Concilio di Mantova (1064)
Il Concilio di Mantova fu il sinodo di vescovi tedeschi e italiani che si tenne a Mantova il 31 maggio 1064, giorno di Pentecoste[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel Natale 1063 l'arcivescovo di Colonia Annone II, in nome del re dei Romani Enrico IV convocò per la Pentecoste dell'anno seguente un concilio a Mantova allo scopo di decidere tra i due pontefici che si contendevano la legittimità della cattedra romana, Alessandro II ed Onorio II.
Costituito da vescovi tedeschi ed italiani (tra questi Guido da Velate e Gregorio di Vercelli[2]), il sinodo fu presieduto da Annone. Onorio si rifiutò di intervenire e rimase accampato con il suo esercito alle porte della città, presso la località di Acquanegra.
Il sinodo riconobbe la legittimità di Alessandro II[3], che fu riconosciuto definitivamente come papa, e sancì la scomunica di Onorio II[4].
Un grande affresco nel transetto sinistro del duomo di Mantova ricorda l’avvenimento.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Memorie della gran contessa Matilda restituita alla patria lucchese.
- ^ Lessico universale italiano, Volume 12.
- ^ Il fioretto delle croniche di Mantova.
- ^ Matteo Palmieri. Liber de temporibus, AA. 1-1448.
- ^ Roberto Brunelli. Passeggiando in piazza Sordello. Dietro le quinte della storia di Mantova., su books.google.it. URL consultato il 30 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2018).