Curandero
Il curandero, termine molto utilizzato in America Latina, rappresenta la figura moderna del guaritore sciamano. È una persona da cui la gente va per curarsi fisicamente o per scacciare il malocchio, in quanto si suppone dotato di capacità magiche.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Molto diverso dalla figura occidentale del medico, che si considera attinente solo alla guarigione del corpo fisico, generalmente il curandero si occupa anche di problemi legati alla dimensione spirituale delle persone, utilizzando erbe e rituali.
«Il curandero non guarisce solo il corpo o l'anima individuale, ma guarisce tutta la comunità. Il curandero è in grado di influenzare gli elementi della Natura proprio perché ne conosce le leggi. Quella che sembra magia è in realtà un'applicazione delle leggi. L'amore e la conoscenza stanno alla base del suo potere e il suo anelito deve essere quello di aiutare gli altri. Nel mio caso specifico, nel mondo occidentale, significa divulgare un messaggio di rispetto per la Natura e di raggiungimento di una maggiore spiritualità per dar vita a una società amorevole e pacifica.»
Altri casi
[modifica | modifica wikitesto]Affini ai curanderi, sono famose in Sardegna le donne che praticano lo scongiuro detto "is abrebus", oppure quello chiamato "sa mexina de s'ogu", pratica in cui, con vari riti, vengono evocati santi cristiani, così da poter curare chi ha subìto malocchio o è affetto da piccoli malesseri fisici.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Strage silenziosa di sciamani in Perù.
- ^ Antonangelo Liori, Demoni, miti e riti magici della Sardegna: un viaggio affascinante e singolare tra i misteri millenari di una regione straordinariamente ricca di tradizioni, Milano, Newton Compton, 1992.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Salvador Freixedo, Curanderismo e Guarigioni per Fede, Oriòn, 1976
- Hernán Huarache Mamani, La profezia della curandera, Piemme, 2001
- Hernán Huarache Mamani, Gli ultimi curanderos, Piemme, 2012
- Hernán Huarache Mamani, I curanderos dell'anima, Piemme, 2015