Clan Sanada

Ōtomo
Emblema (mon o Rokumonsen) del clan Sanada
Casata di derivazioneSeiwa Genji (probabile)
TitoliShugo
Daimyō
Barone
FondatoreSanada Yukitaka
Data di fondazioneXVI secolo

Il clan Sanada (真田氏?, Sanada-shi) è un clan giapponese[1] che risiedette a lungo nel dominio di Matsushiro, corrispondente alla moderna prefettura di Nagano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sanada Yukitaka

La famiglia Sanada era originaria del villaggio di Sanada nel distretto Chiisagata (小県郡?) nel nord dello Shinano e reclamavano la propria discendenza dalla Seiwa Genji.[1]

Storicamente l'emblema del clan fu fondato da Unno Yukiyoshi all'inizio del XVI secolo. I Sanada erano vassalli del potente clan Takeda, contribuendo con tre generali nei famosi ventiquattro generali di Takeda Shingen, ossia Sanada Yukitaka (padre), Sanada Nobutsuna (primogenito) e Sanada Masayuki (secondogenito), assieme al loro figlio più giovane Sanada Masateru.

Sanada Yukitaka fondò il clan dandogli il suo nome all'inizio del XVI secolo.

Sanada Masayuki

Durante il periodo Sengoku, Sanada Masayuki (1545-1611) guidò il clan, e il suo secondogenito, il famoso samurai Sanada Yukimura (1567-1615), servì Toyotomi Hideyoshi dal 1587 in qualità di ostaggio; nel 1594, sposò Chikurin-in, figlia adottiva di Hideyoshi, rendendosi quindi figlio adottivo di quest'ultimo.[2]

Nella battaglia di Sekigahara, Yukimura si alleò con l'esercito occidentale di Ishida Mitsunari e combatté contro Tokugawa Hidetada al castello di Ueda riuscendo a trattenerlo con i suoi 38 000 uomini dal raggiungere il campo di battaglia principale. Si oppose nuovamente ai Tokugawa durante l'assedio di Osaka dove morì.

Periodo Edo[modifica | modifica wikitesto]

Sanada Nobuyuki (1566–1658) fu il figlio maggiore di Masayuki. Nel 1600 si schierò con i Tokugawa. Fu ricompensato con il castello di Ueda nella provincia dello Shinano e con il dominio di Numata nella provincia di Kozuke, per un valore complessivo di 65.000 koku. Nel 1622 Nobuyuki fu trasferito nel dominio di Matsushiro (100.000 koku) nello Shinano. I suoi discendenti rimasero lì fino alla restaurazione Meiji del 1868.[1]

Il clan Sanada fu costretto a prender parte nell'attacco di Aizu del 1868 con l'armata imperiale, ma rifiutò di prendere in custodia i prigionieri Aizu.

Era moderna[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1871, all'ultimo daimyō fu dato il titolo di barone.

L'ornitologo del periodo Meiji Yukiyasu Kiyosu fu figlio di Sanada Yukitami, l'ultimo signore di Matsushiro.

Membri del clan Sanada[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) Edmund Papinot, Sanada (PDF), in Nobiliare du Japon, Dictionnaire d’histoire et de géographie du Japon, 1906, p. 52 [PDF 56 of 80]. URL consultato il 29 ottobre 2020.
  2. ^ (EN) Louis Frédéric, Sanada Nobushige [PDF], Japan Encyclopedia, 2005, p. 816.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (JA) 真田氏, su Harimaya.com (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2008).
  • (JA) 真田氏, su Rokumonsen.com. URL consultato il 16 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2008).
  • (EN) Sanada Clan, su wiki.samurai-archives.com. URL consultato il 16 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2017).