Brandano (santo)
San Brandano | |
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Miniatura dal Manuscriptum translationis germanicae Cod. Pal. Germ. 60, fol. 179v (University Library Augsburg, Germany), 1460 circa. | |
Abate | |
Nascita | 484 |
Morte | 578 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | Bruges, convento della Poterie |
Ricorrenza | 16 maggio |
Attributi | raffigurato imbarcato con i compagni o con un pesce in mano |
Patrono di | balenieri, della diocesi di Kerry, della Marina degli Stati Uniti. |
Brandano (Brendan), anche noto come Brandano il Navigatore[1] o il Viaggiatore[senza fonte], o, raramente, Brendano[2] (Fenit, 484 – Annaghdown, 578) è stato un abate irlandese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Fu uno dei primi padri del monachesimo irlandese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La sua leggenda è raccontata nella Navigatio sancti Brendani scritta da un autore anonimo irlandese del X secolo, dove sono riportati i suoi meravigliosi viaggi apostolici, nella tradizione delle leggende di viaggi irlandesi.
Brandano nacque probabilmente nel 484 a Fenit, il porto di Tralee, nella contea del Kerry in Irlanda, figlio di Find Loga. Fu battezzato a Tubrid, vicino ad Ardfert, da Sant'Erc del Kerry. Fu cresciuto da Sant'Ita di Killeedy, la "Brigida del Munster", e completò i suoi studi con San Jarlath di Tuam e Sant'Erc che lo ordinò sacerdote nel 512. Sua sorella era Santa Bríg, ricordata nel Martirologio di Donegal alla data del 7 gennaio. Fu uno dei Dodici apostoli d'Irlanda che studiarono alla scuola di San Finnian di Clonard. Fu amico di Santa Brigida, di San Columba di Iona, di Sant'Enda di Aran, di San Colomano di Cloyne e del suo omonimo Brendano di Birr. Secondo quanto riportato dalla Bibliotheca Sanctorum dell'irlandese Cuthbert Mc Grath, tra il 512 e il 530 Brandano costruì monasteri e chiese ad Ardfert, a Enach Dúin (Annaghdown), ad Aleth, a Plouaret, a Inchquin Island, e a Shankeel (Seana Cill) ai piedi del cosiddetto Monte Brandon. La leggenda racconta che da qui partì per il suo famoso viaggio.
Nel 559 fondò il monastero e la scuola monastica di Clonfert nella contea di Galway. Si dice che la scuola ebbe fino a 3000 discepoli e che la regola del monastero fu dettata a Brandano da un angelo. Il santo sarebbe morto ad Amaghdown, in visita alla sorella e sarebbe stato sepolto a Clonfert.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il Martyrologium Romanum, la Chiesa cattolica lo celebra il 16 maggio; le Chiese ortodosse lo festeggiano il 15 maggio.
La festa di san Brandano è celebrata nel Kerry con la scalata sul Monte Brandon. Il suo culto si è diffuso anche in Scozia, nel Galles, in Inghilterra, in Bretagna, in Normandia, in Sicilia (a Bronte), nelle Fiandre (a Bruges, dove nel convento della Poterie si trovano sue reliquie e quadri e vetrate che lo raffigurano).
La Navigazione di san Brandano
[modifica | modifica wikitesto]San Brandano, durante il suo apostolato, compì numerosi pellegrinaggi per mare, giungendo in molte isole della Scozia, nelle Orcadi e nelle Shetland. Dopo la sua morte, il ricordo dei suoi viaggi venne amplificato e arricchito dalla tradizione orale, mescolandosi alle leggende celtiche e venne riportato nella Navigatio sancti Brendani. Non si sa se la Navigatio sia stata scritta in Irlanda, oppure in Europa da un profugo ecclesiastico irlandese fuggito dalle incursioni vichinghe, ma ebbe grande diffusione durante tutto il Medioevo e, scritta in latino, fu tradotta in molte lingue europee (in Italia, nelle lingue veneziana e toscana). Quello degli imram era un genere letterario molto diffuso in Irlanda: consistevano in narrazioni di un viaggio avventuroso per mare, compiuto da uno o più eroi. Il genere era ben adatto agli Irlandesi, isolani legati al mare, e poteva acquisire temi e suggerimenti tratti dalla cultura classica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Brandano, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 15 maggio 2024.
- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Brandano", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raymond Lantier, San Brandano, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930. URL consultato il 12 luglio 2018.
- Elena Percivaldi (a cura di), La navigazione di San Brandano. Traduzione dal latino (con testo a fronte), prefazione di Franco Cardini, Rimini, Il Cerchio, ISBN 88-847-4178-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Isola di San Brandano
- Navigatio sancti Brendani
- Cattedrale di Loughrea, a Loughrea, sede della diocesi di Clonfert
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su san Brandano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) St. Brendan, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Brandano, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Bibliografia su Brandano, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
- (EN) Brandano, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Brandano, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- (LA) “Navigatio sancti Brendani abbatis”, su fh-augsburg.de. URL consultato il 15 maggio 2024.
- (EN) A Little Book of Celtic Saints, su irelandseye.com. URL consultato il 15 maggio 2024.
- Lezione del 1893 di John Crichton-Stuart, 3rd Marquess of Bute: (EN) Brendan's fabulous voyage, su gutenberg.org. URL consultato il 15 maggio 2024.
- (EN) Faroese stamp edition, su Faroestamps.fo (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2007).
- (EN) Patron saints index, su catholic-forum.com (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2007).
- Guy Vincent (Voir aussi Marie de France, “L’Espurgatoire Saint Patriz”), La Navigazione di San Brandano (PDF), su famigliafideus.com, traduzione di Giuseppe Bonghi. URL consultato il 15 maggio 2024.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3871497 · ISNI (EN) 0000 0000 7357 0611 · SBN IEIV139177 · BAV 495/52296 · CERL cnp01002566 · LCCN (EN) n84070071 · GND (DE) 118673785 · BNE (ES) XX833054 (data) · BNF (FR) cb12505728t (data) · J9U (EN, HE) 987007259063205171 |
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