Catena delle Maddalene
Catena delle Maddalene Ilmenkamm | |
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Le Maddalene | |
Continente | Europa |
Stati | Italia |
Catena principale | Alpi della Val di Non (nelle Alpi Retiche meridionali) |
Cima più elevata | Punta di Quaira (2 752 m s.l.m.) |
Età della catena | 140 milioni di anni circa |
Tipi di rocce | metamorfiche |
La Catena delle Maddalene (Ilmenkamm in tedesco) è un gruppo montuoso che si trova fra il Trentino e l'Alto Adige, al confine fra la Val di Non, la Val di Rabbi e Val d'Ultimo. Si estendono dal Passo delle Palade, in Alta Val di Non, fino al Passo di Rabbi, in Val di Rabbi. Il nome della catena trae origine dal mondo dell'agricoltura: in passato era abitudine indicare con questo termine alcune località della catena montuosa dove si era soliti iniziare a falciare l'erba non prima del 22 luglio, giorno di commemorazione di Santa Maria Maddalena.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]La catena delle Maddalene si trova nella sezione alpina delle Alpi Retiche meridionali. All'interno della sezione alcune classificazioni legano la catena al gruppo Ortles-Cevedale[1]. Secondo le definizioni della SOIUSA, invece, la catena delle Maddalene fa parte della sottosezione alpina Alpi della Val di Non[2] e corrisponde al Gruppo Olmi-Luco.
Geologia
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo montuoso non presenta un andamento lineare, ma segue la forma di una S, formata dalla dorsale principale, ovvero il tratto sud-ovest/nord-est che incontra quasi simmetricamente le altre dorsali del gruppo, le quali sono orientate a nord verso la Val d'Ultimo e a sud verso la Val di Rabbi.
Le Maddalene sono parte integrante della catena delle Alpi. Secondo la teoria della tettonica delle placche, la loro nascita ebbe inizio quindi circa 140 milioni di anni fa, dall'urto del continente africano e di quello europeo: questo scontro portò a un innalzamento della crosta terrestre, che all'inizio altro non era se non un fondale marino, per poi trasformarsi lentamente in un massiccio roccioso, la cui crescita continua ancora oggi (1 mm all'anno). Questo spiega il fatto che si ritrovino nella zona innumerevoli fossi di animali marini.
Le Maddalene, pur essendo formate da rocce con basamento metamorfico, non presentano una composizione omogenea lungo tutta la dorsale, ma sono costituite anzi da diversi tipi di roccia. Le principali sono:
- rocce cataclastico-milonitiche, comprendenti quarzo, plagioclasio, biotite e muscovite
- micascisti e filladi
- tonalite
- rocce sedimentarie
- gneiss.
Orografia
[modifica | modifica wikitesto]La cime principali del gruppo non raggiungono altitudini molto elevate: le più alte superano di poco i 2.700 m s.l.m. Le montagne principali sono:
- Punta di Quaira (in tedesco Karspitze) - 2.752 m
- Cima Tuatti (Nebelspitze) - 2.701 m
- Cima Stubele (Stübele) - 2.668 m
- Cima Olmi (Ilmenspitze) - 2.656 m
- Cima Binasia - 2.645 m
- Cima Trenta (Walscher Berg) - 2.636 m
- Vedetta Alta (Ultner Hochwart) - 2.627 m
- Castel Pagan - 2.608 m
- Monte Luco (Laugenspitze) - 2.434 m
- Monte Pin - 2.420 m
- Cima Lavazzè (Seespitze) - 2.417 m
- Monte Cornicolo (Kornigl) - 2.311 m
- Monte Cornicoletto (Kleiner Kornigl) - 2.418 m
- Cima Ometto - 2.395 m
- Seekopf - 2.564 m
- Samerberg - 2.568 m
Natura
[modifica | modifica wikitesto]Flora
[modifica | modifica wikitesto]Vi è massiccia presenza di alcune specie vegetali: il faggio (fagus), l'abete rosso (picea abies), il larice (larix), vari tipi di pino (pinus silvestris, pinus mugus, pinus Cembrae). Non mancano gli arbusti: il rhododendrum ferrugineum, per esempio, ricopre gran parte delle pendici della catena. Sono inoltre presenti alcune specie di ontano, il frassino, il nocciolo e la betulla.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Erbivori
[modifica | modifica wikitesto]Onnivori
[modifica | modifica wikitesto]Uccelli rapaci
[modifica | modifica wikitesto]Anfibi e rettili
[modifica | modifica wikitesto]- La biscia dal collare
- Il saettone
- Ofidi non velenosi
- La vipera berus
Animali di particolare interesse
[modifica | modifica wikitesto]Sono tutti animali che sono rari o estinti in altre zone montuose d'Italia ed Europa, e sono:
- il gallo cedrone,
- il fagiano di monte,
- la pernice bianca,
- il francolino di monte,
- il re di quaglie.
Di recente è stata inoltre segnalata la presenza del lupo[3].
Escursionismo e segnaletica
[modifica | modifica wikitesto]La catena delle Maddalene presenta molti itinerari per escursionisti, con 2 rifugi, qualche bivacco e innumerevoli malghe. La segnaletica e la manutenzione dei sentieri sono affidate alle sezioni SAT e alle sezioni dell'Alpenverein Südtirol. Tra i sentieri che portano alle cime del gruppo, si ricordano:
Le Maddalene d'inverno offono la possibilità di praticare lo scialpinismo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La catena montuosa delle Maddalene, su maddaleneskymarathon.it. URL consultato il 23 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2010).
- ^ La SOIUSA inserisce come limite occidentali delle Alpi della Val di Non il passo di Rabbi e vi include quindi la Catena delle Maddalene.
- ^ Val di Non, confermata la presenza di un lupo, su ladige.it. URL consultato il 14 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabrizio Torchio, Enzo Gardumi, Guida alle Maddalene. Trentino Ato Adige, edizioni Panorama, 2001.
- Alberto Callovini e Heinrich Gruber, Scialpinismo nelle Maddalene
- Carta turistica delle Maddalene (Consorzio turistico Le Maddalene)
- S. Agosti, Maddalene dentro la natura
- A. Gadler, M. Corradini, Rifugi e bivacchi del Trentino, edizioni Panorama, 2001
- Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005, ISBN 978-88-8068-273-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Catena delle Maddalene