Comprex

Il Comprex, o "dispositivo ad onda di pressione" è un sistema di sovralimentazione che si differenzia dal turbocompressore e dal compressore volumetrico.

Descrizione/funzionamento

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Il Comprex consiste in una girante cilindrica con svariati condotti interni dritti di diverso diametro, azionata direttamente dal motore, in cui da un lato entra l'aria utilizzata poi per la combustione e dall'altro i gas di scarico. I flussi dei due gas entrano nei tubi della girante da lati opposti, e collidono tra loro, mentre la girante ruota aprendo e chiudendo le "luci" attraverso cui i gas affluiscono, dopodiché i gas di scarico fuoriescono dallo scarico mentre l'aria di aspirazione, compressa dalla pressione dei gas di scarico, viene convogliata nella camera da scoppio, a una pressione molto più alta di quella atmosferica.

I vantaggi principali di questa soluzione rispetto ai motori turbocompressi sono:

  • Risposta più pronta: in fase di accelerazione, questo dispositivo si pone a metà strada tra il compressore volumetrico e il turbocompressore, il quale, azionato dai gas di scarico del motore, è soggetto all'inerzia delle giranti che porta a un ritardo in accelerazione chiamato anche "turbo-lag".
  • Maggiore funzionalità: funzionando tramite le onde di risonanza, si ha una risposta migliore ai bassi regimi, permettendo così curve di coppia piatte, conferendo quindi una caratteristica che si pone a metà strada tra il compressore volumetrico (coppia decrescente) e il turbocompressore (coppia crescente).

Gli svantaggi rispetto ad un motore turbocompresso sono:

  • Riscaldamento dei gas d'aspirazione: essendo i gas di scarico molto caldi, inevitabilmente anche l'aria di aspirazione viene riscaldata.
    È necessario quindi un dispositivo di raffreddamento prima dell'ingresso nella camera da scoppio del motore, pena una forte perdita di rendimento del motore.
  • Impurità dei gas freschi: i gas freschi, andando a contatto con i gas combusti, vengono contaminati da questi anche se in minima parte, in modo simile a quanto accade in un motore a due tempi.

Il dispositivo fu sperimentato dalla Ferrari in Formula 1. Oltre che durante le sessioni di collaudo, esso venne impiegato nelle prove della prima gara della stagione 1981, a Long Beach.

Fu installato sulla Ferrari 126 C sovralimentata, che assunse denominazione 126 CX, e posto in comparazione con il classico turbocompressore (vettura denominata 126 CK). Tali prove proseguirono per tutto l'inverno e per la primavera prima dell'inizio del campionato, ma dopo le prime due gare del Mondiale la scelta cadde definitivamente sul più affidabile turbocompressore[1], in quanto la forte inerzia del pesante tamburo del Comprex (concepito per uso stradale), sottoposto alle repentine accelerazioni del propulsore da competizione, tendeva a spezzare la cinghia di gomma che lo metteva in movimento e il ridotto budget della Ferrari non permetteva di coprire anche i costi di sviluppo del sistema in chiave agonistica[2].

  1. ^ Paolo D'Alessio, Ferrari 126C, Loano (SV), Meri Kits.
  2. ^ Mauro Forghieri e Daniele Buzzonetti. La Ferrari secondo Forghieri. Dal 1947 a oggi. Giorgio Nada Editore (2012)

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