Cesare Casiraghi
Cesare Casiraghi (Biassono, 4 agosto 1957) è un pubblicitario e imprenditore italiano, fondatore e direttore creativo dell'agenzia di comunicazione integrata “casiraghi greco&”.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la laurea con indirizzo musicale conseguita al DAMS di Bologna nel 1981, nello stesso anno inizia la sua carriera pubblicitaria come copywriter in STZ[1], con Fritz Tschirren direttore creativo e art director[2].
Il salto nelle agenzie internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1986 passa all'agenzia di pubblicità internazionale Euro RSCG[3] (oggi Havas Worldwide) dove con l'art director inglese Jamie Ambler, lavora sulle campagne per Citroen, Club Med, TDK, Illycaffè e Braun.
Gli anni da direttore creativo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1990 diventa direttore creativo nell'agenzia pubblicitaria GGK, dove dirige le campagne per brand internazionali come Suzuki, IBM, Canon e Wella. Nel 1992 entra in Bates Italia come executive creative director per le sedi di Milano e Roma. Qui rimane per ben 8 anni, pdove sviluppa campagne pubblicitarie in diversi settori merceologici: dal food con Twinings, Parmalat e Ferrero all'automotive con Nissan, Subaru e Seat, passando per Farmindustria, Deutsche Bank e Roche.
Nel 2000 apre la sua agenzia in società con Daniela Greco e Gianfranco Riccio denominata casiraghi greco&.
Cesare Casiraghi è il creativo che ha inventato la campagna pubblicitaria della “zucca”[4][5] che ha lanciato ING Direct e il suo Conto Arancio in Italia.
Tra le altre case history nel settore bancario si annoverano la campagna pubblicitaria Che Banca![6] e Genialloyd, con cui si aggiudica il Premio Pubblicità e Successo 2006/2007[7].
Nel 2014 casiraghi greco& è incaricata dal produttore di calzature Pittarello Rosso di studiare una campagna pubblicitaria per affermare il brand a livello nazionale. Allo scopo Cesare Casiraghi inventa uno spot con testimonial Simona Ventura.
I premi
[modifica | modifica wikitesto]Premiato con il Leone d'Argento al Festival internazionale della creatività di Cannes per la campagna degli stuzzicadenti Samurai e con il 1º premio Assoluto Anipa per lo spot Boffi, nel suo palmares può contare anche 15 tra ori[2], argenti[8] e bronzi conferiti dall'Art Directors Club e numerose nomination a premi nazionali e internazionali, come il premio pubblicitario italiano Mediastars[9].
Grazie alle campagne pubblicitarie per Conto Arancio di ING Direct si è aggiudicato numerosi premi, tra cui il Key Award, il Radio Festival nel 2012 e la 14ª edizione del premio Pubblicità & Successo[10].
Nel computo dei riconoscimenti va considerato che casiraghi greco&, per scelta aziendale, ha poi deciso di non iscrivere più le proprie campagne ai Premi della pubblicità.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pia Elliott, Just Doing It: A History of Advertising: 100 people who made advertising and our lives different, ISBN 8898969341.
- ^ a b ADCI - AWARDS - Informazioni Legali [collegamento interrotto], su adci.it. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Spot School Award – The Youngest Award » FONDAZIONE ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE, su creativisinasce.it. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Comunicazione e pubblicità – Ing Direct. Una campagna da 42 milioni | Prima Comunicazione, su primaonline.it. URL consultato il 3 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
- ^ Franco Valentini, Le idee che verranno. Per l'azienda che vuole avere successo e per quanti vogliono stimolare la propria creatività, Franco Angeli, 2007, pp. 109-112, ISBN 9788846482549.
- ^ CheBanca! lancia Conto Deposito Business, ecco lo spot - Youmark, su archivio.youmark.it. URL consultato il 3 gennaio 2016.
- ^ Premio Pubblicità e Successo, su genialloyd.it. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ ADCI - AWARDS - Informazioni Legali [collegamento interrotto], su adci.it. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ MEDIASTARS - Il Premio Tecnico della Pubblicità, su mediastareditore.com. URL consultato il 3 gennaio 2016.
- ^ CASIRAGHI GRECO&, su youmark.it. URL consultato il 5 gennaio 2016.