Campionato mondiale Superbike 1990
| Campionato mondiale Superbike 1990 | |
|---|---|
| Edizione n. 3 del campionato mondiale Superbike | |
| Dati generali | |
| Inizio | 18 marzo |
| Termine | 18 novembre |
| Prove | 13 |
| Titoli in palio | |
| Titolo piloti | .svg){kind=small} Raymond Rochesu Ducati 851 |
| Costruttori |  Honda |
| Altre edizioni | |
| Precedente - Successiva | |
| Edizione in corso | |
Il campionato mondiale di Superbike 1990 è stata la terza edizione del campionato mondiale Superbike riconosciuta ufficialmente dalla FIM; le prove in calendario passarono dalle 11 dell'edizione precedente a 13 con l'aggiunta di un nuovo gran premio in Europa e uno in Asia. In questo modo furono coperti quattro continenti con gare anche in America e Oceania.
Il contesto[modifica | modifica wikitesto]
Il titolo piloti è stato vinto con una prova d'anticipo rispetto al termine del campionato dal francese Raymond Roche, che portando al successo la 851 conquista la prima affermazione mondiale per la Ducati. Da rimarcare questa vittoria in quanto ottenuta battendo le grandi case giapponesi, infatti i suoi principali avversari per tutta la stagione sono stati Pirovano sulla Yamaha OW01 e Mertens con la Honda RC30. Il titolo costruttori è andato alla Honda, anche in questo caso grande equilibrio con la Ducati che arriva seconda con una differenza di soli 13 punti e la Yamaha terza staccata di sole 15 lunghezze dal vertice.
Sfortunata la stagione di Falappa, che si infortuna fratturandosi un braccio nella prova in Canada sul circuito di Mosport, ripresosi da questo primo infortunio rientra per la prova austriaca sul circuito di Österreichring ma nelle prove ufficiali per evitare un pilota che procede lentamente scivola urtando violentemente contro le protezioni (delle semplici balle di paglia). Trasportato d'urgenza all'ospedale di Graz, gli vengono riscontrate lesioni e ferite tali da farlo entrare in stato comatoso, dal quale riesce a riprendersi pochi giorni dopo ma è costretto a saltare tutta la stagione agonistica.
Interlocutoria anche la stagione del campione uscente in carica Merkel (statunitense che corre con licenza italiana) che, dopo un ottimo inizio di stagione, si infortuna alla 8 ore di Suzuka ed è costretto a saltare la prova giapponese a Sugo e quella francese a Le Mans. Ripresosi dall'infortunio, rientra a Monza per la prova italiana, ma l'impossibilità di combattere per riconfermarsi campione spingono il team Rumi a non prendere parte alle ultime tre prove del campionato, evitando in questo modo le tre dispendiose trasferte extra-europee (tale decisione costringe a terminare anzitempo il campionato anche all'altro pilota del team Rumi, Baldassarre Monti)
Piloti partecipanti[modifica | modifica wikitesto]
Molti piloti, soprattutto wildcard e piloti privati, non hanno utilizzato un solo numero di gara nel corso della stagione perché, non essendo iscritti a tutto il campionato ma solo a singole prove, gli veniva assegnato un numero diverso secondo le disponibilità.
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