteccia; il calice è privo di ghiandole, oppure se presenti si trovano raggruppate sui margini dei lobi;
- Gruppo 15A: il calice è bilabiato; le bratteole dei boccioli ascellari hanno forme subulate;
- Gruppo 15B: il calice è troncato, bilabiato, a 5 parti, spatiforme o cupuliforme; le bratteole dei boccioli ascellari hanno forme triangolari minute e a consistenza fogliacea;
- Gruppo 16A: le bratteole dei boccioli ascellari sono fogliacee o hanno forme triangolari minute, con o senza ghiandole; le foglie odorano di spezie; la corolla è più corta di 2 cm, ed è fortemente bilabiata;
- Gruppo 16B: le bratteole dei boccioli ascellari hanno forme triangolari minute e sono prive di ghiandole; le foglie non odorano di spezie; la corolla è più lunga di 4 cm, e non è bilabiata;
- Gruppo 17A: il calice è troncato con 5 corti lobi e senza ghiandole; l'ovario, le antere o lo stigma sono pubescenti; il disco nettarifero è assente;
- Gruppo 17B: il calice è troncato o con 5 profonde divisioni ed è provvisto di ghiandole; l'ovario (con squame), le antere e lo stigma sono glabri; il disco nettarifero è presente;
- Gruppo 18A: ogni placenta contiene due serie di ovuli; le teche delle antere sono incurvate in avanti: le valve dei frutti sono divise da due nervi mediani longitudinali;
- Gruppo 18B: ogni placenta contiene una serie di ovuli o una serie multipla di ovuli; le teche delle antere sono diritte OPPURE le teche sono incurvate in avanti e ogni placenta ha una serie di ovuli; le valve dei frutti sono prive di creste;
- Fridericia: ogni placenta ha una sola serie di ovuli.
- Xylophragma: ogni placenta ha delle serie multiple di ovuli.
Sinonimi e nomi obsoleti
[modifica | modifica wikitesto]La circoscrizione della tribù con le nuove ricerche filogenetiche è stata notevolmente ridotta nel numero dei generi (da 45 a 21). La tabella seguente evidenzia i generi ritenuti validi solo pochi anni fa[3], le cui specie ora sono confluite in altri gruppi.[5]
Genere attualmente valido | Generi sinonimi |
---|---|
Adenocalymma | Memora Miers, 1863 |
Amphilophium | Distictella Kuntze, 1903 Distictis Mart. ex Meisn., 1840 Glaziovia Bureau, 1868 Haplolophium Cham., 1832 Pithecoctenium Mart. ex Meisn., 1840 |
Bignonia | Clytostoma Miers ex Bureau, 1868 Cydista Miers, 1863 Macranthisiphon Bureau ex K. Schum., 1894 Mussatia Bureau ex Baill., 1888 Phryganocydia Mart. ex Bureau, 1872 Potamoganos Sandwith, 1937 Saritaea Dugand, 1945 |
Dolichandra | Macfadyena DC., 1845 Melloa Bureau, 1868 Parabignonia Bureau ex K. Schum., 1894 Roentgenia Urb., 1916 |
Fridericia | Arrabidaea DC., 1838 Piriadacus Pichon, 1946 |
Neojobertia | Gardnerodoxa Sandwith, 1955 |
Tanaecium | Ceratophytum Pittier, 1928 Leucocalantha Barb. Rodr., 1891 Paragonia Bureau, 1872 Periarrabidaea A. Samp., 1934 Pseudocatalpa A.H. Gentry, 1973 Spathicalyx J.C. Gomes, 1956 |
Alcune specie
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 18 luglio 2015.
- ^ a b Motta 1960, Vol. 1 - pag. 300.
- ^ a b c d e Kadereit 2004, pag. 23.
- ^ a b Judd 2007, pag. 497.
- ^ a b c d e f g Lohmann.
- ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 18 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ Musmarra 1996.
- ^ a b Olmstead et al.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p. 23.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 1, 1960, p. 300.
- Lucia G. Lohmann e Charlotte M. Taylor, A new generic classification of Tribe Bignonieae (Bignoniaceae) (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 99, n. 3, 2014, pp. 348-488.
- Richard G. Olmstead, Michelle L. Zjhra, Lúcia G. Lohmann, Susan O. Grose e Andrew J. Eckert, A molecular phylogeny and classification of Bignoniaceae, in American Journal of Botany Settembre 2009 vol. 96 no. 9, p. 1731-1743.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
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