Bournonite

Bournonite
Classificazione Strunz2.GA.50
Formula chimicaPbCuSbS3[1][2][3][4]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoOrtombico[1][4], rombico[2][3]
Classe di simmetriaPiramidale[4]
Parametri di cellaa:b:c =0.9379:1:0.8965; a=8,16, b=8,7; c=7,8; Z=2; V=553,74 Den(Calc)=2,93[1]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m[1], mm2[4]
Gruppo spazialePn21m[1], Pmn21[4]
Proprietà fisiche
Densità5,7-5,9[1][2] g/cm³
Durezza (Mohs)2,5[2][3][4]-3[1][2][3][4]
Sfaldaturaimperfetta[1][2] secondo {001}[1]
Fratturasub concoide[1], concoide[2]
Coloregrigio[1][2], nero[1][2], grigio acciaio[1][4]
Lucentezzametallica[2][4]
Opacitàopaco[1][4]
Strisciogrigio[1][2], grigio acciaio[4]
Diffusionerelativamente comune[3]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La bournonite è un minerale, un solfuro appartenente al gruppo omonimo.

Il minerale fu scoperto nel 1805[4].

Il minerale prende il nome dal mineralogista e cristallografo Jacques Louis de Bournon[2][4], ma in precedenza prese il nome di endellionite in onore della località Endellion in Cornovaglia[2].

Abito cristallino

[modifica | modifica wikitesto]

A fogli o lamine come alcune miche, pseudo cubico (i cristalli possono formare delle forme cubiche)[1] o, tramite varie geminazioni, a ruota dentata[1][3] o a croce[3].

Origine e giacitura

[modifica | modifica wikitesto]

In filoni idrotermali di temperatura non eccessivamente alta associata a vari solfuri, tra cui: galena, sfalerite, tetraedrite e calcopirite, ma non mancano altri minerali a cui è associata: siderite, quarzo, rodocrosite, e barite[2].

Forma in cui si presenta in natura

[modifica | modifica wikitesto]

Generalmente si possono trovare i cristalli geminati: i due cristalli sono cruciformi (i due bracci formano un angolo perfettamente retto), ma non mancano le geminazioni a ruota dentata o a ingranaggio.[2]

Miniere e località di ritrovamento principali

[modifica | modifica wikitesto]

Proprietà chimico-fisiche

[modifica | modifica wikitesto]

Il minerale è solubile in acido nitrico con separazione di polvere bianca.[3]

Laddove risulti abbondante, il minerale viene usato per l'estrazione del piombo, dell'antimonio e del rame.[2]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Scheda tecnica del minerale su webmineral.com
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Autori Vari, Scheda Bournonite, in Il magico mondo di minerali & gemme, Novara, De Agostini, 1993-1996.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m Carlo Maria Gramaccioli, Bournonite, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z volume I, Milano, Alberto Peruzzo Editore, 1988, p. 155-156.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m Scheda tecnica del minerale su mindat.org

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia