Chiesa di Nostra Signora della Palude

Chiesa di Nostra Signora della Palude
Kirche Unsere liebe Frau im Moos
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàVipiteno
Coordinate46°53′26.61″N 11°25′52.16″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria
Diocesi Bolzano-Bressanone

La chiesa di Nostra Signora della Palude è la parrocchiale di Vipiteno in Alto Adige. Fa parte del decanato di Vipiteno della diocesi di Bolzano-Bressanone e risale al XV secolo.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Altare maggiore della chiesa di Nostra Signora della Palude
Lapide funeraria di epoca romana Postumia Victorina
Soffitto della chiesa e organo a canne posto in controfacciata

La chiesa venne edificata tra il 1417 ed il 1525 in una posizione non centrale dell'abitato, con accanto il camposanto[1] e su un sito dove in precedenza stava un antico luogo di culto romanico già ricordato nel 1233. L'edificio, dopo la prima metà del XV secolo, fu ampliato ripetutamente e completato secondo il gusto gotico di quel periodo. Fu da subito, per altezza e dimensione della sala, una delle chiese più grandi del Tirolo, con un'altezza di 32 metri e con la navata di 38 metri. Le forme recenti, influenzate dal gusto barocco, sono dovute ad interventi successivi, avvenuti nel XVIII secolo.[3][4]

Gli ultimi lavori di restauro significativi vennero realizzati attorno alla metà del XIX secolo quando furono ripristinate alcune parti del presbiterio in precedenza rimosse, tra queste l'altar maggiore.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Nostra Signora della Palude si trova leggermente decentrata rispetto al centro abitato di Vipiteno, nella zona a sud. L'edificio si presenta imponente, con orientamento verso sud ovest. Il portale sulla fiancata meridionale è ricco di decorazioni e viene attribuito a Mattheis Stöberl. Vi si può leggere, su un'incisione, la citazione della posa della prima pietra nella sala alla presenza dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo avvenuta nell'anno 1497.[5]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è ampio, suddiviso in tre navate e con grandi colonne in marmo bianco. Di particolare interesse una lapide funeraria di epoca romana (lapide di Postumia Victorina) rinvenuta durante i lavori di costruzione, risalente al II o III secolo che si trova sulla parete settentrionale della sala. Le volte sono arricchite da affreschi opera di Adam Mölk.[6]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile e la parte superiore dell'abside compaiono in diverse inquadrature del film I'm - Infinita come lo spazio del 2017 diretto da Anne Riitta Ciccone ambientato in vari siti del Trentino-Alto Adige, e in particolare quando le riprese riguardano la scuola elementare di lingua tedesca Josef Rampold.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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