Ciclopropene
Ciclopropene | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C3H4 |
Massa molecolare (u) | 40,0646 |
Numero CAS | |
PubChem | 123173 |
SMILES | C1C=C1 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di ebollizione | -36 °C (237 K) (stimato) |
Indicazioni di sicurezza | |
Il ciclopropene è composto chimico idrocarburico ciclico di formula C3H4, il cui scheletro è costituito da una catena di tre atomi di carbonio chiusa a triangolo isoscele, nella quale figura un doppio legame (C=C) e due legami semplici (C–C). In tal modo il ciclopropene rappresenta il più semplice dei cicloalcheni (CnH2n-2). A causa dell'elevata tensione che si genera in un anello così piccolo comprendente anche un doppio legame,[1] la molecola è piuttosto instabile e molto reattiva, tende facilmente a polimerizzare e, di conseguenza, non è facile da sintetizzare.[2]
Il ciclopropene è un isomero strutturale dell'allene (H2C=C=CH2) e del metilacetilene (H–C≡C–CH3), che sono entrambi molto più stabili e, come questi, è un gas incolore a temperatura ambiente.
Da esso deriva il catione ciclopropenio, ciclo-[(CH)3]+: con 2 elettroni π nell'anello si confà alla regola di Hückel (n = 0) ed è quindi il più piccolo esempio di specie aromatica.[3][4]
Struttura molecolare e proprietà
[modifica | modifica wikitesto]Il ciclopropene è un composto notevolmente endotermico: ΔHƒ° = +283,36 kJ/mol,[5] circa 7 volte il valore corrispondente per il ciclopropano (39,30 kJ/mol).[6] Tuttavia, il ciclopropene è cineticamente stabile alle temprature dell'azoto liquido, solo a partire da -80 °C in fase liquida inizia a polimerizzare.[7] La pirolisi del gas eseguita tra 193 e 243 °C fornisce il metilacetilene, che è l'isomero più stabile, e in minor quantità l'allene.[8]
La struttura molecolare del ciclopropene è stata indagata con la tecnica della diffrazione elettronica[9] nel 1952[10] e nel 1970[11] e, con la spettroscopia rotazionale alle microonde, nel 1959[12] e nel 1975.[13] Si sono così potuti ricavare i parametri strutturali essenziali della molecola del ciclopropene, la cui simmetria appartiene al gruppo puntuale C2v[14] e il cui momento dipolare, pari a 0,45 D,[15] indica che questa molecola idrocarburica è moderatamente polare.
Lunghezze ed angoli di legame rilevati dalla spettroscopia rotazionale (18-40 GHz)[13] sono come segue:
r(C–C) = (150,9 ± 0,1) pm; r(C=C) = (129,59 ± 0,04) pm;
r[(C(sp2)−H) = (107,2 ± 0,1) pm; r[(C(sp3)−H) = (108,8 ± 0,2) pm;
∠C(sp2)C(sp3)C(sp2) = (50,84 ± 0,05)°; ∠C(sp2)C(sp2)H = (149,85 ± 0,05)°; ∠HCH = (114,57 ± 0,19)°.
Nell'anello del ciclopropene ci sono due atomi di carbonio ibridati sp2, come negli alcheni, e uno sp3, quello del metilene, come negli alcani. Per i primi l'angolo ideale sarebbe di 120° e per il secondo 109,5°, ma qui la connessione triangolare dello scheletro forza gli angoli ad essere vicini a 60°; l'angolo sul metilene, il più stretto, è ~51° e gli altri due angoli interni sono perciò di ~64,5°. Quindi la tensione angolare nel ciclopropene è molto grande e si riflette nell'instabilità e conseguente reattività della molecola.[7] L'energia di destabilizzazione del ciclopropene dovuta a tale tensione è stata valutata in 54,1 kcal/mol,[16] che è quasi il doppio che nel caso del ciclopropano (27,5 kcal/mol).[17] In quest'ultimo tale energia deriva dalla somma della tensione angolare e della tensione torsionale (contributo minore, ma importante), qui non ci sono idrogeni eclissati e quindi neanche significativa tensione torsionale: la destabilizzazione del ciclopropene (54,1 kcal/mol) è quasi tutta dovuta alla tensione angolare,[16] che qui è molto accentuata rispetto a quella del ciclopropano a causa della presenza del doppio legame.[7] Si può inoltre notare che il doppio legame è un po' più corto del normare (134 pm[18]), il legame C−C ha invece valore normale (~151 pm), essendo tra un C(sp3) e un C(sp2).[19] Il legame C−H etilenico è un po' più corto rispetto a quello nell'etilene (110,3 pm[20]), mentre il legame C−H metilenico è praticamente normale (109 pm[18]). L'angolo HCH metilenico è invece notevolmente più ampio del normale (109,5 pm), per compensazione dell'angolo C(sp2)C(sp3)C(sp2) che, come visto, è di soli 51°; analoga compensazione accade per gli angoli C(sp2)C(sp2)H molto più aperti dei 120° attesi per ibridazione sp2.
