Congiura dei Lanfranchi

Congiura dei Lanfranchi
Tipotentativo di assassinio
Data1322
LuogoPisa
StatoBandiera dell'Italia Italia
ObiettivoRanieri della Gherardesca
ResponsabiliBerto Malepa Lanfranchi
Castruccio Castracani
Motivazionepredominio sulla città di Pisa
Conseguenze
SopravvissutiRanieri della Gherardesca

La congiura dei Lanfranchi fu una cospirazione ordita dalla famiglia Lanfranchi a Pisa nel 1322 contro il conte Ranieri della Gherardesca, che, tuttavia, fallì completamente.[1]

La congiura[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1322 a Pisa vi fu un tentativo di assassinio da parte della famiglia Lanfranchi ai danni del conte Ranieri Della Gherardesca. Assieme alla famiglia Lanfranchi si schierò Castruccio Castracani, signore di Lucca, il quale aspettava con il proprio esercito al di fuori delle mura di Pisa. Sventata la congiura e giustiziati i ribelli pisani, il conte Ranieri resosi conto del tradimento di Castruccio pose una taglia sulla sua testa (diecimila fiorini). Il Castracani, per suo conto, mise immediatamente a ferro e fuoco il territorio pisano, mirando in particolare alla conquista di Montopoli, Fucecchio e Vicopisano; ma trovò una resistenza agguerrita e fu costretto a ritirarsi. Per il conte Ranieri fu una vittoria morale che gli permise di rafforzare ulteriormente il proprio potere.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lanfranchi, su treccani.it. URL consultato il 18 dicembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Castruccio Castracani e il suo tempo, 1986.

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