Caresanablot
Caresanablot comune | |
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La chiesa di Santa Cecilia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Vercelli |
Amministrazione | |
Sindaco | Italo Grosso (lista civica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°21′N 8°23′E |
Altitudine | 135 m s.l.m. |
Superficie | 11,02 km² |
Abitanti | 1 091[1] (31-12-2021) |
Densità | 99 ab./km² |
Comuni confinanti | Olcenengo, Oldenico, Quinto Vercellese, Vercelli, Villata |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 13030 |
Prefisso | 0161 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 002031 |
Cod. catastale | B768 |
Targa | VC |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 758 GG[3] |
Nome abitanti | caresanablottesi |
Patrono | santa Cecilia |
Giorno festivo | 21 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Caresanablot nella provincia di Vercelli | |
Sito istituzionale | |
Caresanablot (Carzan-a Blòt in piemontese) è un comune italiano di 1 091 abitanti della provincia di Vercelli in Piemonte.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome particolare di Caresanablot derivò in antichità dalla necessità di distinguere questa zona meridionale da quella di Caresana che, pur facendo parte della medesima proprietà fondiaria, si trovavano poste ai rispettivi confini dei grandi terreni feudali. In particolare, dal Cinquecento Caresanablot è registrata (come Caresana) assieme alla località Albellione: quando quest'ultimo insediamento, agli inizi del cinquecento, declinò e poi scomparve, se ne perse la memoria del nome[4] ma rimase quello di una famiglia rappresentativa, i Bellotto. La comunità è infatti menzionata con la formula “Carezana e Belotto” nella misura generale del 1710, contratto poi nella forma Blot almeno dal 1744.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime notizie storiche risalenti al borgo sono relative all'anno 1621 quando l'abitato venne infeudato a Flaminio Avogadro i cui discendenti ne mantennero la proprietà sino al 1695 quando cedettero il feudo ad Antonio Francesco Bulgaro.
Nel 1724 il feudo passò al conte Gaspare Giuseppe Arborio Biamino, nelle mani della cui famiglia rimase sino alla cessazione della feudalità in Piemonte.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma comunale concesso, insieme al gonfalone, con D.P.R. in data 3 febbraio 1989[5], è uno scudo d'argento, al leone di rosso, coronato all'antica d'oro, posto sulla campagna verde. Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di Santa Cecilia
Dedicata a Santa Cecilia, la chiesa si trova nel cuore del paese davanti al Municipio.
L'interno è diviso in tre navate ed ha due cappelle laterali. Ricostruita nel 1601 da una precedente chiesa del 1169, nel 1219 era già parrocchia autonoma.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 1879 e il 1933 Caresanablot fu servita dalle tranvie Vercelli-Aranco e Vercelli-Biella.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Enzo Carena | lista civica | Sindaco | |
2009 | 2014 | Italo Grosso | lista civica | Sindaco | |
2014 | 2019 | Italo Grosso | lista civica | Sindaco | |
2019 | in carica | Italo Grosso | lista civica | Sindaco |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio del paese è l'U.S. Caresanablot e gioca il campionato di Serie A CSI della provincia di Vercelli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Alla scoperta dei comuni del Piemonte n.1 del 2014, su cr.piemonte.it, Consiglio Regionale del Piemonte.
- ^ Comune di Caresanablot, Statuto comunale (PDF), Articolo 6 – Stemma e gonfalone.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caresanablot
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.caresanablot.vc.it.