Claudie Haigneré
Claudie Haigneré | |
---|---|
Astronauta del CNES | |
Nazionalità | Francia |
Status | Ambasciatrice e consigliera per il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea |
Data di nascita | 13 maggio 1957 |
Selezione | 1985 (gruppo 2 CNES) |
Primo lancio | 17 agosto 1996 |
Ultimo atterraggio | 31 ottobre 2001 |
Altre attività | Politica |
Tempo nello spazio | 25g 14h 22m |
Missioni | |
Data ritiro | giugno 2002 |
Claudie Haigneré (nata André-Deshays; Le Creusot, 13 maggio 1957) è una politica ed ex astronauta francese. È nota per essere stata la prima francese ad essere stata nello spazio, la prima donna europea ad accedere alla Stazione spaziale internazionale e la prima donna al mondo ad aver soggiornato in due differenti stazioni orbitali.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studentessa particolarmente brillante, ottiene la maturità a 15 anni. Interessata alla medicina, s'iscrive prima all'Università della Borgogna e poi continua gli studi a Parigi ottenendo il dottorato in medicina a 24 anni. Nel 1982 ottiene un certificato di studi specializzati in medicina aeronautica e spaziale, due anni dopo un altro certificato in reumatologia e nel 1986 un ulteriore diploma in biomeccanica e fisiologia del movimento. Nel 1984 inizia a lavorare come reumatologa presso l'ospedale Cochin di Parigi, continuando al contempo i suoi studi universitari, che terminerà nel 1992 con una tesi in fisiologia neurosensoriale.[2]
Nel 1985 è selezionata dal Centre national d'études spatiales come candidata astronauta e a partire dal 1990 diventa la responsabile dei programmi di fisiologia e di medicina spaziale. Dopo 19 anni di formazione all'università e 11 di selezione presso il centro di studi spaziali, il 17 agosto 1996 parte per la sua prima missione spaziale. Raggiunge la stazione spaziale russa Mir con la missione Sojuz TM-24 e rientra con la Sojuz TM-23 il 2 settembre, restando in orbita per 17 giorni. È la prima donna francese a compiere un viaggio nello spazio.[3]
Nel 1999 viene integrata all'Agenzia spaziale europea. Il 2001 è un anno importante per Claudie perché il 19 maggio si sposa con il padre di sua figlia, l'astronauta francese Jean-Pierre Haigneré,[4] e a ottobre si reca per otto giorni sulla Stazione spaziale internazionale diventando così la prima donna europea a salire sulla stazione internazionale e la prima al mondo ad aver soggiornato in due differenti stazioni orbitali.[5]
Claudie Haigneré è ormai da molti anni una persona molto nota e apprezzata in Francia e il 18 giugno 2002 Jean-Pierre Raffarin le propone di diventare ministro per la ricerca e le nuove tecnologie.[6] È rimasta in carica fino al 30 marzo 2004; è stata inoltre ministro per gli affari europei nel terzo governo di Raffarin dal 30 marzo[2004 al 31 maggio 2005.
Il 16 aprile 2009 è succeduta a François d'Aubert nella presidenza della Cité des sciences et de l'industrie di Parigi e nel febbraio 2015 ritorna all'Agenzia spaziale europea come consigliera del Direttore generale dell'agenzia.[7]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze francesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]— 12 aprile 2011
Onorificenze accademiche
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Claudie Haigneré, scientifique, astronaute et femme de transmission, su tv5monde.com, 8 luglio 2020. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (FR) FÉMIN’HISTOIRE: Claudie HAIGNERÉ, su taurillon.org, 29 luglio 2020. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (FR) Il y a 25 ans: Claudie Haigneré, première Française dans l'espace, su cite-espace.com, 10 novembre 2021. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (FR) Le couple Haigneré plane toujours, su leparisien.fr, 6 dicembre 2007. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (EN) Women Astronauts and the International Space Station, su nasa.gov, 29 maggio 2021. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (FR) Claudie Haigneré: une spationaute pour la recherche et les nouvelles technologies, su lemonde.fr, 19 giugno 2002. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (EN) Claudie Haigneré (formerly Claudie André-Deshays), su esa.int. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (FR) Le 150e anniversaire de l'EPFL, su actu.epfl.ch. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (FR) Les DHC avant la création de l’UMONS, su web.umons.ac.be. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (FR) Voici les futurs docteurs honoris causa mis à l'honneur par l'UCL, su lalibre.be. URL consultato il 6 aprile 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Claudie Haigneré
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Claudie Haigneré, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 303370421 · ISNI (EN) 0000 0001 1620 4858 · LCCN (EN) n97021329 · GND (DE) 120013487 · BNF (FR) cb12538471g (data) |
---|