Claude Albore Livadie

Claude Albore Livadie (Avignone, 10 febbraio 1947) è un'archeologa francese naturalizzata italiana.

Formatasi all'università di Paris-Nanterre, è direttrice emerita della ricerca al Centre national de la recherche scientifique (CNRS). Specialista dell'età del bronzo (è stata anche docente all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli)[1], ha operato principalmente nell'Italia meridionale e in particolare in Campania, ove ha portato alla luce i siti archeologici neolitici di Croce del Papa (Nola), La Starza (Ariano Irpino), Longola (Poggiomarino), Palma Campania e San Paolo Bel Sito, oltre alla grande necropoli di Calatia. È stata inoltre tra gli iniziatori dello studio dell'archeologia in stretta collaborazione con i vulcanologi, per la datazione reciproca di eruzioni e siti archeologici[2]. Al suo nome sono legate diverse tipologie di bucchero[3].

  1. ^ Claude Albore Livadie, su univeur.org. URL consultato il 30 maggio 2023.
  2. ^ (EN) Claude Albore Livadie e François Widemann, Volcanology and archaeology, Proceedings of the European Workshops of Ravello, 19-27 novembre 1987 e 30-31 marzo 1989, Consiglio d'Europa, Centro universitario europeo per i beni culturali, 1990, OCLC 29071281. URL consultato il 5 maggio 2019.
  3. ^ (FR) Le Bucchero nero en Campanie: Notes de typologie et de chronologie, Le bucchero nero étrusque et sa diffusion en Gaule méridionale, Latomus, 1979, pp. 91-110.

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