Cratere Chevallier

Cratere Chevallier
TipoCrater
Satellite naturaleLuna
I crateri Chevallier
Dati topografici
Coordinate45°00′36″N 51°34′12″E
MagliaLQ-05 (in scala 1:2.500.000)

LAC-27 Geminus (in scala 1:1.000.000)

Diametro51,83 km
Profondità1,2 km
Localizzazione
Cratere Chevallier
Mappa topografica della Luna. Proiezione equirettangolare. Area rappresentata: 90°N-90°S; 180°W-180°E.

Chevallier è un cratere lunare di 51,83 km situato nella parte nord-orientale della faccia visibile della Luna, a sud-est del cospicuo cratere Atlas e a nord-nord-ovest del cratere Shuckburgh, invaso dalla lava. Appena ad ovest del bordo esterno, si trova il cratere Atlas A, dal bordo affilato e dalla forma a tazza.

Di questo cratere rimane poco più che una modesta traccia circolare che si innalza da una superficie coperta da lava. Di questo perimetro alcune sezioni sono più evidenti, in particolare verso nord-est, dove si fonde con una formazione composta da due crateri, entrambi invasi dalla lava. Il pianoro interno è completamente coperto dalla lava, così come il territorio circostante. Nella zona orientale si trova il cratere satellite Chevallier B, coperto solo parzialmente dalla colata.

Il cratere è dedicato all'astronomo e matematico britannico Temple Chevallier.

Crateri correlati

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Alcuni crateri minori situati in prossimità di Chevallier sono convenzionalmente identificati, sulle mappe lunari, attraverso una lettera associata al nome.

Chevallier Coordinate Diametro (in km)
B[1] 45°09′00″N 51°57′36″E 12,05
F[2] 46°12′N 56°36′E 8,53
K[3] 43°31′12″N 50°51′36″E 5,56
M[4] 46°02′24″N 51°09′36″E 16,27
  1. ^ (EN) Chevallier B, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 23 giugno 2020.
  2. ^ (EN) Chevallier F, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 23 giugno 2020.
  3. ^ (EN) Chevallier K, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 23 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Chevallier M, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 23 giugno 2020.

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