Sintesi
[modifica | modifica wikitesto]La sintesi teoricamente più semplice del ciclopropene consisterebbe nel far reagire l'acetilene con il più semplice carbene, il metilene nella forma di singoletto (:CH2) e tale reazione è stata indagata con calcoli quantomeccanici.[21] In realtà il ciclopropene che si forma in questa reazione esotermica è solo un intermedio[21] che si riarrangia velocemente dando, nella pratica, l'isomero allene.[22]
La prima sintesi del ciclopropene si deve a Dem'yanov e Doyarenko, che lo ottennero attraverso la decomposizione termica dell'idrossido di trimetilciclopropilammonio utilizzando platino supportato su argilla alla temperatura di 320-330 °C in presenza di CO2.
Nella reazione di Dem'yanov e Doyarenko venivano prodotti principalmente trimetilammina e dimetilciclopropilammina, mentre il ciclopropene era presente come sottoprodotto, con una percentuale del 5% circa.
Processo al cloruro di allile
[modifica | modifica wikitesto]Il processo di Dem'yanov e Doyarenko è stato soppiantato dal processo di deidroalogenazione del cloruro di allile, utilizzando ammoniuro di sodio (NaNH2) alla temperatura di circa 80 °C. Questo metodo, che dà una resa in ciclopropene di circa il 10%, procede secondo la reazione:[23]
- CH2=CHCH2Cl + NaNH2 → C3H4 (ciclopropene) + NaCl + NH3
Il prodotto principale di questa reazione è l'allilammina.
Utilizzando bis(trimetilsilil)ammide di sodio si riescono ad avere rese in ciclopropene prossime al 40%, secondo la reazione:[24]
- CH2=CHCH2Cl + NaN(SiMe3)2 → C3H4 (cyclopropene) + NaCl + NH(SiMe3)2
Reazioni del ciclopropene
[modifica | modifica wikitesto]Il ciclopropene alla temperatura di 425 °C si isomerizza a metilacetilene:
- C3H4 → H3CC≡CH
Il ciclopropene si combina con il ciclopentadiene per dare luogo all'endo-triciclo[3.2.1.02,4]ott-6-ene attraverso la seguente reazione di Diels-Alder:[24]
Derivati
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ J. B. Hendrickson, D. J. Cram e G. S. Hammond, CHIMICA ORGANICA, traduzione di A. Fava, 2ª ed., Piccin, 1973, pp. 187-189.
- ^ Carter, F. L.; Frampton, V. L. "Review of the Chemistry of Cyclopropene Compounds." Chemical Reviews; 1964; Vol 64, 497-525.
- ^ (EN) F. A. Carey e R. J. Sundberg, Advanced Organic Chemistry Part A: Structure and Mechanisms, Fifth Edition, Springer Science+Business Media, LLC, 2007, pp. 738-739, ISBN 978-0-387-68346-1.
- ^ Michael B. Smith e Jerry March, MARCH’S ADVANCED ORGANIC CHEMISTRY, 6ª ed., 2007, pp. 116-117, ISBN 978-0-471-72091-1.
- ^ Branko Ruscic, David H Bross, Cyclopropene Enthalpy of Formation, su atct.anl.gov. URL consultato il 4 luglio 2022.
- ^ (EN) Cyclopropane, su webbook.nist.gov. URL consultato il 2 luglio 2022.
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- ^ (EN) Ivy M. Bailey e Robin Walsh, Gas phase pyrolysis of cyclopropene. Part 1.—Kinetics and mechanism, in Journal of the Chemical Society, Faraday Transactions 1: Physical Chemistry in Condensed Phases, vol. 74, n. 0, 1º gennaio 1978, pp. 1146–1158, DOI:10.1039/F19787401146. URL consultato il 4 luglio 2022.
- ^ diffrazione di elettroni in "Enciclopedia della Scienza e della Tecnica", su treccani.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
- ^ (EN) J. D. Dunitz, H. G. Feldman e Verner Schomaker, The Molecular Structure of Cyclopropene, C 3 C 4, in The Journal of Chemical Physics, vol. 20, n. 11, 1952-11, pp. 1708–1709, DOI:10.1063/1.1700272. URL consultato il 3 luglio 2022.
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- ^ CCCBDB list all species by point group, su cccbdb.nist.gov. URL consultato il 3 luglio 2022.
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- ^ (EN) F. A. Carey e R. J. Sundberg, Advanced Organic Chemistry Part A: Structure and Mechanisms, Fifth Edition, Springer Science+Business Media, LLC, 2007, p. 88, ISBN 978-0-387-68346-1.
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- ^ (EN) Electron‐Diffraction Study of the Structures of C2H4 and C2D4, su aip.scitation.org.
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- ^ Michael B. Smith e Jerry March, MARCH’S ADVANCED ORGANIC CHEMISTRY, 6ª ed., 2007, p. 1238, ISBN 978-0-471-72091-1.
- ^ Closs, G.L.; Krantz, K.D. "A Simple Synthesis of Cyclopropene." Journal of Organic Chemistry; 1966; Volume 31; 638.
- ^ a b Binger, P.; Wedermann, P.; Brinker, U. H. "Cyclopropene: A New Simple Synthesis and Its Diels-Alder reaction with Cyclopentadiene." Organic Syntheses; 2000; Vol 77; 254.
Voci correlate
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