Chimera (architettura)

Una "chimera" che richiama un mustelide.

La chimera in architettura è utilizzata per descrivere un elemento decorativo rappresentante una figura fantastica, mitica o grottesca, tendenzialmente zoomorfica. Le chimere sono spesso confuse con le gargolle, queste ultime per lo più creature inquietanti scolpite in particolare con terminazioni a becchi che convogliano l'acqua lontano dai lati degli edifici. Nel Medioevo, soprattutto anglofono, il termine babewyn, derivato dalla parola italiana "babbuino", era impiegato per riferirsi ad entrambe.[1]

Molte celebri architetture storiche presentano delle chimere come principale caratterizzazione, tra queste: villa Palagonia a Bagheria[2] e la casa Gorodeckij di Kiev.[3]

  1. ^ (EN) Janetta Rebold Benton, Holy Terrors: Gargoyles on Medieval Buildings, New York, Abbeville Press, 1997, pp. 8–10, ISBN 0-7892-0182-8.
  2. ^ AA.VV., Bagheria, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  3. ^ (RU) N. L. Zharikov, Casa residenziale (di Gorodeckij), 1904, in Monumenti dello sviluppo urbanistico e architettonico di Kiev, Kiev, Budivel'nyk, 1983–1986, pp. 1–4, LCCN 84179019.

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